Line Without a Hook -Ricky Montgomery

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[Chifuyu]
Non me ne fregava davvero nulla del mondo in cui mi toccavi, prendevi la mia mano quando eravamo soli. Ti piaceva quando me ne andavo? Chissà se mi avresti amato nello stesso modo se il mio corpo fosse stato rovinato.

Era una fresca mattina d'inverno quando ti conobbi, ero andato a vedere il lago al sorgere del sole, e ti trovai li seduto, con le lacrime agli occhi, e alle sponde di esso.
Mi sedetti vicino a te senza dire una parola, ma prima che potessi farlo io, tu mi precedesti.
<<Ci conosciamo?>> mi chiedesti, con un tono di voce stranamente saldo e sicuro.
<<No, non ti ho mai visto in vita mia>> ti risposi io, con un sorriso appena accennato.
<<E allora perché sei seduto affianco a me? Di prima mattina per di più. Ah a proposito, che ci fai al lago di prima mattina?>> cominciato a chiedermi a raffica, senza dar,i nemmeno il tempo di rispondere.
<<Sono al lago per vedere il paesaggio mattutino, e sono seduto affianco a te perché non è normale che un ragazzo pianga alle 5:30 del mattino, da solo, alle sponde di un lago.>> ti dissi, e anche tu mi accennasti un sorriso senza proferire parola.
<<Allora? Perché piangi? Ti sei lasciato con la tua fidanzata?>> ti chiesi, e tu scoppiasti a ridere.
<<Ma magari questo! Non sono fidanzato. Piango perché oggi è l'anniversario della morte di mio padre, sai, mia madre non ha mai imparato a vivere senza di lui, la cosa mi distrugge dentro.>> dopodiché mi raccontasti la storia dei tuoi genitori, e di come dopo poco, tu venisti alla luce.
<<Si conobbero al ballo della scuola, mia madre era al primo anno, mio padre al secondo. Una volta che mio padre e mia madre furono entrambi diplomati, andarono a vivere da soli, e dopo mesi di sei mesi mia madre era incinta di me>> non potrei mai dimenticare i tuoi racconti, l'enfasi con cui pronunciavi ogni singola parola.

Era una maledizione che cresceva in modo constante.
Tutte le mie emozioni sembravano esplosioni quando ero nei dintorni.
Ero, e sono, un disastro senza di te. Avrei avuto bisogno che tu restassi qui, con me.
Quando quel giorno ti trovai piangente al lago, mi sembrò di spezzarmi tutte le ossa; oh, se solo potessi ritornare indietro ti salverei da tutto ciò che avvenne.

<<Come ti chiami?>> mi chiedesti dopo circa un'oretta di parlata.
*Tum Tum Tum Tum* il cuore mi martellava nel petto.
<<Matsuno Chifuyu>> risposi, con il maggior contegno possibile.
<<Tu?>> domandai.
<<Baji Keisuke>> ti presentasti a tua volta, e io ti strinsi la mano.
<<E dimmi Chifuyu, tu non hai un qualche trauma di cui vorresti parlare? Sai, di me puoi fidarti, giuro!>> esclamasti leggermente rosato sulle guance, e vedendo quella scena davanti a me, mi venne spontaneo sorridere.

Se tu eri un lago, io ero un oceano.
Se tu manifestavi i tuoi sentimenti con facilità, piangendo da solo al lago, i miei dovevano essere estratti con estrema delicatezza.


<<No, nessuno>> ti risposi, ma tu non mi credesti.
<<Sei un bugiardo. Posso indovinare che tipi di persona sei?>> mi dimandasti, e io annuii.
<<Sei una di quelle persone che cela tutto dietro un sorriso; sei una di quelle persone che aiuta gli altri, ma che in realtà soffre più di tutti. Non è così?> dicesti con tono sicuro, ma non fu questo ciò che mi sconvolse.
<<Beh si, come hai fatto?>> ti chiesi.
<<Fatto, a fare che?>> chiedesti a tua volta, e io alzai un sopracciglio.
<<Ad indovinare.>> ti dissi, come se non fosse ovvio.
<<Te lo leggo in faccia! Senti, perché non diventiamo amici?>> mi chiedesti sorridendo.
<<Scusami, ma non stavi piangendo fino a poco fa? Com'è che adesso sei così allegro?>> chiesi sorridendo.
<<Ecco, è proprio questo il punto! Sei riuscito a farmi tornare il sorriso! Dai, ti va di Sucre con me? IN AMICIZIA OVVIAMENTE>> specificasti alla fine, e io acconsentii.
<<Va bene>>

[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮] 🎵Songs🎶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora