Parte 6: il mio nome è Valentin, Eric Valentin

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Prima di iniziare, ci tengo a specificare due cose: 1) L'oc che compare in questa storia non è mio, è di traumatizzoimieioc. Tutti i crediti a lei.

2) TW: Accenni al suicidio, se tu che leggi questa roba sei sensibile all'argomento abbandona subito questo capitolo. In alternativa rimani, ma poi non dire che non ti ho avvertito va bene?

Per un attimo, il tempo sembrò fermarsi come una foto, poi Inad ritirò il tentacolo. Dani guardò la figura perplesso, la persona si girò e gli chiese:"Come sta mia figlia?" Ci mise un pò a elaborare la domanda, poi rispose con:"S-Sta sanguinando, ha un taglio sulla schiena, perde sangue da tutte le parti e- aspetta. Tua figlia? " Concluse guardandolo strano. Lui sorrise, si tolse la giacca rosso granata che indossava e la annodò strettamente alla schiena della ragazza "Occupatene tu" concluse per poi girarsi verso Inad e Evil.

Era alto, tanto alto. Dire che era un palo della luce era riduttivo. Sarà stato circa uno e ottanta, con una pelle così pallida da non sembrare neanche vivo. I lunghi capelli castani gli scendevano fino alla schiena, raccolti in una coda bassa, anche se un piccolo ciuffetto nero sul davanti spiccava nella frangia. Gli occhi color crema stonavano con le pupille, anch'esse rosso granata, a forma di croce come l'orecchino d'oro che pendeva dall'orecchio destro. Il naso piccolo e appuntito era nascosto dal sorriso, in cui risaltavano due canini piccoli e affilati. Un collare nero borchiato faceva bella mostra di sé sul collo. Indossava una camicia rosso sangue, una cravatta nera, pantaloni neri e stivali neri, si aggiustava i guanti neri alle mani.
"E tu chi sei?" Chiese Inad. Lo sconosciuto fece una faccia stupita:"Come? Non mi conosci? Eppure sono piuttosto famoso! Mia figlia non ti ha mai parlato di me?" "Mia figlia?" Ripetè perplesso Inad "Quella a cui hai appena trafitto la schiena, non mi dire che non conosci neppure lei" Ribattè facendo un espressione inquietante, spalancando gli occhi e sorridendo come un predatore che pregusta il pranzo mentre piegava la testa di lato "Comunque... Il mio nome è Valentin, Eric Valentin" si presentò "E cosa ci fai qui?" Chiese il secondogenito di Nad "Non ci arrivi neppure? Ma quanto è scemo questo!" si lamentò Eric seccato con un gesto della mano "Hai appena trafitto mia figlia, non per dire. E inoltre, dammi del lei" "MA CHI TI CREDI DI ESSERE?!" Sbottò scazzato Inad "TI CREDI FIGO?! IO SONO L'EREDE DEL PIANETA SENZANOME!" "Aw che carino, io sono il Magister dei vampiri" Rispose lui di scherno "Magi-che?" Chiese Evil "In pratica, il primo ministro/Giuseppe conte dei vampiri" Spiegò l'autrice sorseggiando tè "Mi ci mancavano solo i vampiri. Che altro metterai? I lupi mannari?" commentò acido Inad. Eric lo squadrò "Che strano Hentai che stranamente non conosco.. Da dove provieni?" Gli chiese. Inad diventò paonazzo in faccia "SEI PURE PEGGIO DI TUA FIGLIA!" "Te lo ripetò una seconda volta, dammi del lei" Rispose Eric pignolo. Inad lo trafisse nel petto coi tentacoli.
In un primo momento Eric tremò, sanguinò e tossì, poi si mise a ridere in una risata mix tra quelle di Light Yagami e Nagito Komaeda, forte e chiara, togliendosi a forza i tentacoli che lo infilzavano come spuntoni. Scese a terra e si rigenerò:"E' STATO BELLISSIMO!" Disse eccitato "FALLO DI NUOVO! MALTRATTAMI, FERISCIMI, TORTURAMI, FAMMI MALE! CONTINUA COSI' T'IMPLORO!" Evil tenè Inad onde evitare che quest'ultimo svenisse dallo spavento, diventato improvvisamente pallido e allibito quanto terrorizzato. Lo scontro si preannunciava lungo e complicato. 

Nel frattempo, Ichigo e Zofia avevano deciso di arrivare a Montecitorio tramite un mezzo più semplice: Il tram.
Così erano salite e si erano sedute in un vagone semi-vuoto dove regnava il silenzio assoluto. Ichigo respirava profondamente, cercando di calmare l'ansia che sentiva dentro, shakerando la gamba destra e tormentandosi le dita, Zofia appoggiava il gomito su una gamba e si teneva il viso con una mano, fissando un punto indefinito. A un certo punto Ichigo si raggomitolò e domandò:"Senti Zofia... Perchè mi segui? Perchè non mi lasci andare in giro con qualcun'altro?" "Per evitare che te, alla prima occasione, ti possa suicidare" Rispose lei "Non è che lo fai solo perchè ti ho salvato la vita?" Rispose amara guardando il basso "In parte anche per quello" Puntualizzò la bionda "Però lo faccio anche perchè oltre te non ho nessun'altro. I miei amici e la mia sorellina sono morti, la mia famiglia pure e se anche fossero vivi non mi accetterebbero, Tornare con Emily non è tra le mie opzioni. Sei rimasta l'unica cosa che ho, e che mi permette di andare avanti." Ichigo sorrise leggermente "Zofia... anche te mi permetti di andare avanti. Se non mi sono suicidata ancora è perchè voglio starti vicino, voglio passare la mia vita con te. ho voglia di morire, ma sapere che te, se tu morissi, piangeresti...  Mi rende felice. Mi fa sentire come se qualcuno tenesse e si preouccupa per me"  "La tua famiglia non lo fa?" Chiese Zofia.  Ichigo si rabbuiò "La mia famiglia è piuttosto ricca, siamo borghesi medi. Ma nessuno dei mie genitori bada a me. Mia madre va sempre da qualche parte, a qualche festa, o è sempre  impegnata con le sue amiche. Mio padre è sempre al lavoro, anche quando sta a casa lavora, non gli importa nulla di me nemmeno a lui. In qualunque scuola io sia stata, avevo buoni voti e andavo bene, ma nessun alunno ha mai provato a fare amicizia con me, e i miei professori si preouccupavano solo che io avessi dei voti buoni. L'unico che mi voleva bene e si prendeva cura di me era Reki, il mio fratello maggiore. Due mesi fa si è suicidato buttandosi dal palazzo in cui vivevo davanti ai miei occhi, mi ha lasciato una lettera prima di morire e-e-" Ichigo tremò e iniziò a piangere e singhiozzare "I miei non se ne sono peroiccupati. Mi hanno semplicemente trasferito nel palazzo in cui vivi tu." Zofia la guardò stupita "Io mi chiedo... Perchè? Perchè l'ha fatto? Era una persona così allegra, solare, non aveva nulla che non andava? Non mostrava particolari problemi e quando li aveva ne parlava con me. Ma perchè quella voltra non l'ha fatto?!" La sua voce s'incrinò assumendo sfumatore di rabbia e tristezza repressa trattenute a malapena nella sua voce mentre una lacrima le scendeva veloce sula guancia "Aveva qualcosa?! Perchè non me ne ha parlato?! L'avrei aiutato come potevo, perchè mi hai lasciato?!" Concluse ad alta voce piangendo più di prima "PERCHE' MI HAI LASCIATO SOLA, REKI?! SO CHE E' UNA COSA CATTIVA DA DIRE, MA SEI STATO EGOISTA! NON HAI MAI PENSATO A COME AVREI POTUTO SENTIRMI?!"   Ichigo ansimò, prendendosi il volto tra le mani mentre Zofia la tenne:"Dopo la sua morte hai iniziato a voler morire?" "Esatto" Rispose l'occhialuta tirando su col naso "Però te in parte mi impedisci di morire, perchè mi dai consapevolezza che qualcuno tiene a me. Sei gentile con me, mi dai affetto, mi proteggi e, cosa più importante che in parte odio, mi impedisci di morire. E' bello vedere che qualcuno tiene a me così tanto..." Zofia la abbracciò e la strinse a sè:"Ichigo, Io ti voglio bene e ho fatto di te il mio punto di sostentamento perchè sei l'unica persona che mi rimane" "Te sei lo stesso per me..." Rispose la ragazza ridacchiando mentre una leggera sfumatura di rosa si faceva strada sul viso. Zofia inspirò profondamente poi le mise una mano sulla spalla:"Senti, Ichigo, c'è una cosa che ti devo dire. Io ti am-" non finì nemmeno la frase poichè l'altoparlante suonò e si sentì una voce dolce, melodiosa e flautata:"Buongiorno a tutti" Ichigo e la bionda si guardarono negli occhi terrificate, avendo già capito tutto:"Il mio nome è Emily Blunt e sono leiat di avvisarvi che, con l'aiuto di un mio complice, sono riuscita a a prendere in ostaggio tutti voi prendendo il controllo del treno!" "Apparte che questo è un tram poi sarei io il personaggio inutile?!" Fece Johnny "La mia intenzione è di far esplodere tutti voi, a essere onesti. Tuttavia, impedirò questa carneficina se mi darete due persone, che so che sono su questo tram: Ichigo e Zofia" Le due impallidirono e tutti i presenti girarono gli occhi verso di loro:"Cosa facciamo...?" Chiese con un fil di voce Zofia "Scappare è inutile, quindi ci consegneremo" "Vuoi davvero dargliela vinta così?!" "No. Andiamo da lei e la combattiamo." "Mi sembra una buona idea" concluse la bionda. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 20, 2022 ⏰

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