Tratto di strada, la norma dei miei giorni, ruscello che secco sgocciola, terra che arida trepida.
Il muover di ogni mio passo l'uno dopo l'altro sull'asfalto.
Vento leggero che le mie labbra sfiora, aria di tempesta che m'inebria.
Nuvole nere che sopra di me sfilano, artiste danzanti di quel cielo fosco.
Cerulei occhi miei, l'osservar le vostre movenze.
La più bella, la più grande. D'un tratto a spaccare in due il cielo il suo luminoso urlo. Le sue lacrime che una dopo l'altra al suolo riversano impetuose...
Sguardo il mio che t'osserva con un candido sorriso. D'un dolore solo tuo, statica l'atmosfera hai reso. Muto il paesaggio al tuo richiamo.
Grazia delle tue lacrime la terra rende. Fiume che d'ora la sua possenza richiama nello scrosciare fragoroso sulle arcate.
Della selva il destarsi delle fronti, fuggenti nel rintanarsi nell'abbraccio di una candida culla.
Non da mostrarti di me le emozioni, il mio passo lento e costante. Come un fiore con il sole, rimanere sulla strada. Le tue gocce, le carezze d'un amata.
Morbide note m'accompagnano, cuffie penzolanti che al petto mio d'ogni andirivieni battono.
D'oltranza nuovamente la mente mia richiede, un respiro profondo ad assaporare il tuo profumo.
Brago il terreno d'ora instabile, le mie scarpe di fango macchiate.
Di rossore le guance mie si tingono, occhi miei che a fluir vanno, l'iride mia che cinerea il colore delle nubi ha preso. Fredde le gocce sul mio volto a posarsi.
Palpebre che da se vanno serrandosi, l'abbraccio del vento che il mio abito libra.
Questa la pace? Culmine della ricerca, apice delle mie vie?
Alzar a te il volto, spontaneo del mio corpo il porsi a te.
Goder il mio corpo d'ogni tatto delle stille.
Ed ecco, laggiù lontana la mia casa, li freddo cielo, l'obbiettivo del mio incedere...
E non t'abbattere nugolo, che ai miei occhi hai dato nuova forma, che dal mio corpo hai tolto la secca mestizia.
Clangore della chiave, la porta mia, chiudersi in un secco battito...
C.
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Attimi Da Sorseggiare
PoetryPiccole parole, il semplice sfogarsi di un ragazzo che si diletta senza pretese a scrivere di ciò che sente