Capitolo 22

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Capitolo 22

 

«Quindi ti piace?» insistette Jay e Louis provò a nascondersi dietro il telefono, che stava tenendo con la mano illesa.

«Sì...»

«Mi sei sembrato sicuro,» disse ironica lei.

«Sì, mamma, sì!» sbuffò Louis, tossendo e tenendosi le costole doloranti. «Ugh...sì, lo amo. Ho ventiquattro anni, penso di sapere quando sono innamorato di qualcuno.»

«Mi stavo soltanto assicurando che mi avesse detto la verità,» spiegò sua madre. «Mi fido di te...non so se mi fido di lui. È uno di quelli che mi hanno infastidito tutti i giorni e mi ricordavano che te ne eri andato e non sapevo dov'eri.»

Louis abbassò lo sguardo sulle coperte, invece che sul telefono con il quale stava massaggiando con Harry, «Mi...mi dispiace. Scusa per averti fatto questo.»

«No,» sospirò sua madre, avvicinandosi e sedendosi accanto a lui. «Non ti scusare, piccolo mio. È finita ora. Sei tornato e questo è ciò che conta. Voglio assicurarmi che l'Agente Styles non ti porti di nuovo via da me.»

Louis sorrise dolcemente, schiarendosi la gola. Sentiva il petto stranamente pesante e non pensava fosse dovuto solo alla conversazione, «Si assicurerà che non mi portino via. O ci proverà almeno...»

«Non ti prometto di essere gentile con lui,» disse Jay.

«Solo io posso essere duro con lui,» la avvertì Louis. «Comportati bene, mamma. È un agente federale.»

«E questo cosa fa di te?» chiese lei, inarcando un sopracciglio. Louis sbuffò, tossendo, cosa che gli fece un gran male alle costole.

«Agh...fa di me il suo Robin Hood,» riuscì a dire.

Jay fece una smorfia, «D'accordo...dammi quel telefono per ora. Dobbiamo chiamare l'infermiera per fargli controllare quella tosse, non mi piace. Te lo darò di nuovo quando avrà finito.»

Louis si lamentò, non volendo darle il telefono quando sua madre si avvicinò ma essere su un letto gli limitava i movimenti. Non poteva neanche alzarsi per andare in bagno da solo ancora. Aveva un ago e un tubo infilati in un posto di cui non voleva neanche parlare. Mandò un ultimo messaggio prima che sua mamma gli strappasse il cellulare dalle mani, premendo poi il bottone di chiamata, sospirando alla vista del broncio che mise Louis.


Harry messaggiò con Louis tutta la mattina, rendendo la giornata più leggera. Niall e Zayn seppero esattamente cosa stava facendo nel momento esatto in cui entrarono nel suo cubicolo. Louis era incredibilmente appiccicoso e l'agente non riusciva a impedirsi di sorridere come un idiota.

Louis: quando verrai posso tenerti la mano?

Harry: che schifo, no.

Louis: manderò mia mamma a comprarti un panino a quel negozio dall'altra parte della strada. Credo se ne andrà a magiare quando arriverai.

Harry: mi tenti, ma per quale motivo vorrei tenere la tua mano da gnomo?

Louis: perché mi ami? Spero.

Harry: va bene. Ma solo perché ti amo.

«Dovresti lavorare, non messaggiare con il tuo ragazzo,» disse Niall, spaventando Harry.

«Anche tu dovresti lavorare, non spaventarmi a morte,» sbuffò. «E non è il mio ragazzo.»

Niall si accigliò, «Ma lo ami...»

Wanted Most - Larry AU [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora