Appoggiai la mia giacca di pelle sull'appendiabiti mentre continuavo a guardare Italia con la coda dell'occhio, lui stava parlando con Germania ed insieme stavano guardando un ricettario da quello che avevo potuto notare, rimasi un pò imballato a fissarlo, sentii le sopracciglia pesanti e mi venne spontaneo di guardare male i due, non so perché mi comportavo così ma dentro di me in quel momento provavo emozioni mai provate, del tutto estranee al mio corpo, non voglio dire che la sensazione che provo sia spiacevole, anzi tutt'altro, sentivo un'enorme angoscia avanzare dentro di me.
Mi tira uno schiaffo, insomma cosa stracazzo stavo facendo??
Raggiunsi i due
Usa: ehy ragazzi
Germania mi guardò, Impallidii al suo sguardo, sembrava che mi stesse scansionando, si avvicinò a me e prese gli occhiali che si trovavano vicini
Germania : scusa, non ti vedevo bene, è un piacere vederti.
Sforzai un sorriso, ma non allungai la mano per stringergliela.
Italia: GERMANIA, lascialo stare, non lo vedi com'è? È tutto pallido.
Disse avvicinandosi a me. Mi prese con forza la guancia e mi tirò a lui.
Italia: "sei sicuro di star bene? Credo che tu abbia la febbre. A casa mangi?"
Non capivo il motivo della sua preoccupazione, mi allontanai.
Germania; abituati, fa sempre così.
Rimasi muto come un pesce per l'imbarazzo.
Italia:" che c'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua? Eppure mi piaceva sentirti parlare"
Usa:" ma vaffanculo"
Italia:" ma vaffanculo te"
Germania:"smettetela di insultarvi e venite a darmi una mano."
Disse per poi tornare a cucinare.
Io e Italia ci sedemmo sul divano, stavamo l'un l'alto rigorosamente lontano dall'altro, credevo che gli stessi mettendo ansia, visto che continua a torturare le sue dita.
Usa:" tanto per sapere, prima.
Quando hai menzionato un incidente. Che cosa intendevi?"
La curiosità mi stava divorando da prima.
Ita:: non è una cosa che sanno tutti o che direi a tutti ma, sai, io e ger siamo cugini e c'è un motivo per il quale abbiamo deciso di vivere insieme.
Non solo perché ci vogliamo bene ma anche perché tempo fa, Germania ha perso qualcosa di molto caro a sé e in un momento di sconforto io ho solo deciso di fare del mio meglio per aiutarlo, tutto qui"
Disse tristemente
Italia: "dopotutto siamo solo due giovani ragazzi. Troppo piccoli per affrontare il mondo ma troppo grandi per ignorarlo. Così almeno nel bene e nel male lo affrontiamo insieme no?"
Lo guardai provando un pò di pietà ma di felicità allo stesso tempo. Felicità perché era bello il modo in cui si erano riscontrati.
Usa: "è molto bello il modo in cui vi aiutate a vicenda."
Ammisi.
Italia:" lo so"
Usa: "siete proprio una bella famiglia"
Italia:" grazie "
Appogiai il viso col braccio continuando a parlare.
Usa:"anch'io ho un bella famiglia, forse un pò divisa ma non tutti possono andare d'accordo no?"In quel momento mi sentivo ormai più che vicino ad America, mi parlava di se stesso e della sua famiglia senza ormai porre più nessuno specchio tra si noi, sembrava quasi che si fidasse di me. Provai felicità nel vederlo più aperto, in questo momento mi stava mostrando un lato di lui abbastanza ignoto a me, ma era anche ciò che più mi affascinava di lui.
Li presi la mano e gliela strinsi, era gelida al tatto ma appena ti avvolgevi ad essa, si poteva sentire tutto il suo calore, insomma come America, un vento freddo, accompagnato da una sciarpa morbida e calda.
Germania: VENITE
America balzò lasciandomi la mano, io la ripresi e lo tirai.
Italia:" aiuto-"
Risi, sorrise lievemente e mi tirò, facendomi alzare
Usa: "oplà".
Italia:" eccomi, eccomi".
Germania: "la cena, è pronta! Venite"
Disse scoperchiando dei deliziosi cannelloni .
Si sedette dopo averci dato una porzione a testa .
America li guardava incuriosito.
Germania : tranquillo, non mordono
Usa: "ci mancava solo quello-"
Italia: ma che merda state dicendo-
La cena fu divertente. Chiacchierammo tutto il tempo parlando di scemenze, lavora e vita in genere.
Dopo cena,vidi america pensieroso cercare le sigarette nella tasca e poi uscire dopo aver accetato l'offerta di tre bicchierini di grappa.
Lo guardai pensieroso ma anche preoccupato ma la cosa non migliorò dopo mezz'ora in cui era ancora fuori.
Era inverno e feceva un freddo cane. Poi dopo l'alcol e il fumo non avevo un buon presentimento.
Uscii chiamandolo per il suo nome, guardai in giardino, per strada, finché arrivai a un parchetto poco lontano da casa.
Non molto raccomandato, per il suo solito spaccio di droga.
La neve era alta e alla fine stavo ansimando per tutta la fatica.
Mentre ero vicino al laghetti dei lontani rantoli mi raggiunsero, a quel punto lo chiamai quasi urlando per poi alla fine trovarlo disteso a terra in mezzo alla neve, dal naso li usciva del sangue e aveva delle leggere ferite sul viso ma lui tranquillamente continuava a fumare con lo sguardo rivolto verso il cielo.
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-Motherfuckers Having Fun-
Fiksi RemajaDue ragazzi che vivono la loro giovinezza facendo cazzate e altro. - -