Una classe intera si era riunita attorno ad un tavolo. Quella sera era tutto diverso. Anche loro erano diversi. Diversi da tre anni prima, e diversi dal pomeriggio che si erano visti.
Nessuno di loro, però, sapeva se si sarebbe rivisto. Nessuno di loro sapeva se si sarebbero riconosciuti allora.
Attorno ad un tavolo, passavano velocemente i minuti, le ore e gli ultimi momenti felici di quegli ultimi anni passati, per lo più, in lontananza, attraverso un piccolo schermo, bloccati in quella realtà, con la voglia di stare uno di fianco all'altro.Ridevano e scherzavano. Alunni e professori trovarono una strana, ma perfetta sintonia tra loro. Come se fossero i genitori di così tanti bambini. L'affetto e la stima ricamati in quei tre anni non avrebbero mai potuto spezzarsi.
Non pensavano più all'esame. Non pensavano più alle insufficienze, o alle note sul registro. I ricordi vivi nelle loro menti erano solo quelli divertenti, o comunque felici. La nostalgia di quei momenti li portò a ballare, parlare, mangiare. Fecero di tutto per dimenticarsi che il tempo faceva "clic clac, clic clac".
Dopo aver mangiato quel piccolo blocco di zucchero e cioccolata, i più grandi regalarono dei braccialetti ai più piccoli che ricevettero dei portafortuna.
Stava davvero per finire la serata.
Si persero nella morbidezza di un abbraccio e quasi si dimenticarono di dirsi:
<<Vi vogliamo bene>>
Qualcuno lo fece proprio davanti agli occhi di un cuore sensibile, che, difatti, iniziò a piangere. Tutta la felicità di quella sera si era sciolta in una cascata di lacrime dolci, che sembravano non voler cessare.
Un abbraccio di gruppo calmò il forte getto e tutti si salutarono.Stavano tutti per entrare nelle proprie auto.
Stavano tutti per andare nelle proprie case.
Stavano tutti per trasformare in ricordo quello strano "arrivederci" di una sera di giugno.Perché non è mai un addio quando forti legami prendono strade diversi. Bensì un arrivederci più triste e malinconico. Poiché il mondo è una piccola sfera, dove vivono piccoli esserini, costretti a rincontrarsi per non dimenticare il passato che li accomuna.
Vi voglio bene per davvero.
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Frammenti
General FictionChi dice che una storia debba avere un inizio? E perché? E soprattutto, chi dice che ne possa contenere una sola? Le storie sono infinite. Come lo sono le stelle nel cielo. O i numeri dei matematici. Racconterò frammenti dei miei pensieri: ciò che...