~CAPITOLO 15~

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~Lily~

Giurai a me stessa che non avrei più parlato con James, mi vergognavo!
Sentivo dei gemiti continui ma ero troppo agitata per capire da dove provenivano.
Solo quando vidi Marlene alzarsi e vestirsi feci lo stesso in totale silenzio.
Non era ancora l'alba ma decidemmo di fare una passeggiata mattutina.
"È da molto che non ci parliamo noi due da sole" incominciai io.
"Giá, ieri avrei dovuto parlare con James ma voi due siete andati via".

Se Marlene sapesse come sono andate le cose!
Pensai che era meglio non rischiare e continuai a camminare con lei
.
"Lily ecco io ...niente"
niente?
"Marlene cosa è successo?".
"Niente ho detto!".
"Avete litigato tu e Sirius?".
"Non sono affari tuoi" disse per poi correre via.
Qualcosa era cambiato, non eravamo più le dolci ragazzine...

"MARLENE, SE MI DICI IL TUO SEGRETO IO TE NE SVELO UNO MIO".
Lei arrestò la sua corsa, sapevo che aveva bisogno di qualcuno che la confortasse.
"Giuri di non dirlo a nessuno"fece lei.
"Giuro".
"Prima tu!".
"Okay, allora ieri sera insomma ho bevuto e non so se...se l'ho fatto con James. Mi sono ritrovata con l'anello al dito e lui mi aveva assicurato che me l'avrebbe dato solo se insomma...".
"Capisco...".
"Ora tocca a te!".
"Non dirlo a Sirius okay?"
"Okay".
"Lily io aspetto un bambino".
Quasi non svenivo alle sue parole.
"È Sirius il padre?".
"No guarda è James".
"Non ti scaldare".
"Scusa, ho paura di perderlo dicendeglielo. Lui non se lo perdonerebbe mai, quindi preferisco lasciarlo a una vita migliore. Hai visto come stava bene ieri sera...".
"Aveva bevuto Marlene! È un suo diritto saperlo. Prova a invertire la situazione, a te piacerebbe se lui ti tenesse all'oscuro su tuo figlio?".
"Fino a prova contraria non può averli"
Entrambe scoppiammo a ridere.
"Te li immagini lui e James con il pancione?".
"Che spettacolo orribile - disse lei sorridendo - fa vedere l'anello" me lo tolsi
e glielo porsi.
Lei lo guardò attentamente.
"Sirius non me ne ha mai regalato uno...guarda qui dentro c'è scritto.
《al mio sempre, il tuo James》 Romantico!"
"Passa qua - ripresi l'anello e lo strinsi al petto - ma quanto lo amo?".
"Direi come io amo Sirius".
"Hai ancora il bracciale che ti ha regalato Sirius? come sta lui?".
"È grigio direi che è triste".
"Diglielo".
"No".
"A che mese sei?".
"Sono al settimo".
"Come fa a non vedersi?".
"Un incantesimo!".
"Rientriamo fa freddino".
Mi sentivo più libera ora che avevo rivelato i miei sentimenti a Marlene.
Lei rimarrà sempre la mia migliore amica.
"Promettimi che non glielo dirai".
"Marlene non puoi scappare devi dirglielo".
"Ci proverò, ma non subito".
La guardai storta.

Tornai nella sala grande, era un sabato mattina.
Un ragazzino del primo anno si avvicinò a me quasi in lacrime.
"Una ragazza di serpeverde mi ha quasi cruciato".
Mi avvicinai al tavolo delle Serpi, proprio davanti a Bellatrix.
"Una sangue sporco si è posizionata davanti a me cosa le facciamo" il gruppo rise.
"Bellatrix posso comprendere i tuoi gravi problemi psicologici ma questo non vuol dire che tu debba far diventare il mondo come una feccia quale sei tu!".
Rimase senza parole. Subito estrasse la bacchetta.
"Signorina Black la rimetta a posto o sarò costetto a torgliergli dei punti a lei e alla sua casata".
"Lo faccia pure tanto abbiamo giá perso tra una settimana c'è l'assegnazione della coppa e sappiamo tutti a chi sará data"disse rimettendo a posto la bacchetta e lasciandomi un'occhiata ricca di odio.
Un braccio mi avvolse intorno al ventre, subito riconobbi la presa.
"Ci sono problemi?"chiese James non appena Silente se ne andò.
"Nessuno cuginetto caro di non so quale grado...tu mezzosangue ti giuro che non ci sará sempre Silente o qualsiasi altra persona a proteggerti - volse il suo sguardo a James - ovviamente non riuscirai a resistere neanche 5 minuti".
James aprì la bocca per dire qualcosa ma io mi girai verso di lui e gli feci cenno di no.
In quel momento non mi ricordaii quanto fossi adirata con lui, oltre che vergognata.

"James potresti ti prego spiegarmi questo"indicai l'anello.
"Eri ubriaca e immagino che non ricordi niente...".
"Giá, io e te insomma non...".
"Non?".
"hai capito benissimo".
"Lily ascolta tu volevi farlo ma io non me la sentivo, eri ubriaca".
"menomale" provai un attimo di sollievo.

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