Una donna, tornando alla sua automobile parcheggiata, notò un uomo seguirla.
Salì quindi velocemente in macchina, e mentre l'individuo accelerava l'andatura, mise in moto e scappò via.
Pochi minuti dopo, però, riconobbe il misterioso inseguitore nell'autista dell'automobile appena dietro la sua: la stava ancora seguendo.
La donna, in preda al panico, vagò per tutta la città, senza riuscire a seminare il suo ostinato pedinatore. Decise, come ultima carta, di dirigersi a casa di suo cognato, uno stimato poliziotto.
Lo avvisò per telefono e, giunta davanti l'abitazione, suonò più volte il clacson, attirando l'attenzione. Non appena il cognato fu sul ciglio della strada lei accostò e gli indicò il personaggio che, a poche decine di metri di distanza, era sceso dall'auto e si avvicinava a gran velocità verso di lei.
Il poliziotto si parò davanti all'individuo e dovette afferrarlo per immobilizzarlo.
L'uomo, accorato, alla domanda su cosa stesse facendo rispose: 'Mi lasci andare, devo avvisare la signora che c'è un uomo accovacciato sotto il sedile posteriore.'