Somewhere Only We Know -Keane

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[Chifuyu]
Camminai attraverso quella terra desolata per tanto, tanto tempo, ormai la conoscevi come conosco il palmo della mia mano. Sentivo la terra sotto ai piedi, e quando mi sedevo alla riva del fiume mi sentivo completo.
Ma adesso, tutta questa semplicità dov'è finita?
Ormai mi sto stancando, il tempo passa, quando mi lascerai andare?

<<Hey ciao! Come stai?>> mi chiese una voce giovane, non la conoscevo.
<<Ciao, bene tu?>> risposi sorridendo, e un ragazzo dai lunghi capelli neri come la pece, si sedette affianco a me.
<<Perché sei seduto qui, da solo?>> mi chiese nuovamente, e io distolsi lo sguardo da lui, quasi con difficoltà. Aveva una bellezza ammaliante, era raro vedere una pelle e dei capelli tanto curati, doveva appartenere alla nobiltà.
<<Così, conosco solo io questo posto, è un po' la mia via di fuga>> spiegai con tono calmo, e lui mi sorrise.
<<Oh beh, allora adesso lo conosciamo in due. Ti prometto che non ne parlerò a nessuno!>> esclamò entusiasta, e io mi sdraiai all'indietro.
<<E tu invece? Cosa ci fai qui? Sembri far parte dell'aristocrazia>> chiesi a mia volta, e lui si distese come me.
<<Si, mio padre è un duca, ma la vita da nobile non fa affatto per me! Cioè siamo nel 1830! Io voglio un po' di libertà!>> mi rispose, e io lo guardai male.
<<Beh, mi sa che non puoi farci molto>> gli feci notare, e lui annuii dispiaciuto.
<<Vero, mi hanno già programmato la vita.>> cominciò a dire, come se vi,esse continuare a parlare, e io lo incitai a farlo.
<<Ovvero? Che vita avrà il futuro duca?>> gli chiesi con un tocco di ironia, e lui mi fissò, per poi distogliere lo sguardo.
<<Dovrò sposare una ragazza, è carina ma non mi piace. Dopodiché dovrò fare almeno due figli, tre sarebbero perfetti, e quattro andrebbero bene per il rotto della cuffia. Infine dovrei invecchiare e lasciare il titolo al primogenito>> disse, e io sospirai.
<<Tu invece? Anche tu fai parte della nobiltà?>> mi domandò, avvisandosi un po' di più a me.
<<No No, mio padre è un medico, e mia madre una maestra. Stiamo abbastanza bene economicamente, ma non ho chissà quali vincoli.>> risposi, e lui sbuffò.
<<Sei fortunato!>> esclamò, e io negai con la testa.
<<No! Voi nobili siete pieni di privilegi, non pagare le tasse, e ve la fanno sempre passare liscia. A noi comuni plebei no.>> ribattei, e lui mi fissò negli occhi.
Aveva un colore unico, erano dello stesso colore delle armature in bronzo, le più lucide e costose, ci si poteva specchiare, attraverso quegli occhi.
<<Sai, hai degli occhi davvero belli, mi ricorda il colore degli smeraldi>> mi disse, e io arrossii leggermente.
<<Grazie, anche tu>> ringraziai, girandomi dall'altro lato imbarazzato.




Camminai attraverso un posto pieno di alberi caduti e di natura rovinata.
Era questo il posto che noi amavamo? Sentivo i rami e le radici che mi fissavano, e i brividi facevano a gara sulla mia schiena. Era questo il luogo che sognavo ogni notte?
Dov'è finita tutta la felicità, tutta la spensieratezza di un tempo?
Mi manca tutto quello che abbiamo vissuto, ma ormai il tempo è passato, devi lasciarmi andare, lasciami entrare in quel posto.


<<Come ti chiami?>> mi chiese e io aspettai qualche secondo prima di risponderti.
<<Matsuno Chifuyu, tu? Ah, dovrei darti del "voi"? Ok ricomincio. Mi presento, sono Matsuno Chifuyu, voi come vi chiamate?>> chiesi, e lui mi diede un colpo di mano sulla gamba.
<<AHI! MI HAI FATTO MALE!>> lamentai, e lui rise.
<<Mi chiamo Baji Keisuke, e puoi darmi del tu. Stupido.>> mi rispose, cercando di smettere di ridere.
<<Ah, quindi sei proprio il figlio del duca>> affermai, forse a voce un po' troppo alta.
<<Già, conosci mio padre?>> chiese, e io annuii.
<<Mio padre è il suo medico, è stato a casa vostra qualche volta>> spiegai, e gli si illuminarono gli occhi.
<<Bene Bene! Allora ti va di passare da me!?>> mi chiese entusiasta, e io mi affrettai a rifiutare la sua offerta.
<<Assolutamente no! Mi sentirei a disagio, nemmeno ci conosciamo>> dissi, e lui mi guardò deluso.
<<Si che ci conosciamo>> ribattè rattristato.
<<E invece no, è la prima volta che ci vediamo>> continuai a dire, e pochi secondi dopo, mi ritrovai Baji sopra, con le sue mani che stringevano i miei polsi.
<<Baji-San, mi fai male così, sposatati per favore>> dissi, e lui scosse il capo.
<<No, vieni da me. Voglio diventare tuo amico>> mi rispose, e io lo fissai, per poi sospirare.
<<Voi nobili siete tutti così, sapete usare solo la violenza>> affermai, e al suono di quelle parole, Baji staccò le mani dai miei polsi, e si tolse da sopra di me.
<<S-Scusami, non volevo>> si scusò mortificato, e io annuii.
<<Fa nulla>> mi limitai a dire, e lui tornò a fissarmi.
<<Sei bello, ne sei consapevole Chifuyu?>> mi chiese, e al suono di quella domanda, arrossii più di prima.
<<Non è vero, sarà un'impressione tua!>> esclamai in imbarazzo, ma lui non la smise di fissarmi.
<<Sei più bello della mia fidanzata.>> aggiunse infine.
<<Baji-San, smettila, e se qualcuno ti sentisse? Ci conosciamo a malapena; come fai a dire ciò?>> gli chiesi.
<<Parere personale.>> disse infine alzandosi, e facendo spallucce mi porse una mano.
<<Allora, vieni o no a casa mia? Ti prometto che non ti metterò a disagio>> aggiunse infine sorridendo, e io gli presi la mano. Quel gesto mi fece battere il cuore all'impazzata, e mi fece arrossire non poco.
<<Se insisti tanto...>> cedetti infine, e così ci dirigemmo verso casa di Baji.



[𝐁𝐚𝐣𝐢𝐅𝐮𝐲𝐮] 🎵Songs🎶Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora