Sempre

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Christian fu accolto come un re. Lo rapirono per ore. Tutta la famiglia lo amò sin dal primo momento, anche perché sapeva farsi voler bene e già lo conoscevano in fin dei conti.
Anche i cani si innamorarono, tanto che il padre cominciò a chiamarlo San Francesco.

Mattia avrebbe voluto teletrasportarsi su un altro mondo e portarlo con sé. Sapeva che non gli avrebbero lasciato un attimo di tregua e così fu. La cena terminò all'una di notte e Christian si ritrovò a rimbalzare da una domanda ad un' altra.
Il biondo era di certo scocciato ma vederlo sorridente, sereno e tra i suoi affetti era quello che alla fine voleva anche lui.
Sperava si trovasse bene e non provasse imbarazzo e ed era stato così.
Pensava avrebbe retto fino alla fine, ma quando Daniele lo trascinò davanti alla televisione per una partita "flash", lui abbandonò qualsiasi tentativo di rimanere sveglio e se ne andò in camera ignorando gli sguardi supplichevoli di Christian.
Era veramente esausto e l'adrenalina di quel giorno stava cominciando a calare inesorabilmente. Non fece in tempo a togliersi le scarpe che crollò sul letto a peso morto.

Mezz'ora dopo senti il materasso abbassarsi, ma pensò per un momento che fosse solo una sensazione. Dovette ricredersi quando percepì le doghe scricchiolare e qualcuno muoversi vicino a se.

"Dormi?" Chiese Christian avvicinandosi al suo viso. Tanto che gli sembrò di avere il suo respiro addosso.
Mattia aprì gli occhi, ma la luce era scarsissima. Si girò e riuscì ad intravedere solo una sagoma seduta sul suo letto.

"Dormivo" rispose stropicciandosi gli occhi. Un secondo dopo sentì Christian farsi più vicino per lasciargli un bacio veloce sulla guancia. Rialzò poi velocemente il busto e tornò alla posizione originaria.

Mattia ringraziò la scarsa luce perché era arrossito fino alla punta dei capelli. Istintivamente si alzò a sedere con le gambe incrociate davanti a lui: non aveva all'improvviso più tanto sonno.
Accese la luce sul comodino e riuscì a vedere il moro che gli sorrideva. Aveva le occhiaie di chi è stanco e vorrebbe dormire ma ancora non si era messo il pigiama.

"I tuoi mi hanno rapito" sorrise grattandosi la testa imbarazzato per chissà quale motivo e il biondo lo trovo la cosa più bella del mondo.

"Già. Ti avevo avvertito del fatto che fossero così."

"Mi ha fatto piacere vederli, mi è sembrato di conoscerli da sempre."

"Anche io ho avuto la stessa impressione con i tuoi"

"Ah loro ti amano. Mi sostituirebbero se fosse possibile." Rise.

"In effetti chi non mi amerebbe?" Sì pavoneggiò Mattia aspettandosi una delle sue solite battute, ma non arrivò.

"Hai ragione" confermò e questa volta Mattia non sapeva come nascondere il colorito che presero le sue gote. "Sei felice di avermi qui?" Continuò arricciandogli un riccio sulla fronte.

"Troppo." Sorrise Mattia che abbassò la testa poggiandola sulla spalla dell'altro. Proprio non ce la faceva più a sostenere il suo sguardo e quegli occhi verdi che alla luce soffusa erano diventati il doppio più profondi.

"Tu?" Domandò a sua volta prendendo coraggio.

"Troppo" lo imitò lui ridendo e il biondo sentì la risata gutturale rimbombare nel suo orecchio. Sarebbe rimasto lì in quella posizione per sempre anche se maledettamente scomoda. I due letti erano troppo lontani per i suoi gusti e lo voleva il più vicino possibile. Forse un po' troppo per due amici.

" Ci vediamo una puntata di Spongebob?" Propose Christian come se avesse avuto l' idea della vita e non fossero le 2 di notte.

"Magari domani, non credo che arriverei al secondo minuto" lo prese in giro Mattia.

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