Capitolo 26 [Parte 1]

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Capitolo 26 [Parte 1]

A/N: Volevo ringraziare tutte quante per il sostegno e i complimenti. Non immaginate nemmeno quanto mi renda felice sapere che apprezzate il mio modo di tradurre (adoro il fatto che chiudiate gli occhi di fronte agli errori grammaticali)

Passando a cose più importanti...non so se avete sentito del Project No Control. Praticamente il 17 Maggio è stato scelto come giorno per twittare, rebbloggare e pubblicizzare in ogni social possibile No Control, nonché ascoltarla il più possibile su spotify e shazam. Dopo appena 24 ore la canzone è già al primo posto nella Billboard chart e l'hanno mandata alle radio di tutto il mondo questa mattina (come fosse un singolo). Persone che NON sono fan hanno apprezzato il nuovo sound e detto che i One Direction sono cresciuti, aspettando con impazienza che venissero passate altre canzoni. Louis si è accorto del progetto e ha twittato al riguardo, questo significa che tutti e quattro sanno ciò che stiamo facendo! Portiamo a termine il progetto e rendiamoli fieri delle loro fan!

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Harry si svegliò, sentendo qualcuno passargli delicatamente le dita tra i capelli, e per un momento sorrise, borbottando parole senza senso, «Giorno, Shakira...»

«Er...» rispose una voce famigliare, che senza dubbio non era quella del suo Shakira.

L'agente si sollevò in fretta, allontanandosi e maledicendosi per il dolore che lo colpì al braccio subito dopo, «Che cazz-»

«Harry!» Sua madre era in piedi accanto a lui con le mani sollevate in segno di pace. «Calmati, calmati...conosci Shakira? Perché dovrebbe essere qui?»

Il caposquadra sbuffò, lanciando un'occhiata al suo braccio ferito, prima di passarsi esasperato una mano sul volto. «Mamma? Come hai fatto ad entrare? Mi hai spaventato a morte.»

«Zayn mi ha lasciato la chiave nel vaso di fiori rotto...» disse lei lentamente. «Te l'avevo regalato io quello, cos'è successo?»

Harry era ancora troppo frastornato dal sonno per pensare con lucidità, ma ricordò Louis dire di averlo accidentalmente rotto il primo giorno che era arrivato. «Il mio ragazzo, che è agile solo quando gli pare, ci è inciampato...il mio ragazzo! Devo andare all'ospedale, che ore sono?»

«Sei ferito...» disse sua madre accigliandosi. «Non dovresti andare da nessuna parte.»

Harry adorava la madre con tutto se stesso, ma odiava farsi accudire. A meno che, ovviamente, non fosse un ragazzo dai morbidi capelli e gli occhi brillanti a farlo. In quel caso, non era poi tanto terribile. Riuscì in qualche modo ad alzarsi dal letto, afferrando un paio di jeans e una maglietta da portarsi in bagno per vestirsi. Per la sua gioia, la caviglia stava molto meglio, ancora dolorante, ma non zoppicava più ad ogni passo. Mentre usciva dalla stanza, si girò rivolto alla madre, «Ti dispiacerebbe accompagnarmi dopo?»

Lei sospirò, passando di fronte al bagno e andando in cucina. Seguì un rumore di stoviglie, mentre lui provava con non poca difficoltà a infilarsi la maglia, sobbalzando ogni volta che la stoffa toccava le bende. Una volta riuscito nell'intento, con attenzione tirò su la manica per togliere le bende e pulire la ferita con le garze disinfettanti che gli avevano dato, poi prese le medicine e si lavò i denti, passandosi le dita tra i capelli finché non avessero assunto una parvenza di decenza. Una volta pronto si affrettò in cucina, dove sua madre lo stava aspettando.

Anne si girò sentendolo arrivare e lo guardò inarcando un sopracciglio, «Sei fin troppo carino per una semplice visita in ospedale.»

Harry scosse la testa confuso, «Mamma...ho un paio di jeans e una maglia indosso, posso-»

Wanted Most - Larry AU [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora