[Chifuyu]
<<Va bene, sposiamoci>> disse, ma non finì la frase. <<Magari in un'altra vita... non fraintendermi, io ti amo, darei tutto per te, però non ho la minima idea di sposarti così>> finì di dire, e ci rimasi particolarmente male.
<<Perché? Perché non vuoi sposarmi?>> gli chiesi, e lui mi guardò triste.
<<Perché dici? Beh, perché non mi rimangono nemmeno tre mesi da vivere; perché siamo entrambi minorenni, e perché per amare non bisogna sposarsi>> mi rispose con gli occhi lucidi, e io lo abbracciai.
<<Però voglio essere legato a te per sempre>> gli dissi, ormai piangendo, e lui mi strinse di più a se.
<<Avrei soltanto voluto conoscerti molto tempo fa>> mi disse nuovamente, piangendo anche lui, io feci per guardalo in faccia, ma lui non mi fece spostare.
<<Rimaniamo così ancora un po', per favore>> mi supplicò, e io acconsentii.
<<Tranquillo, sono qui>> gli dissi, cercando di consolarlo.
<<Io non voglio morire>> disse all'improvviso, e quell'affermazione mi spiazzò.
<<Nemmeno io voglio che tu muoia>> gli risposi afflitto. <<Ma una cosa è sicura, nel mio cuore sarai sempre al primo posto.>> finii la frase, e dopodiché lui mi baciò.
<<Kei, sai di sangue>> dissi spalancando gli occhi, e lui mi sorrise: fu in quel momento che mi accorsi che la sua bocca era sporca di sangue.
<<Tranquillo è normale, torno subito>> si limitò a dire, e dopodiché andò verso il bagno.
Durante quel lasso di tempo, soltanto una domanda mi girava per la testa, una domanda alla quale non avrei mai voluto sapere la risposta.
<<Keisuke, quanto?>> gli domandai a viso basso.
<<Quanto, cosa?>> mi chiese a sua volta.
<<Quanto ti rimane da vivere?>> insistetti, e lui si voltò verso un punto della stanza indefinito.
<<Poco>> mi disse, e io sbuffai.
<<Sai, questo l'avevo capito>> gli dissi, portando le braccia al petto e incrociandole.
<<Se tutto va bene, circa un mese>> mi disse infine, e sentii il peso del mondo tutto sul mio cuore.
<<Un... mese...?>> chiesi titubante, e lui annuì.
<<Per questo volevo allontanarmi da te>> mi spiegò, e io lo fissai.
<<Quindi fra un mese, anzi no, forse di meno, tutto questo sarà finito? Quindi fra un mese non vedrò più il tuo viso, e non sentirò più la tua voce? E tu come pensi che io possa fare? Sei la prima persona che io sia mai riuscito ad amare, sei la prima persona che mi ha fatto sentire messo al primo posto, la prima persona che non mi trascura e che mi ama. E io dovrei rinunciare a te?>> incomincia a dire, ormai ricoperto dalle lacrime.
<<Purtroppo non lo decido io>> fu la sua unica risposta, e io mi accasciai a terra.
<<Chifuyu, non fare così sù, andrai avanti>> mi disse, con un sorriso che trasmetteva tutto, fuorché felicità e allegria.
<<È per questo che sei tornato a Tokyo? Perché ti rests poco?>> continuai a chiedergli, e lui annuì.
<<Sai, mi parlavano sempre di un ragazzo biondo, intelligente e simpatico; mi dicevano sempre che mi sarebbe potuto piacere, e guarda un po', adesso stiamo insieme>> mi rispose, con gli occhi che brillavano.
<<Keisuke, posso farti un'ultima domanda?>> gli chiesi per l'ennesima volta, e fu come se potesse leggermi nel pensiero, che mi rispose nell'immediato, senza darmi il tempo di far uscire una sola parola.
<<Ho scoperto di avere il cancro circa sei mesi fa. Si, ho provato a curarlo ma è risultato impossibile>> disse, e io lo guardai serio.
<<Fatti ricoverare. Ho sentito la tua discussione con il dottore, fatti ricoverare.>> gli dissi, quasi fosse un ordine.
<<No, non ho intenzione di passare i miei ultimi giorni in un posto che puzza di disinfettante.>> mi rispose a tono lui.
<<Kei, per favore>> lo supplicai, ma lui non cedette.
<<Chifuyu, lo so che ci sei già passato, so che ha destro male, e che ne farà... però su questo non posso proprio accontentarti, se devo morire, voglio farlo liberamente, e possibilmente con te al mio fianco.>> continuò a dire, e io lo guardai dubbioso.
<<Perché con me? Non vorresti passare i tuoi ultimi attimi con la tua famiglia?>> gli chiesi, e lui scosse la testa.
<<No, voglio vedere il tuo volto come ultimo, e dedicarti tutte le mie parole, fino alla fine>> mi rispose lui, tornando a sorridere.
<<Si, ma io non voglio lasciarti andare>> continuai a dire, e lui sospirò.
<<Allora ti lascerò andare io. Chifuyu, ti lascio>> disse, e il mio cuore si fermò.
<<Cosa?>> chiesi, con un filo di voce, e lui scoppiò a ridere.
<<Pensavi davvero che io volessi stare con te? Ti ho soltanto usato per venire a letto con te, sei come un oggetto usa e getta per me, quindi vai da chi può darti di più!>> esclamò, ma quelle parole non avevano un significato letterario, bisognava soltanto sapere interpretare, non fermarsi all'apparenza.
<<Keisuke, la tua maschera si sta distruggendo. So che mi ami, e so che hai detto ciò per ferirmi, ma purtroppo non ci sei riuscito. Non ho intenzione di dimenticarti, tu sei l'unico che mai amerò, e non puoi farci nulla.>> gli spiegai con tono calmo, e finalmente si mostrò a me per com'era davvero: spaventato. Keisuke era soltanto spaventato.
<<Chifuyu, ho paura della morte>> mi disse, e io annuii.
<<Lo so, anche io, tutti ne abbiamo>>
<<Non voglio lasciarti solo, hai sofferto così tanto, e pensare che verserai delle lacrime a causa mia, mi distrugge>>
<<Tu stai soffrendo di più>> fu la mia unica risposta, e lui mi guardò perplesso.
<<Non è questo il punto!>> esclamò sorridendo, e io lo guardai strano.
<<Cosa ci trovi di così divertente?>> gli domandai confuso.
<<Trovo ironico come uno dei momenti più tristi del,a mia vita, sia uno dei più felici>> mi spiegò, e io gli sorrisi a mia volta.
<<Per me, ogni volta che sto con te diventa il momento più bello della mia vita.>> gli dissi a mia volta.
<<Bene, adesso si è fatto tardi, ti va di andare a dormire?>> mi domandò infine.
<<Si, andiamo a dormire>> gli risposi io.









Ciao a tutti!💖
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💞
Scusate eventuali errori di battitura💘

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