Capitolo 10

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Pov's Patty

"Ciao Patty, ho chiesto di vederti perché vorrei farti una proposta. So che a te piace anche molto ballare"

Annuisco e Lorella sorride entusiasta.

"Vorrei farti fare un musical"

È il momento più atteso della mia vita e della mia carriera.

"Davvero?!" urlo.

"Si!"

"Buongiorno" entra Christian in sala.

"Ah eccoti" dice Lorella "ti ho chiesto anche a te di venire Christian perché ho proposto a Patty di fare un musical a e mi piacerebbe che mentre i professionisti ballano dietro a Patty, tu possa ballare insieme a lei. Che ne dici?"

"Certo, mi piacerebbe" risponde lui.

"La canzone a cui pensavo è uscita da poco, la scorsa estate, ma sono certa diventerà un pilastro della musica italiana in pochi anni e penso proprio che su di te cade perfetta. Vuoi sentirla Patty?"

"Certo"

(...)

Il pomeriggio dividiamo la sala prove con Mattia e Serena mentre iniziamo ad imparare i primi passi per il musical.

A Mattia non gli dirigo proprio parola, non se lo merita e con me ha proprio chiuso.

Con Christian mi trovo benissimo invece, finalmente la mia era da sottona é finita e possono concentrarmi su altro e questo altro é esattamente Christian.

Non piú in quei occhi da foca
Non più in quei capelli oro
Non più in quel fisico scolpito
Non più in quei movimenti di bacino

Non più.

Christina é perfetto ed é pure più grande di me e pure di Mattia, sicuramente é più maturo e mi potrà portare ad una relazione sana e da adulto.

(...)

Torno in casetta la sera, dopo le prove con Chri sono andata anche a lezione con il coach.

Nella mia pelle ho ancora la sensazione della mani di christian su di me mentre ballavamo quando entro, ma ovviamente mi becco Mattia.

Sta in giardino seduto al tavolino da bar con la tuta boy london mentre si beve il suo cocktail delle 18.00.

Beve dalla cannuccia mentre da sotto gli occhiali mi squadra da testa a piedi.

Purtroppo io lo conosco e questo è il suo meccanismo di difesa: fare l'altezzoso.

"Sai... ti viene meglio cantare" dice con quella faccia da schiaffi e quel tono da superiore.

"Gelosia?"

Lui si alza dalla sedia e mi intrappola contro la siepe, mi infila dentro così la telecamera non può riprendere.

"Io sono il meglio che tu potrai mai avere" si indica.

"Te la tiri tanto, ma al massimo potresti tirare il mio sciacquone"

All'improvviso si mette a piangere disperatamente. Si aggrappa alle mie spalle per la fatica.

"Ti amo, perché mi hai fatto questo? Sposiamoci"

Mi guarda con quegli occhi enormi blu, ora pieni di lacrime.

Lui.

Lui che è stato tutto per me.

Ma io ho detto: è finita.

E con quello che farò lo sarà. Davvero. Sarà un gesto irreversibile.

"Devo andare a tagliare i capelli" rispondo e scappo.

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Tutto è bene quel che se non cominciava era meglioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora