Capitolo 1

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Questa storia racconta la vita di un ragazzo, il suo nome è Marco.
Descriverlo e semplice, un ragazzo normale, una cosa che lo rende speciale rispetto ai suoi coetanei sono i suoi occhi di colore diverso, il destro azzurro come il cielo di primavera e il sinistro nero come la notte profonda e tenebrosa, capelli neri e carnagione chiara.
Si presenta con un fisico magro, quasi da modello.
La sua vita era perfetta, prendeva ottimi voti a scuola andava d'accordo con i suoi compagni di classe e i suoi genitori erano molto fieri di lui. Un giorno però  tutto sul mondo andò in frantumi, era appena terminato l'orario scolastico quando all'uscita da scuola noto dei poliziotti ad attenderlo, senza troppi giri di parole gli dissero che i suoi genitori erano morti in un incidente stradale. Marco piangeva a dirotto, i suoi amici provarono a consolarlo ma fu tutto inutile.
Una  settimana dopo fecero il funerale, dopo il funerale Marco senti che aveva bisogno di staccarsi da tutto quel dolore, cambiare aria, allontanarsi un po' dalla sua città il suo quartiere.
Questa decisione lo avrebbe aiutato ad affrontare meglio la sua tragedia.
Così cerco un annuncio su internet per andare a lavorare in Francia e allo stesso tempo continuare gli studi all'università di Parigi.
Qualche giorno dopo il funerale dei genitori realizzo il suo desiderio di partire e saluto i suoi cari amici di sempre, la sua casa e i nonni.
La sua nuova vita iniziava a Parigi e il nuovo anno all'università iniziava tra tre giorni.
Era molto entusiasto e nervoso allo stesso tempo perché non conosceva nessuno.
Felice perché non vedo l'ora di iniziare le lezioni!
Il mio volo è arrivato ieri, in serata, è l'unica cosa che sono riuscito a vedere della città e questo orribile stanza d'albergo.
Per quanto ero esausto, avrei dormito ovunque.
Oggi devo sistemare le ultime formalità per la mia registrazione. Per questo, devo andare all'ufficio ammissioni dell'università. Che programma!
Penso di avere tutto ciò che mi serve per la registrazione nel mio zainetto. Muoio dalla voglia di visitare la città, ma dovrò rimandare.
Dopo una buona mezz'oretta arrivo davanti all'università.
Mi fermo un attimo di fronte all'università.
(WOW!)
Che dire... è proprio particolare. Un mix sorprendente di arte moderna e antica. E considerando l'atmosfera che emana è un po' inquietante.
(Marco) (-_-) Ok ora basta farsi le paranoie mi sto semplicemente iscrivendo a una normale università in un altrettanto normale città. Quindi mettiamo da parte l'immaginazione, per ora.
Osservo i sentieri da alberi e le aree verdi.
È molto accogliente. Mi sento subito in armonia con il Posto. Mi vedo già passare il mio tempo qui!
Il campus sembra enorme, è come se fosse un quartiere a sé stante. Spero di non perdermi.
La trovo senza troppi problemi e apro le porte dell'edificio amministrativo. Ma dopo circa un quarto d'ora, divenne chiaro: Non ho idea di dove sia l'ufficio amministrativo
i corridoi sembrano tutti uguali. Mi sento un pesce fuor d'acqua. Sono arrivato davanti a un bivio da che parte vado a destra o a sinistra? (T^T)
Sento un rumore di passi alle mie spalle. Una ragazza si avvicina. È molto bella.
Ha un look molto accattivante. Ha dei jeans strappati una canottiera bianca e una giacca beige senza maniche. La sua carnagione è un po' scura. I suoi capelli sono arancioni e i suoi occhi sono color cioccolato.
Ha con sé la sua borsa.
Il suo fisico è molto allenato.
Lei è la mia salvezza.
A differenza mia, sembra sapere perfettamente dove si trova. Forse potrebbe aiutarmi?

(Marco) "Scusami..."
Mi si avvicina a gran passi. Ogni parte del suo corpo emana sicurezza.

(????) "Ciao. Sei qui per iscriverti?"

(Marco) Sí. Come l'hai capito?

(????) È l'unica ragione per trovarsi qui prima dell'inizio delle lezioni.

(Marco) Ho qualche difficoltà a trovare l'ufficio ammissioni.

(????) Sei nuovo?

(Marco) È così evidente?

(????) Non ti ho mai visto prima e vivo qui da sempre. Non era difficile da immaginare.

(Marco) "Questo spiega come sembri così a tuo agio."

Lei ride e collega il suo braccio al mio.

(????) Non preoccuparti, ti mostro io dov'è. Tanto devo andarci anch'io... Comunque io mi chiamo Asia.

(Marco) Piacere, Marco.

Mi accompagna all'ufficio ammissioni. Una volta fuori dalla porta, tiro fuori i documenti dalla borsa. Asia li afferra.

(Marco) "Hey"

(Asia) Scusa volevo solo vedere che opzioni hai scelto!

La osservo finché non si lascia sfuggire un gridolino. Mi spavento e la fisso con occhi a palla. È un po' strana, questa ragazza.

(Angolo autrice)

Salve a tutti spero che il primo capitolo vi sia piaciuto e fatemi sapere se volete che lo continui.

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