*capitolo 9*

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Mi sveglio per le dieci  con Gaia che mi toglieva le coperte da dosso
Io: no stronza lasciami
G: no dai alzati è tardi andiamo in piscina
Io: no non mi va
G: è quella che i ragazzi hanno montato qua sotto
Io:tra poco dai
G: Mohamed è qua sotto.
Mi alzo in piedi di scatto.
Io: che costume mi metto?
Chiedo con aria innocente.
G:sei la solita
Io: GLS amo ( già lo sai)
Alla fine misi un costume scelto da Gaia e misi un paio di pantaloncini di jeans e ai piedi le infradito.



Appena scesi trovai tutti a chiacchierare ma di Momo nessuna traccia così sono andata da vale che parlava con Aziz.
Io: buongiorno cuori
V: buongiorno
AZ: ciao bella
Entrambi sembravano in difficoltà senza che io gli avessi detto niente, si grattavano la fronte e si lanciavano occhiate preoccupate.
Io:ragazzi tutto ok?
V:si si alla grande
A: comunque se ti chiedi dove sta il tuo ragazzo è uscito
V:si si sta un attimo in studio ma ora arriva
Io: ma se il suo produttore sta in piscina
Mi nascondevano qualcosa e si notava anche troppo.
Io: vabbè lasciate sta va
Vado da gaia perplessa che si trovava vicino a amed che parlavano un po' preoccupati, come tutti tra l'altro.
Io:amo ma che c'avete tutti? E poi dove sta Simba?
G:no amo tranquilla è uscito un attimo mo ritorna.
Ero molto titubante ma annuii lo stesso infondo mi facevo spesso paranoie inutili e questa, era proprio una di quella o almeno speravo. Nel frattempo arrivava altra gente alcuni li conoscevo altri li avevo solo visto in quartiere e man mano la piscina fuori dal nostro palazzo si riempiva di bambini felici che giocavano in costume schizzando alcuni ragazzi li vicino tra cui avevo riconosciuto Zaccaria e mio fratello che mi aveva dato il buongiorno poco prima e a cui mi sono avvicinata senza nemmeno volerlo. La mia testa voleva sapere dove fosse davvero Mohamed e il perché tutti mi stessero dicendo bugie su bugie reggendo un gioco che io non capivo. Cercavo continuamente Mohamed con gli occhi, speravo di vedere la sua macchina parcheggiata davanti a noi da un momento all'altro, di vederlo davanti a me per smentire tutte le mie paranoie eppure con queste false illusioni io avevo mangiato in silenzio insieme a gaia e Sofia mentre si scambiavano occhiatine e con le stesse idee erano arrivate le tre e di Mohamed nessuna traccia,gli avevo scritto,l'avevo chiamato, ma niente, le chiamate le ignorava,i messaggi anche e io mi stavo arrabbiando parecchio, la preoccupazione lasciava spazio alla rabbia per le bugie e per la situazione che tutti cercavano di rendere normale con scarsi risultati così quando ero quasi arrivata da mio fratello rigirai di botto e presi una decisione: andare in studio per vedere se Mohamed era davvero lì come tutti mi ripetevano da quasi un giorno intero. Senza dire niente a nessuno sono salita sulla mia macchina ignorando i messaggi di gaia e Mattia che iniziavano a darmi per scomparsa dopo nemmeno dieci minuti: e io allora che dovevo fare? Non so dove si trova il mio ragazzo da tutto il giorno e mi sparate cazzate si cazzate per nascondere la verità e dovrei fingere che vada tutto bene? Tra le mie paranoie arrivo in studio e vedo la macchina di Mohamed, un colpo al cuore: se è qui perché non mi ha avvertito allora? Ma comunque speravo si fosse solo scaricato il telefono, io ci speravo, volevo crederci, chiudere gli occhi e credere a una sua cazzata, a me bastava non vederlo con un'altra addosso, ma non volevo immaginare il peggio.
Ho preso le chiavi dello studio che avevo in macchina, quelle che proprio Mohamed mi aveva dato, aprì il portone e arrivai nello studio. Appena ho aperto la porta subito un odore di erba e fumo mi ha invaso il cervello e la pizza di alcol non migliorava la situazione. Sentivo dei gemiti e avevo paura:le mani mi tremavano ma continuavo a camminare dritta verso la sala registrazioni. Appena aperta la porta tutto era diventato più chiaro: Mohamed avvinghiato a una ragazza magra e mulatta che stava attaccata a lui nuda mentre facevano sesso. Appena si accorge di me Mohamed si stacca dalla ragazza che cade in piedi e si girano verso di me mentre lei ha una faccia da schiaffi e io ho il mascara che mi cola.
M:ooh non è come sembra io posso assicurarti che-
Non gli lascio il tempo di finire la frase che mi avvicino e gli do uno schiaffo e stessa cosa faccio alla troia accanto a lui. Senza dire niente me ne vado, non so dove andare, ma di certo non di nuovo in quartiere, tutti lo sapevano e nessuno mi ha detto niente, maledetta me che mi sono fidata. Butto le chiavi per le scale mentre scendo dallo studio e esco entrando nella mia macchina. Non mi do modo per piangere, prendo uno zaino dai sedili posteriori dove avevo il portafoglio con i documenti e i miei soldi con un caricabatterie e parto verso la stazione più vicina. Non penso a quello che ho visto in studio durante in tragitto verso la stazione, sono troppo confusa. Arrivo alla stazione e prendo il biglietto per il primo treno che c'è. Due minuti dopo sono sul treno frecciarossa per Firenze e li, da sola con i miei pensieri, assimilò tutto quello che mi era appena capitato: Mohamed, la persona di cui mi fidavo di più al mondo si stava scopando una davanti ai miei occhi e mentre io me ne andavo via non ha fatto niente per fermarmi e quelli che reputavo miei amici, mio fratello e le mie migliori amiche non mi hanno detto niente nonostante lo sapessero da tutto il giorno. Fantastico, la giornata più bella di sempre cazzo.

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Me👍🏻
Sono tornataaa, dopo tanto ma c'è lo fatta (alla fine chi non muore si rivede 🤘🏻)

Questo è un capitolo che all'inizio non avevo previsto, doveva essere una storiella un po' noiosa con il felici e contenti e punto, però io essendo una lettrice mi sono chiesta cosa avrei voluto da questa storia da lettrice esterna e ho capito di voler il pepe,la suspense e soprattutto il continuo fino alla fine perché io odio le storie non complete, quindi eccomi qui solo per voi.
BACIII AMORI CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO CHE USCIRÀ PRESTO (questa volta davvero fino alla fine eh)

Troie  e criminali non vanno d'accordoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora