CAPITOLO 1

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Samaire Armstrong guardò l'uomo per il quale aveva una terribile cotta già da tre anni e sentì lo stomaco contrarsi. Samaire non si era innamorata di River Shields a prima vista. Sebbene si fosse sentita immediatamente attratta da lui, la sua passione e il suo cuore avevano preso lentamente la china verso il punto a cui era arrivata.

Non era amore, continuava a ripetersi, ma era comunque qualcosa di molto forte.

La poltrona di pelle dietro alla sua scrivania di noce era vuota come sempre. River non era il tipo che amava star seduto. Aveva un'intelligenza e una tenacia in grado di stimolare la creatività di lei in modi e maniere che Samaire non aveva mai sperimentato.

Avevano lavorato insieme vicini l'uno all'altra e, dopo un certo periodo di tempo, lei aveva cominciato a sentire il bisogno delle sue parole di apprezzamento, pronunciate con quella sua voce bassa e profonda. Ogni tanto sentiva il suo sguardo su di sé e l'attrazione reciproca che quasi si materializzava nel l'aria, ma che lui era sempre stato pronto ad eliminare.

Samaire aveva aspettato che lui alzasse gli occhi dal suo lavoro, la vedesse e si rendesse conto all'improvviso che era la donna giusta per lui... che non poteva vivere senza di lei...

Aveva voluto crederlo anche due mesi prima, quella fatidica sera quando River l'aveva guardata e le si era avvicinato. Samaire si sentì pervadere da uno strano calore al solo ricordo di quanto era accaduto quella notte. Sembrava fosse ieri...

Erano entrambi molto stanchi per la mancanza di sonno dopo ore e ore passate su un progetto importante. Quando River aveva finalmente avuto la conferma di un contratto con una grossa società californiana, aveva tirato fuori una bottiglia di champagne dal frigorifero della sua suite e aveva insistito per festeggiare.

Aveva stappato la bottiglia e per sbaglio l'aveva spruzzata con un po' di champagne. Lei aveva strillato, lui si era scusato ed entrambi avevano riso come due ragazzini vedendo la camicetta bagnata di lei.

Non c'erano calici in vista, per cui avevano bevuto lo champagne nelle tazze del tè. Una tazza aveva tirato l'altra e Samaire ancora adesso non riusciva a capire quello che le aveva dato maggiormente alla testa, se le bollicine o lo sguardo di River su di lei... famelico, allusivo...

Le aveva riempito ancora una volta la tazza, ma l'aveva spruzzata nuovamente.

"Alla fine sarà più lo champagne versato sulla camicetta che quello che avrò bevuto," gli aveva detto Samaire, ridendo.

Poi lo aveva guardato e quello che aveva letto nei suoi occhi le aveva tolto il respiro. La risata si era spenta e si era sentita quasi soffocare da un groppo in gola, un misto di paura e di felicità.

Quanto aveva aspettato quel momento! Quanto aveva desiderato che lui la guardasse in quel modo! Poi lo sguardo di River era sceso alle sue labbra.

"Non riesco a fare a meno di chiedermi che gusto abbia lo champagne sulla tua bocca, Samie."

Quasi incapace di respirare a fondo, Samaire aveva passato la lingua sulle labbra improvvisamente riarse. Si era sentita come sull'orlo di un precipizio e si era immediatamente resa conto che la sua prossima mossa avrebbe determinato l'esito di tutta quella situazione.

Il cuore le batteva talmente forte che sicuramente lui avrebbe potuto sentirlo.

"Forse..." aveva detto a voce così bassa da sembrare un sussurro, "dovresti venire a scoprirlo, Riv."

Tenendo lo sguardo fisso in quello di lei, River aveva abbassato la testa e l'aveva baciata.

All'inizio era stato un bacio esplorativo, eppure sicuro. Invitante, ma aggressivo abbastanza da toglierle il respiro. Un bacio, poi un altro e un altro ancora e alla fine Samaire aveva perso il controllo.

UNA NOTTE NON BASTA (1 LIBRO DELLA SERIE "IL CLUB DEI MILIONARI")Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora