capitolo /12/

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Mi alzai dal letto dopo qualche squillo continuo della sveglia, sentii la schiena scrocchiare. Appena alzato mi misi le mie ciabatte a forma di dinosauro.
Andai in bagno, mi lavai il viso e contemplai per un pò la mia immagine riflessa, onestamente oggi mi sentivo abbastanza bello.
Mi misi gli occhiali da vista e cercai nel viso per vedere se mi fosse spuntato qualche parassita della pelle. Quelli che di solito spuntano ai ragazzini arrapati di dodicianni.
Per fortuna nulla di preoccupante. Presi la spazzola e mi pettinai i capelli.
Mi guardai allo specchio e cominciai il mio solito soliloquio mattutino, in cui mi frullavano un miliardo di idee in testa,tutte irrealizzabili ovviamente.
Forse era solo modo per complicarmi la vita. Iinsomma, presso più tutte le paranoie che mi facevo non mi aiutavano affatto, non che avessi sensi di colpa o stessi rimuginando su qualcosa. Ma ero una persona molto agitata, anche se a primo impatto non lo lasciavo trascurare molto. Forse dopotutto quello che mi serviva realmente era una spalla su cui piangere, metaforicamente.
Ma se c'era una persona che veramente mi conosceva era soltanto mia madre
Scesi le scale frettolosamente e andai in cucina, presi il telefono e chiamai mamma, dopo qualche squillo rispose, di solito la mattina la passava a dormire, odiava esser disturbata. Mi ricordavo ancora di quando da piccolo andavo in camera sua a disturbarla in cerca di attenzioni. E mi ricordo le sue reazioni, per dire che non sprizzava felicità da tutti i pori nel vedermi. A pensarci forse provava solo frustrazione per non essere riuscita a dormire un pò di più dopo una notte passata a "spassarsela".
Ora potrei darle anche ragione ma da un punto di vista di un bambino mi sentuvo ignorato da lei.
Usa: mamma
Non mi rispose immediatamente, avvolte mi sentivo a disagio nel parlare con lei, non che lo facessi spesso, ma mi metteva un'insolita pressione che andava ad accumularsi con quello che già provavo nella vita di tutti i giorni
Inghilterra: pronto caro, dimmi
Disse con una voce da donna impegnata e da non disturbare neanche se qualcuno dovesse morire
Usa: ok, svegliata male?
Inghilterra: beh diciamo che stavo scrivendo un reportage per il BBC e sono abbastanza impegnata. Appena sveglia mi sono portata la macchina da scrivere con me e sono corsa in caffetteria, sai oggi mi sento molto creativa
Prendo una sigaretta
Usa: ah mh non mi dire, io invece mi sono svegliato da poco, avvolte mi sorprendo nel ricordarmi di quanto tu sei vecchia.
Chi cazzo utilizza ancora nel ventunesimo secolo una macchina da scrivere? C'è, quei così non si useranno più da un secolo
Inghilterra: io tesoro, e forse sono l'unica che ancora lo Usa. Ma mi ricorda tanto la belle Époque e le Suffragette... Diciamo che è un pezzo del mio passato. E adoro l'odore delle carta e dell'inchiostro
Vidi Canada sedersi accanto a me con un ciotola di Cornflakes, forse cercando di capirci qualcosa sul nostro discorso o forse perché mi sentiva sbraitare contro il telefono di mattina
Usa: interessante
Inghilterra: oltrepassando il tuo finto interesse per le mie vecchie storie, che succede? Insomma strano che mi chiami di tua spontanea volontà,c'è qualcuno che ti ha costretto? O hai qualche problema diplomatico irrisolto? Ricorda c'è sempre spazio nel Commonwealth
Ridacchia e beve un sorso di quello che suppongo sia tè
Usa: non ci pensare neanche, scordatelo. Prima di ridurmi a insulso paese post coloniale preferisco la morte. Senza rancore Canada
Canada: fa nulla
Inghilterra: c'è Canada? Me lo passeresti così saluto anche lui
Cominciò a irritarmi, era sempre la solita, cominciavi a parlare dei tuoi problemi, lei fingeva di ascoltarti con interesse e poi cambiava discorso.
Ogni volta mi faceva pentire di averla chiamata. Odiavo quando cercava di ignorarti e così poter passare a parlare di lei.
Usa: vedo che sei sempre la solita egoista truffatrice del cazzo, non muovi il dito finché non c'è qualche cosa che ti interessa
Sentii qualche attimo di silenzio, Canada spalancò gli occhi, senza dire niente. Continuò solamente a mangiare prestando maggiore interesse per la nostra conversazione
Inghilterra: amore non so di cosa tu parli ma ora non sembra il momento , ecco sono a fine pagina
Usa: non è mai il momento per te, non le è mai stato, ad esempio, ti ricordi di quando da piccolo mi si è impigliato quell'aereoplanino di carta tra le foglie di albero, cosa hai fatto? te lo dico io, ASSOLUTAMENTE NIENTE!
Inghilterra: ok non pensavo nutrissi ancora del rancore per quella storia, era solo un aereo di carta, avrei potuto fartene fare altri Cinquecento
Usa: no... Non capisci, nessuno sarebbe stato come quello li e l'unica cosa che mi è stata detta è stata "stai zitto sto leggendo il giornale" e "vai a lamentarti da qualche altra parte"
Inghilterra: ok ributtare questa storia in ballo è assurdo,vuoi delle scuse? Te le ho già date ma posso rifarlo, mi dispiace va bene? Ti pongo le mie scuse di come mi sono comportata
Usa: no mi dispiace un cavolo non te la caverai così, sorvolando il problema come sempre. Sei uno stronza egoista del cazzo e voglio solo che tu te ne penti e ti ripeta a te stessa per tutta la tua esistenza:" si sono una cazzo di stronza del cazzo"
Cominciava ad alterararsi, era li che volevo farla arrivare, prima che potesse rispondermi Canada mi prese il telefono dalla mani e cominciò a parlarle
Canada: ehy mama, tutto bene?
Usa:Ehy ridammi il telefono!
Mi spinse più in là, alla fine mi chiusi in me stesso, continuando a fumare e a non farci neanche caso a quello che si dicevano.
Canada riattacco
Canada: vorrei tanto sapere che cosa ti passa per quella testa del cazzo
Mi lanciò il telefono sul tavolo
Usa: che ti ha detto?
Canada: si sentiva che era arrabbiata, ma fatto sta che era ancora preoccupata per te, verranno a trovarci in fine settimana
Usa: porca puttana
Canada: che demente, non puoi tappare la bocca per una cazzo di volta??? Che palle, avevo già invitato neth
Usa: il tuo ragazzo? Poverini ora non potrete più scoparvi a vicenda
Arrossì
Canada: ma tappati la bocca coglione che se no ti lascio solo con mamma
Risi
Usa: vi ho sentito, ehy neth ci facciamo le coccole? Ma certo, mwa mwa, bacini bacini
Mi prese con un braccio stringendomi
Canada: coglione
Usa: ti voglio bene anch'io mio orsetto gommoso
Mi diede una pacca sul capo
Canada: sai cosa? Vaffanculo, te la ciucci te mamma
Usa: cosa?? Non se ne parla, eddai canapa stavo scherzando
Canada: e io no
Disse mettendo la ciotola nell'acquaio.
Io e Canada non eravamo fratelli di sangue ma era come se lo fossimo, eravamo cresciuti insieme e sapevamo tutto l'uno dell'altro.
A differenza mia ha pelle più chiara, capelli castano-rossi, lentiggini e occhi verdi mentre io sono mulatto, con capelli castani con qualche ciocca biondiccia e occhi hazel, sinceramente l'unica cosa che apprezzavo di me. Canada era più alto e magro e rispetto a me era una persona molto tranquilla, simpatica e più paziente.
Tutto sommato però ci volevamo bene, anche se eravamo così tanto differenti. Eravamo cresciuti insieme e io li volevo un bene dell'anima a quel cazzone.
USA: sai Canada, ho paura
Canada: di tua madre? Posso capire
USA: ho paura di quella e di ciò che farà o dirà
Canada: ehy sono io quello che dovrà presentargli il ragazzo e cercare di farlo riconoscere come buon genero
Usa: esatto e io sarò sempre il figlio stupido, fattone e puttanone
Canada mi guardò con un pò di pena, mi scompigliò e si avvicinò a me
Canada: ehy so che tipo di persona è, e posso immaginare come ti senti, mamma non lo fa apposta ma ti vuole bene dopotutto. Tranquillo nel caso ci sono io e vi fermerò appena cominciate a bisticciare.
Lo guardai quasi sentendomi in colpa per tutto quello che avevo detto, lo abbracciai.
Canada: ehy che è tutto questo sentimentalismo?
Usa: niente niente
Dico staccandomi
Canada: tranquillo,nella peggiore situazione ti parerò il culo
Lo guardai ringraziandolo con gli occhi, visto che il mio stupido ego non me lo permetteva di farlo realmente.
Mi alzai anch'io, vidi uno strano biglietto sulla tavola, lo presi
Usa: Nada, cos'è sta merda??
Li mostrai il foglio
Canada: un invito alla festa di Messico, dicono che farà le cose in grande, me l'hanno dato ieri l'altro.
Usa: e perché non me l'hai detto?
Canada: volevo dirtelo ma poi con la storia della mamma e eccetera non volevo stressanti troppo. Quando entri in paranoia sei ingestibile
Usa: pfft io? Comunque avevi ragione, questa cosa mi da sui nervi, messico mi da sui nervi, però mi rompe i coglioni il fatto che nessuno mi abbia detto nulla.
Canada cominciò a sistemare la cucina mentre continuava a ascoltare i miei discorsi deliranti. Sono stra sicuro che un giorno qualcuno li avrebbe dato una cazzo di aureola dicendoli :" sei riuscito a ascoltare tuo fratello così tante volte che sei proprio un santo" o magari lo avrebbe fatto diventare apostolo.
Usa: insomma fino a un anno fa io e lui scopavamo, eppure non si è degnato di una parola
Canada: beh è imbarazzante invitare il proprio ex a una festa, e poi posso capirlo. Visto che conoscendoti cominceresti a sputtanarlo dicendo che c'è la piccolo o che la sua prestazione sessuale è pessima
Usa: beh diciamo che ho visto persone molto più dotate e che prima di avere un orgasmo ci volevano una ventina di minuti.
Anche se il problema era che non arrivava a una ventina di minuti quindi, indovina un pò? dovevo fare da solo.
Cominciai a ridere come un demente
Canada: ecco di che cosa stavo parlando, comunque puoi sempre venire, non c'è una lista o cose così
Usa: ci penserò, anche se oggi ho da fare
Canada: mh immagino,ma ricordati di tornare, cena è alle sette come sempre.
In quel momento mi ricordai di Italia e di quando mi disse che cenava alle nove , mi prendeva per il culo perché secondo lui cenavo all'ora In cui cenavano i vecchi all'ospizio, era così strano quanto avessimo abitudini così diverse ma era divertente condividerle.
Usa: bene allora vado
Canada sorrise e mi salutò con un cenno di mano.
Mandai qualche messaggio a qualche mia amica, anche se Canada non lo sapeva, avevo già deciso.
SAREI ANDATO ALLA FESTA E L'AVREI SPUTTANATO, insomma come un bravo ex fa, no?
Incontrai Perù,argentina e Bolivia. Quando dicevo che non avevo molti amici, intendevo amici maschi, tra le femmine mi divertivo un sacco.
Chi diceva che l'amicizia tra maschi e femmine non esiste, era solo un misogino pervertito che non riusciva a parlare con una donna o che si arrapava appena si mettevano una gonna o un top.
Con loro di solito spettegolavo e mi sfogavo, infatti appena arrivai cominciai a parlare di mia madre
Perù: ahhh le madri non me ne parlare, non ho mai avuto un buon rapporto con lei
Bolivia e Perù erano sorelle e si volevano molto bene.
Perù mi aveva raccontato che vivevano insieme a suo fratello. Comunque si vedeva che le due erano molto legate. Quindi quando qualcuno le vedeva o pensava che fossero lesbiche o che fossero sorelle.
Argentina invece non parlava molto di lei, preferiva ascoltare.
Argentina: credo che abbia ragione tuo fratello, per lo meno lei ci tiene a te
Usa: si, quando se lo ricorda, una volta mi dimenticò lungo uno dei suoi viaggi diplomatici e prima che tornasse a prendermi, dovetti aspettare per quattro ore.
Perù: accidenti amico, mi fai ricordare di quella volta in cui mio padre si dimenticò di noi.. Tornò dopo qualche ora scusandosi
Rise guardando la sorella che ridacchiò a sua volta
Argentina: ehy oggi ci sei per un gelato alle sei?
Usa: mhh, credo di si
Argentina: bene dovrebbero venirci anche i nordici e i baltici, quindi se hai bisogno di parlare, noi ci siamo
Usa: grazie ragaze, vi mando un messaggio appena finiamo in biblioteca
Argentina: biblioteca?
Usa: si, studio
Argentina: con chi?
Usa: un mio amico, Italia
Perù: OH OH lo conosco! È simpatico!
Argentina sorrise
Argentina: si anch'io lo conosco, siamo molto amici, bene, spero che ti aiuti, è bravo
Usa: si infatti
Argentina: è bravo e carino, non è male, alcune hanno una cotta per lui
Usa: chi?
Dico curioso sporgendomi verso di lei
Argentina: sono delle voci, però non posso parlarne, non sarebbe corretto e poi c'è gente che ha cotte anche per te, non è che posso arrivare e dirti tutto.
Usa: "interessante Arge, vedo che sei Informata".
Argentina: "ho delle talpe e i miei informatori, quindi sapresti dirmi quante fidanzate ha avuto? Mi serve per il mio sito."
Usa: "che sito? "
Bolivia: Argentina gestisce ormai da un anno un sito della scuola in cui parla di scandali o cose cosi.
Argentina: quindi vuoi aiutarci? Hai qualche informazione succulenta
Usa:anche se lo sapessi, non credo che a ita starebbe bene
Argentina: mh quindi hai delle informazioni
Usa: stammi lontano dal cazzo, sei inquietante, allora a dopo
Le salutai e entrai dentro.

Non ho letteralmente nessun ricordo di aver scritto questo capitolo.
Ho dovuto rileggerlo e continuo a non capire quando l'ho fatto.

-Motherfuckers Having Fun-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora