Sono passate due settimane da quel sogno,ma i lividi non sono ancora spariti...
Oltre tutto mi capita di vedere gli occhi di alcuni miei compagni diventare rossi come quelli del ragazzo "demone"(almeno penso che lo sia).
-Ahh!! Sarò impazzita! dico urlando e strapazzandomi i capelli.
Oggi é venerdì e anche se é l'ultimo giorno della settimana,non ho per niente voglia di andare a scuola...
-Angelica!!!! Muoviti ,se no perdi il pullman!!!!! Mi urla mia madre dalla cucina .
"Che palle!" Penso tra me e me.
Di corsa entro in camera: afferro le cuffie per ascoltare la musica e mi precipito in ascensore.
Prendo l'autobus e come sempre mi immergo nei miei pensieri.
-Posso sedermi?
-Certo! Dico sorridendo.
Mi giro verso il ragazzo che é seduto al mio fianco,per vedere il suo viso.
Mi tremano le gambe e il mio respiro si fa sempre più affannoso... Davanti a me c'é il ragazzo demone.
Voglio urlare ma la mia voce non esce,sono completamente paralizzata dal terrore.
-Hai paura di me? Disse con un tono calmo. -Forse. Rispondo con un filo di voce.
-Non dovresti avere paura di me,ma di te stessa.
-Perché?
-Basta che ti guardi allo specchio. Mi disse con un tono disgustato.
Vuole intendere che sono orrenda?Lo so,può anche non dirmelo...almeno non mi fa sentire una merda.
-ahii!! Che male!Ma che fai? Urlai.
All'improvviso quel ragazzo mi fece un taglio sulla guancia con le sue unghie a forma d'artiglio e stranamente mi misi a piangere.
Perché sto piangendo? Non mi ha fatto così male... Ma perché lo ha fatto?Perché mi ha detto queste cose? PERCHÉ MI TORMENTA?
Mi faceva male la testa e provavo un misto tra terrore,dolore e autocommiserazione.
Non mi ero mai sentita in questo modo e non sapevo come reagire...
Io sono la classica ragazza che programma sempre cosa dire prima di parlare con qualcuno,sono la classica persona che se impreparata rimane a bocca aperta,immobile.
-Stai ancora pensando a cosa dirmi?
É inutile,non ti voglio ascoltare,non mi interessano le tue parole,ciao.
In un attimo,sparì come un fantasma.
Rimasi per quasi tutte le ore di lezione persa nel vuoto,finché alla sesta ora non lo rividi mentre andavo verso il bagno .
"Spero che non mi dica niente,già non ho amici se si mette pure ad umiliarmi sono finita..." pensai,ma per fortuna non successe niente.
16:30
In questo momento sono davanti allo specchio per prepararmi,devo andare a fare una "specie di passeggiata " con i miei parenti.
17:09
Sono pronta,scendo con l'ascensore e inizio la camminata.
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Le chiavi della felicità
Ficción GeneralAll'inizio vi sembrerà un libro horror, ma non lo é.É semplicemente un percorso di vita .