Schiava del cuore

Prologo

- Dai, Laila, sappiamo entrambi che anche stavolta non mi dirai di no. Non lo fai mai.

Spingo James più forte che posso e cerco di riprendere fiato velocemente. Ogni volta che mi si avvicina perdo totalmente il controllo del mio corpo. Quando mi accarezza divento un'altra persona. Una donna libera che sa quello che vuole e se lo prende con forza.
Ma io non sono questa. Non posso esserlo.

- Falla finita. Ti ho detto di starmi lontano. Se non la smetti di starmi addosso andrò a parlare con tuo padre.

- Non lo farai, Laila. Vuoi che tutti sappiano delle nostre scopate? Sarebbe divertente vedere la faccia di mio padre mentre gli racconto di come ti abbia sbattuto sul tavolo del suo ufficio e...

- Smettila! - lo interrompo urlando. - Dannazione a te! Io non ti voglio. Non ti amo.

- Laila, dovresti crescere un po'. Siamo davvero fantastici a letto, beh non che siamo mai arrivati a un letto visto con che velocità mi salti addosso ma...

Lo fulmino con lo sguardo e lui ride. Dio, quanto lo odio. E quanto odio dargli potere in questo modo. Ha lui il potere e lo sa. Sa benissimo che quando mi afferra la vita e inizia a baciarmi il collo per poi mordermi appena al di sotto della clavicola divento inevitabilmente sua.

- Amo il mio fidanzato James, non posso fargli questo. Non di nuovo. Smettila di inseguirmi. L'hai detto anche tu, no? Hai tutte le donne che vuoi. Vai da loro.

James sogghigna avvicinandosi e mi accarezza una guancia. Volto il viso quasi mi avesse scottata e questa volta ride apertamente.

- Ma tu sei più divertente. La caccia mi intriga. E te lo avevo promesso ricordi? Sarai mia, così tanto mia da darmi il potere di distruggerti. E lo farò. Sei in debito con me.

James esce dal mio ufficio e lo sento precipitarsi giù dalle scale. Afferro la bottiglietta che tengo dentro il primo cassetto e bevo un sorso d'acqua. So benissimo che le sue minacce non sono vuote. Non mi lascerà mai andare.

Gli ho spezzato il cuore e lui adesso distruggerà tutto ciò che amo.

É un bastardo manipolatore.

Un bastardo manipolatore con gli occhi azzurri del cielo d'estate.