Programmi

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Sono Summer, ho ventidue anni e vivrò con i miei ancora per poco.
Studio letteratura al college e ci vado tutte le mattine in bicicletta, dato che ho lasciato il dormitorio al primo anno, a causa dei miei continui attacchi d'ansia.
Matty, il mio ragazzo e futuro marito, lavora in una agenzia pubblicitaria a Los Angeles, poco distante dal nostro piccolo paesino, ma ci vediamo spesso.
Ho la mania di programmare ogni cosa, dalla sveglia al lavaggio dei capelli, dal pranzo all'ordine delle materie da studiare.
Ogni mattina mi sveglio alle cinque, vado a correre, poi doccia, bicicletta e college. Il pomeriggio biblioteca, studio, cena e film con Matty, poi tutti a nanna. La mia routine è piuttosto noiosa, lo so, ma mi rassicura sapere perfettamente cosa fare. Odio gli imprevisti, e le sorprese.
I miei genitori sono sempre stati piuttosto severi a riguardo: ordine, rispetto e organizzazione alla base del successo.

Le mie giornate sono sempre state perfette, ma stamattina sento qualcosa di diverso nell'aria. Avete presente quella sensazione di aver dimenticato qualcosa e non sapere cosa? Ecco, così.
Sto pedalando più veloce che posso perchè per la prima volta in vita mia sono in ritardo e non ho intenzione di perdermi l'inizio delle lezioni. I miei capelli raccolti in una coda alta svolazzano, accarezzati dall'aria calda, ed il sole mi bacia la pelle lasciandomi una piacevole sensazione di tepore sulle guance.
'Perfetto, sono in ritardo.' borbotto tra me e me, mentre fisso il lucchetto alla bicicletta. Prendo lo zaino e mi volto, ma nella fretta urto qualcuno.
-S-scusami! - sussurro, vergognandomi per l'accaduto.
Il ragazzo che ho appena urtato mi sta guardando negli occhi, immobile, e dopo un paio di intensi secondi fa un cenno con la mano e senza dire una parola si allontana.
Faccio spallucce e mi avvio verso l'aula di letteratura inglese, dove la lezione è già iniziata. Merda.

SummerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora