capitolo 3

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pov's luigi

sono rientrato in casa dopo che da fuori erano rientrati tutti da un po, decido di mettermi tranquillamente in camera a riarrangiare il pezzo per il guanto di sfida.

Faccio per andare a prendere un bicchiere d'acqua e vedo sul bancone un bicchiere con sotto un post it con su scritto 'per luigi', e non capisco chi l'abbia scritto, la calligrafia sembra quella di alex ma mi sa di improbabile come cosa, l'ho osservato per ¾ del tempo e parlava con albe poi ho visto che stava per andare in camera e sono tornato a essere parte della conversazione di dario, sissi e luca perdendolo di vista.

Faccio la prima cosa che mi viene in mente, ovvero bere quel frullato e prendere una penna per scrivere sul post-it 'grazie' , semplice ma spontaneo.

Dopo poco vengo raggiunto da luca

luca:«buu, che fai?»

luigi:«ringrazio chiunque mi abbia fatto questo frullato»

al che gli cade lo sguardo sul post-it

luca:«ma non è la scrittura di alex quella?»

luigi:«sembra di si ma è improbabile sia lui»

lui mi guarda, annuendo non convinto, e io, come al solito per proteggermi, metto gli occhiali, poi mi avvio verso la mia camera e lui mi segue

entriamo e ci sediamo sul mio letto

luca: «per me è stato alex a lasciarti quel frullato»

luigi: «ma non vedo perchè»

luca: «vuole farsi perdonare per la discussione non lo so»

luigi:«esiste la parola, potrebbe venire e parlarmi»

luca:«ma se lo aggrediresti sicuramente se anche solo ti guardasse»

luigi:«alex?»

luca: «no, la polvere della camera gialla»

luigi : «ma scusa eh, io capisco tutto ma-»

stavo per parlare ma vengo interrotto da luca e i suoi magnifici consigli

luca: «parlagli»

luigi:«no»

faccio una pausa, e dopo un sospiro parlo di nuovo

luigi:«perchè non me la sento, provo qualcosa di molto forte e forse mi sono allontanato per quello»

ormai tanto valeva ammettere tutto, tanto penso l'abbia capito anche lui dal modo in modo sicuro in cui parla

luigi:«mi sono accorto di provare una forma d'affetto via via più forte, e sta cosa mi ha spaventato quindi mi sono distaccato e adesso che non è cambiata sono spaventato»

luca:«e hai provato a interrogarti sul perché provassi quelle cose o cosa fossero?»

sentivo le lacrime bagnarmi gli occhi e cadere silenziosa sule guance

luigi:«sto piangendo per sfogo, ho bisogno di liberarmi»

luca:«o hai bisogno di lui anche se dici di no?»

e lì mi lascio andare a un pianto liberatorio e dopo un po che luca è stato lì ad osservarmi in religioso silenzio deciso a lasciarmi sfogare sento la sua mano accarezzarmi la schiena

luca:«stai tranquillo gigino»

luigi: «ora lo sono grazie»

dico una volta essermi calmato

luigi:«non so se sia colpa mia o colpa sua ma mi manca, passavamo tanto di quel tempo insieme che non sentivo alcun tipo di pesantezza...»

luca:«ma non sai se per lui è la stessa cosa?»

luigi:«no non lo è, ormai niente è più lo stesso»

luca:«ma potete ripartire e rilegare come prima e anzi pure di più»

luigi:«come fai a dirlo?»

luca:«perchè vedo come ti guarda e gli sento nella voce che vuole sistemare le cose»

io allora abbraccio luca, ringraziandolo

luigi:«grazie»

luca:«ma figurati, riprenditi tutto gigi»

luigi:«ora capisco come e lo faccio»

Ripartiamo da zero // Alex e LuigiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora