Marc / Steven / Jake

1.5K 15 3
                                    

Pov: ti trovi in Egitto per il tuo lavoro da archeologa, ma presto hai un inaspattato incontro con Moon Knight.
.
.
.
.
.
Mi trovavo in mezzo al deserto da giorni, accampata lì insieme al resto della troupe di archeologi a scavare tra la sabbia.

In un caldo, caldissimo pomeriggio, tutti stavamo svolgendo il nostro lavoro, come da routine, fin quando non notammo una cosa strana: il sole si era oscurato, nonostante non ci fossero nuvole in cielo, e il sito di scavi era piombato nell'ombra.

Ci volle del tempo prima di renderci conto che davanti al sole c'era una mezzaluna, e ci volle ancora più tempo per capire che quello era un mantello, appartenente a un uomo che voleva nel cielo.

Lo riconobbi subito: Moon Knight, l'Avatar di Khonshu.

Gli altri archeologi impallidirono e rimasero immobili a fissare quell'improbabile spettacolo, come se fossero in trance.

Moon Knight atterrò, alzando una nuvola di sabbia intorno a lui. Rimase in quella posa teatrale per alcuni secondi, poi si alzò.

Solo questo parve risvegliare i miei colleghi, che iniziarono a correre e a urlare alla vista dei due pugnali ricurvi comparsi dallo strano costume dello sconosciuto.

Io rimasi ferma.

Moon Knight iniziò ad uccidere uno ad uno tutti i membri della truope.

Quando non ne rimase più nemmeno uno, si avvicinò a me.
«E tu perché non scappi?» chiese con tono ironico, probabilmente pensando che fossi solo una stupida.

«Non ho paura di te, Moon Knight» risposi con tono deciso.
«Come fai a sapere chi sono?»

Quando vide che non avevo intenzione di rispondergli, insistette «Sei l'Avatar di qualche divinità?»

Alla fine, decisi di dargli una risposta «Oh, no, per carità. Quelli ti usano solo per i loro comodi... vero?» inclinai la testa con un ghigno sulle labbra. Poi continuai «Non sono l'Avatar di nessuno, ma ho i miei trascorsi con gli dei»

«Cioè?» chiese lui, cercando di non apparire, ma senza successo, incuriosito.
«Non credi di star chiedendo troppo? Lasciami stare, Moon Knight. Non voglio avere a che fare con te. Anzi, con voi»

Mi afferrò il braccio con forza, impedendomi di muovermi. Guardai la sua mano che mi stringeva il polso. Mi passò un brivido lungo la schiena e mi venne la pelle d'oca.

Innervosita da quella mia strana e involontaria reazione mi divincolai, liberandomi dalla sua presa.

Non aggiunsi altro e mi incamminai verso la mia jeep, parcheggiata vicino alla mia tenda, e mi allontanai dal sito di scavi.

***

Passarono tre settimane.

Ero nel mio appartamento, a Il Cairo, quando sentii la finestra della camera da letto sbattere.

Afferrai il primo oggetto che trovai sul tavolo, pronta a colpire chiunque fosse entrato in casa mia, e mi diressi verso la mia stanza.

Mi sporsi dalla porta e lo vidi di nuovo: Moon Knight.

Sbuffai, se di sollievo o di nervosismo non lo capii nemmeno io, e lasciai cadere il fermacarte che avevo preso poco prima.

«Cosa ci fai qui?» gli chiesi innervosita.
«Sono settimane che ti cerco. Dobbiamo parlare»
«Io non so nemmeno chi ci sia sotto quella maschera, cosa diavolo vuoi da me?» sbottai facendo la vaga, sperando che mi lasciasse in pace.

«Tu invece sai più di quanto vorresti mostrare, vero y/n?»
Sentendo pronunciare il mio nome, ammutolii. Tolse la maschera e si mostrò in viso.
«Come fai a sapere che non sono da solo sotto il costume?»

Marvel || One Shot || 🔴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora