Avvertenze: abusi domestici e fisici,sesso, relazioni tossiche, Draco è un coglione come sempre.
Ho tirato fuori due piatti dall'armadio e li ho posizionati sul tavolo da pranzo. Il nonno era uscito ancora una volta al Ministero così decisi di invitare Draco a cena, anche per tenermi occupata. Non avevo voglia di stare da sola stasera.
Quando Draco arrivò, aveva un'espressione sprezzante sul viso, indicando che era successo qualcosa di brutto al lavoro. Ottimo, invitandolo avevo solo creato problemi, ora sarebbe stato di cattivo umore per il resto della serata.
"Cosa c'è che non va?" chiesi, tirando fuori una sedia per fargli sedere.
"Niente" borbottò, scrollandosi di dosso il blazer e cominciando aggressivamente a versare il cibo nel piatto, lasciandone cadere un po' sul tavolo.
"Cosa ti ha fatto il cibo?" Ridacchiai ma lui mi guardò con una tale rabbia impressa sul viso che io tacii immediatamente.
Mi sono seduta di fronte a lui, guardandolo mentre prendeva il cibo con la forchetta.
"Qualcosa sicuramente non va, vuoi dirmi cos'è successo?" dissi cautamente.
"Non voglio parlarne", ha detto.
"Sei sicuro? Posso aiutarti..."
"HO DETTO CHE NON VOGLIO PARLARNE!" urlò, sbattendo le mani sul tavolo e alzandosi. Il piatto di cibo si rovesciò e io mi sedetti scioccata, incerta su cosa fosse appena successo.
"Calmati" dissi piano, cercando di impedire alla mia voce di tremare.
"Ca-CALMATI? Capisci almeno quanto sia difficile per me andare al lavoro ogni singolo giorno? E poi tornare in questa casa maledetta dove non riesco nemmeno ad avere un secondo di pace e tranquillità con te che chiedi il tuo fottute domande implacabili?" ha urlato.
Se prima ero sotto shock, non c'erano parole per descrivere come mi sentivo ora. Draco tremava di furia. Ho cercato di usare una voce calma,
"Stavo solo cercando di aiutare"
"Beh, non ho bisogno del tuo cazzo di aiuto" sogghignò.
Questo è tutto. Non ce la facevo più.
Mi alzai dal mio posto e mi avvicinai a lui.
"Allora perché cazzo sei venuto qui? Eh? Per urlarmi contro? Per degradarmi come fai sempre?"
"Non è vero-"
"No! Posso leggere un intero elenco per il numero di volte in cui ho preso le tue stronzate con nient'altro che un cenno del capo, ma non sopporto più i tuoi capricci!"
"Come osi parlarmi in quel modo" disse, la sua voce che sprofondava in un tono pericoloso.
"Come oso parlarti in quel modo? Che ne dici di come mi parli? Riesci a pensare a un momento dopo la guerra in cui ti sei preso cura di me quando ero sconvolta, quando mi sentivo sola? Dopo il funerale, non l'hai fatto Non cercarvi nemmeno di consolarmi, tutto ciò che volevi fare era allontanarti dal maledetto cimitero e tornare a casa per poter fare sesso con la tua ragazza con il cuore spezzato!"
Rimase in silenzio.
"Tutto quello a cui pensi è urlarmi contro, essere possessivo e pensare che la risposta a ogni problema sia il sesso. Be', notizia del momento! Non lo è!" Ho detto.
Prima che me ne rendessi conto, sono stata spinto contro il muro, le sue mani mi hanno stretto le spalle così forte che ero sicura che le mie ossa si sarebbero spezzate.
"Chiudi quella cazzo di bocca Evelyn, stai zitta! Non ho fatto altro che prendermi cura di te, darti ciò di cui hai bisogno ed è così che mi ripaghi?"
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Dusk || George Weasley (In revisione)
FanficIn revisione Proprio quando pensavano di essersi persi, proprio quando pensavano che la vita non potesse andare peggio, si sono ritrovati. L'attrazione funziona in modi misteriosi, ma l'amore? L'amore è il più misterioso di tutti. Arriva quando meno...