capitolo 2

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mi alzai e segui altri due corsi ma nel mentre non riuscivo a togliermi dalla testa quel ragazzo,Ares.
Scarlett diceva che era una persona di cui non puoi fidarti e che é un puttaniere,ma questa non é una cosa di cui mi frega,non sono minimamente interessata a lui,per niente.
Dopo aver finito i corsi del giorno andai verso quello che sarebbe stato il mio nuovo appartamento che condividevo con due ragazze ancora a me sconosciute.
Arrivai di fronte all'appartamento e notai tutta la sua grandezza; i miei zii erano delle persone molto benestanti e per loro la mia istruzione e il mio benessere erano importantissimi,per questo mi hanno mandata in quel college pieno di figli di papà.Sospirai e bussai al campanello e poco dopo si aprì il grande cancello grigio che fece intravedere quella che a me sembrava una villa,altro che appartamento.
Appena aperto il cancello c'era un grandissimo viale con due macchine:una nera e una rossa fuoco che,non per essere sessisti,ma sembrava abbastanza maschile da come era decorata.
Varcai con un piede il cancello e inizia a camminare per arrivare alla porta principale.
Non mi sbagliavo affatto,era davvero una villa.
Aveva una grossa piscina a forma di assorbente con dell'acqua limpida e cristallina tanto che per poco non avrei lasciato le valigie fuori per buttarmici dentro,ma ho deciso di contenermi;
intorno a questa piscina c'era un'enorme distesa di prato.
Decisi dopo quella bellissima visione di bussare alla porta per conoscerne i proprietari.
Cosi feci ma dopo un po'ad aprirmi non era una ragazza,era un ragazzo,a petto nudo.
Indossava una tuta grigia e aveva i capelli spettinati,era davvero sexy,tanto che rimasi senza parole.
<<saresti?>> interrompe lui portando i miei occhi sulle sue labbra
<<anthea,anthea white>> risposi secca guardandolo negli occhi.
<<che ci fai qui,anthea>>
<<avevo affittato questo ' appartamento' ma mi avevano detto che stavo con due ragazze,vive per caso una ragazza con te?>>
<<no,qui viviamo solo io e il mio migliore amico >> rispose lui facendo un ghigno sul viso
<<a noi invece avevano detto sarebbe venuto un ragazzo, ma a me sembri solo una persona del sesso opposto con un culo e due tette>>continuò a sorridere abbassando a scatti il viso verso il seno.
<<d'accordo,ma io ho pagato per questo posto e non ho intenzione di andarmene>>
<<non ho intenzione di vivere con una ragazza,quindi porta quel bel culo fuori di qui>>
fece per chiudere la porta ma poi una mano fermò la chiusura.
<<piano piano,Zeus,>>Era quel ragazzo della lezione,Ares,e quello era il suo migliore amico ,Zeus,quelli da cui scarlett mi ha detto di stare alla larga.
<<chi é lei>>mi squadró.
<<ci avevano detto che sarebbe venuto un ragazzo e invece é arrivata questa>>
<<questa ha un nome ovvero Anthea e ti sarei grata se lo usassi.>>
Ares fece una leggera risata per poi guardarmi
<<entra>> si spostarono per farmi entrare e silenziosamente entrai.La casa era immensa e tutta di marmo,piena di quadri con due scale a chiocciola che portavano al piano superiore.
Posai le valigie a terra e tolsi il giubbotto.
Ares e Zeus andarono verso il divano e io non sapendo cosa fare li segui sedendomi staccata da loro.
<<come mai ti serve un'appartamento qui,anthea?>>
<<frequento il whites collage ed essendo che abito lontano da qua mi sono trasferita direttamente,ma non mi avevano detto che sarei stata con due ragazzi.>>
<<puoi restare,ma ci sono delle regole da rispettare>>
<<anche voi dovete rispettare alcune delle mie>>
<<quali sono le tue ,anthea>> disse Zeus
<<prima regola: per entrare nella mia stanza dovete bussare
seconda regola: se portate qualche ragazza qua siete pregati di mettervi in un luogo lontano dalla mia camera>>
appena dissi questa regola si misero a ridere entrambi ma io rimasi serissima guardandoli male.
<<le regole basi sono queste.>>
<<d'accordo principessa>>disse Zeus
<<Qui non abbiamo nessuno che cucina,viviamo di fast food quindi,se questo cibo non ti va bene principessa,ti cucini da sola.>>
<<nessun problema,ora dov'é la mia camera?>>
Mi alzai e presi le valigie in mano ma in seguito,i due fratelli, me le tolsero di mano e le portarono loro sopra e io li seguii.
<<potevo farcela benissimo da sola idioti>>
posarono le valigie in camera mia e mi guardarono.
<<prima che ve ne andiate,le chiavi>>
<<aspetta,prima dobbiamo dirti le altre regole>> disse Zeus.
sospirai.
<<per prima cosa anche per noi vale la regola del bussare>>
<<okay>>
<<poi sei pregata di non portare nessun ragazzo qua e se tu lo portassi sei pregata di dirigerti verso la cavernetta,perché di sentire degli orgasmi non ci va >>aggiunse Ares.
<<okay avete finito?>>
annuirono e se ne andarono.
finalmente ero sola.

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