Era lunedì mattina,la mia sveglia aveva cantato la sua solita canzone alle sette e trenta come sempre. In realtà non avevo bisogno di alzarmi così presto perché il mio college era giusto a cinque minuti da casa mia, ma dovevo prepararmi e questo richiedeva tempo e attenzione.
Quella mattina era tutto diverso,avrei dovuto affrontare quel lunedì con troppi pensieri in testa ed ero sicura che sarebbe stato difficile riuscire a seguire le lezioni.
Presi coraggio e mi alzai dal letto,mi diressi prima in bagno,poi in cucina, poi di nuovo in bagno per una doccia e infine tornai nella mia camera.
Aprii l'armadio e presi le prime cose che mi capitarono sotto mano,una gonna bordeaux morbida, un top nero con le maniche lunghe che lasciava intravedere un filo di pelle della pancia, una felpa e le solite converse nere.
Mi affrettai nel prepararmi e mi precipitai a prendere la macchina,avevo una Fiat 500 bianca con la cappotta nera,la aprii e mi diressi verso scuola.
Il tempo era a mio favore,c'era un cielo limpido e un sole caldo e le rondini volavano cinguettando.
Parcheggia davanti all'entrata del college e corsi verso la porta, stranamente non vedevo nessuna delle mie amiche così filai in classe senza pensarci troppo.
Una volta arrivata notai che tutte alzarono lo sguardo guardandomi,avevano uno strano sorriso in faccia che mi mise in soggezione.
Andai a sedermi al mio posto vicino ad Andy,la mia migliore amica.
Lei non sapeva niente di tutto quello che mi era successo nel week end,o almeno era quello che credevo io.
Non era una fan dei ragazzi come me,perciò quel giorno non era venuta con me al firma copie e non avevo pensato di portarla con me quella sera in discoteca.
Non ero sicura di volerglielo dire,credevo mi avrebbe presa per pazza.
Improvvisamente Summer scoppiò in una risata euforica e mi mise sotto agli occhi la rivista che leggeva ogni giorno.
Sulla copertina c'erano loro e insieme a loro c'ero anche io.
Era una foto del locale che era finita su quel maledetto giornale per ragazze.
Andy mi guardo "Devi dirmi qualcosa per caso?" chiese.
Io la guarda,sentendomi in colpa per non averle fatto sapere niente di tutto quello che era successo.
Passammo le ore successive delle varie lezioni a parlare della mia incredibile avventura. "Oggi però ancora non li ho sentiti,nessuno di loro." Dissi un po' dispiaciuta, lei mi prese la mano cercando di consolarmi senza parlare.
"Ho paura che sia stata solo una grande illusione,ma non trovo un senso a tutto questo se ora non dovessi vederli più."
Arrivo l'ora del pranzo e ci dirigemmo verso la mensa,notai che molte delle ragazze che mi vedevano passare mi guardavano con un aria incredula mista ad una specie di odio.
Evidentemente Summer non era l'unica a leggere quella rivista ed ero certa che oltre ad essere finita in prima pagina,quella foto era anche su internet e su qualche fan page di diversi social network.
Fino alla fine delle lezioni non successe nulla di strano, io ero solo sempre più triste perché nessuno si faceva vivo ed io avevo troppa paura per cercarli.
Arrivarono le quattro e l'ultima campanella della giornata suonò.
Uscii da scuola a braccetto con Andy dirigendoci verso la mia macchina.
Trovai un girasole sul parabrezza senza nessun biglietto vicino. La così mi lascio senza parole.
La portai a casa , saltai la lezione di nuoto che avevo nel pomeriggio e tornai a casa dicendo a mia madre di non sentirmi bene.
Avevo poggiato quel fiore sulla mia scrivania e potevo vederlo anche stando sdraiata sul letto,avevo le cuffie nelle orecchie con le loro canzoni.
Guardavo il girasole e cercavo ogni minimo indizio tra i miei pensieri che potesse aiutarmi a capire chi potesse averlo messo lì, ma non riuscivo proprio a concentrarmi. Forse qualcuno aveva sbagliato macchina? Forse avevano solo voluto fare uno scherzo ? Oppure per dispetto avevano tolto il biglietto in modo che io non potessi capire chi fosse stato.
Le domande continuavano a volare tra i mille pensieri che mi riempivano la mente. Avevo un espressione malinconia in viso e l'unico mio desiderio era vedere il mio telefono illuminarsi con sopra impresso uno dei loro nomi.
Arrivo l'ora di cena e chiesi a mia madre di lasciami riposare nella mia stanza, ma lei riuscì lo stesso a convincermi di mangiare qualcosa.
Aveva quella strana fissa che anche solo saltando un pasto potessi diventare improvvisamente anoressica.
Mangiai un insalata,qualche boccone di carne e mi rialzai subito da tavola per tornare sul letto.
Controllai il telefono, ma nessuno mi aveva cercata.
Era molto presto, così accesi la TV,misi uno dei miei tanti DVD e mi addormentai poco dopo l'inizio del film.
La mattina seguente il mio desiderio si era avverato,solo che mi ero addormentata troppo presto per cogliere al volo l'occasione.
Liam mi aveva mandato un messaggio.
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Il primo incontro
FanfictionErano ore che ero in fila fuori a quella libreria, era un giorno di aprile particolarmente caldo e quel Cd tra le mani non faceva altro che farmele sudare. Dovevo entrare,dovevo abbracciarli e piangere per loro con il sorriso più bello e sincero ch...