*CAPITOLO 5*

1.3K 36 2
                                    

La mattina seguente mi sveglio per le otto e mezza sentendomi bagnata.
M: buongiorno fiorellino.
A: Mohamed io ti ammazzo.
Mi alzo di corsa dal letto e vedo Mohamed con un secchio vuoto ai piedi del letto mentre tutti gli altri compreso mio fratello fanno il video.
A: Mohamed corri finché puoi, se ti prendo ti spezzo.
M: toglietevi da quella porta coglioni questa mi ammazza.
Gli altri si spostano e io inizio a rincorrere Mohamed che a un certo punto, arrivati vicino al divano si ferma e mi butta su divano iniziandomi a fare il solletico.
A: Mohamed per favore, basta ahahahah, basta Mohamed, pure voi là aiutatemi.
M:no la scena è troppo divertente.
Z:infatti.
S(Sami):principessa dovresti vederti ora.
A: vaffanculo a tutti.
Mohamed smette di farmi il solletico.
A:grazie eh.
M:prego Chéri.
A:andiamo in piscina.
Az:no non mi va.
Am: Aziz se non l'avessi capito è un'affermazione non una domanda.
Vale:ecco.
Ma: vabbè andiamo in piscina.
M: sbrigati a metterti quel cazzo di costume però e non farci aspettare otto ore.
A:agli ordini signore vado subito.
L(loro): anche noi andiamo a metterci il costume tanto abbiamo tutti nello stesso palazzo.
Vado in camera mia a scegliere il costume mentre Mattia va in camera sua a metterne uno.
Io metto questo:

 Io metto questo:

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Metto i sandali:

Sto per prendere gli occhiali dal sole da mettere in borsa quando la porta si apre

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sto per prendere gli occhiali dal sole da mettere in borsa quando la porta si apre. M:Chéri dai ti stiamo aspettando da ottant'anni, dai-
Mi squadra da testa ai piedi e si avvicina mettendomi le sue mani sui fianchi.
M:oh cazzo, che figa, non potresti cambiare costume?
A

: certo che no, mi vesto con me voglio.

Dico facendo aderire i nostri corpi più di quanto non stessimo già e gli metto le mani dietro al collo.
M:ho capito, dovrò picchiare qualcuno.
A:no, non devi io non sono tua.
Gli dico mantenendo il contatto visivo.
M:invece si, sei mia e lo sai anche tu Chéri.
Mi bacia, ma non un bacio casto, è piena di foga e quando mi chiede l'accesso con la lingua, io glielo nego così dai fianchi porta le sue mani sul mio sedere e me lo stringe così apri leggermente le labra e scatta un limone, mi fa indietreggiare e mi sbatte al muro, dopo un po' ci stacchiamo per l'assenza di fiato nei polmoni, ci guardiamo per secondi che sembrano secoli e dopo un po' una voce ci distrae da quel momento bellissimo in cui mi tremavano le gambe e avevo le farfalle nello stomaco.
Ma: ehm ragazzi, andiamo dai.
A:si si eccoci stavo prendendo la borsa dove mettere il cambio gli occhiali e le scarpe.
Az:si ok vi, vi aspettiamo di sotto, spero di non aver interrotto nulla comunque.
A:no no tranquilli, non stavamo facendo nulla.
Tornano di sotto e Mohamed mi riattacca al muro.
M:non stavamo facendo nulla eh.
Dice con un sorrisino perverso.
A:no no infatti non stavamo facendo nulla.
Dico con un sorrisino anche io, gli sfioro il pacco (intendetemi vi prego) e torno davanti all'armadio per prendere la borsa da mare. Si siede sul letto e aspetta che io decida che borsa prendere. Alla fine scelgo una borsa da mare Prada.
La borsa:

Troie  e criminali non vanno d'accordoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora