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Parliamoci chiaramente:
Qui tutti noi abbiamo un punto debole no?
E appunto, il mio punto debole era Lui.

Guardavo la nostra chat, proprio come una dodicenne in preda alla prima cotta, che aveva tanto bisogno di un suo messaggio, ma quel messaggio non arrivava mai.
Quel messaggio non sarebbe mai arrivato in realtà finché io non avrei fatto il primo passo.
Ma quel primo passo non l'ho farò mai.

I motivi erano tre:
Non volevo che lui pensasse che fossi una sottona del cazzo.
Non volevo che pensasse che ero fottutamente innamorata di lui.
Non volevo prendere un ennesimo palo.

Sospirai appena guardando una nostra foto che avevo in galleria, in realtà.. la verità è che ne avevo parecchie di entrambi, non le avevo mai cancellate da due anni a questa parte, avevano sempre un posto nella mia galleria e lo sarebbero rimaste.
Eppure io non credevo alle sue parole, non credevo che non gli faceva nessun effetto stare accanto a me, perché ogni volta che era al mio fianco io lo percepivo.... Percepivo che era un'altra persona, e non la persona che era con gli altri.

Portai una ciocca di capelli neri dietro le orecchie e appoggiai il cellulare al mio letto, restai a fissarlo per qualche istante e notai sotto al suo nome "online", ma la verità era che non era online per me, chissà con chi parlava, chissà quante cose aveva in quella testa dura che si ritrovava, chissà quante cose gli frullavano per la testa, e di sicuro una di quelle non ero io..

" Sono a casa, grazie per il pensiero "
" Stai tranquillo "
" Buonanotte "
" Notte "

La nostra ultima chat.

In realtà le cose erano cambiate fra di noi da molto tempo, Niccolò per me è sempre stato il mio vero punto debole.. e stargli dietro da anni non era affatto bello, anche se provavo ad andare con altri, la strada mi portava sempre da lui.

Pero' una delle tante verità era che..
per Nic ero soltanto un uscita, anzi qualche uscite, a lui non importava niente di me, né tanto meno avrebbe mai provato qualcosa nei miei riguardi, anche se quando ci guardavamo sembrava che esistessimo solo noi.

E dopo nove lunghi mesi che non ci rivolgevamo la parola, eravamo di nuovo punto e da capo.
Come la vecchia estate, quando in una macchina c'era soltanto il rumore dei nostri baci e quella di Isabella e Kevin avanti, mentre noi eravamo nei sedili interiori.

La verità era che io e lui non siamo mai stati niente, se non uscite, uscite che da anni a questa parte ero sotto ad un treno per lui.
La verità era che non sarei mai stata amata da un tipo come lui.. fisico perfetto, sorriso perfetto, labbra perfette, e io tutto ciò non l'avevo per niente.

Ma perché continuava a cercarmi? Perché eravamo punto e da capo adesso? Perché quando eravamo in comitiva continuava ad abbracciarmi e a cercare le mie carezze?
A lui non importa niente di me.

Alzai subito la schiena dal materasso abbandonando del tutto la mia cameretta, che ormai cameretta non lo era più da un paio di anni, avevo rimpiazzato il mio letto con un letto matrimoniale e avevo cambiato tutto l'aspetto.
" Stai crescendo, non sei più la stessa bambina "
Diceva la mia mamma ogni volta che notava qualcosa di diverso in me.

Come il giorno prima, mentre indossavo i tacchi neri per andare al locale dove io e Isabella, la mia inseparabile amica di avventure andavamo spesso, dove ne combinavamo di ogni, eppure restava un nostro segreto, soprattutto nel parcheggio dove passavamo i pomeriggi o le sere di agosto con i ragazzi del nostro quartiere.
Puglia era la Puglia in tutte le sue sfaccettature ma anche in tutta la sua bellezza.

- Hey! Che ci fai già sveglia tu? -
- Non ho mai dormito mamma.. -
- Davvero? E come fai a stare in piedi? -
- Ho bisogno di dormire.. non c'è la faccio più -
- Tu fai meno baldoria la notte e vedi come dormi, principessina. -

Sbuffai sentendola chiamarmi così, lo diceva in modo ironico ovviamente, e ne aveva mille di motivi per chiamarmi così.

Amavo il rapporto che avevo con la mia mamma, dopo la scomparsa del mio papà due anni fa, le cose erano cambiate del tutto.. eravamo cambiate noi, e soprattutto mio fratello Marco era cambiato. Infatti aveva deciso di partire per Londra e lavorare lì, e il trasferimento fu una grande botta per me e mamma, ma sapevamo che era per la sua felicità e per il suo futuro.

- Secondo me.. non dormi per amore.. -
- Mamma, ma ti pare che io mi innamoro? -
- Mia sei innamorata da ormai tre anni. Sempre dello stesso ragazzo, e non capisco perché non vai avanti.. che poi si, è davvero carino.. -
- Quanto sei simpatica! -

Si notava così tanto?
Ecco cosa amavo del nostro rapporto. La mia mamma aveva 46 anni, aveva avuto mio fratello alla mia età, esattamente 18, e poi all'età di 27 anni, ebbe me.
Eravamo semplicemente oltre a madre e figlia, amiche.

- Non parlarmi di lui per favore.. -
- va bene va bene.. -

La guardai alzare le mani e le sorrisi appena tornando in camera mia mentre sorseggiavo il caffè e latte che mi avevo appena versato nella tazza di Stitch che Marco mi aveva regalato e spedito da Londra.

Ennesimo giorno di scuola, ero all'ultimo anno di Scienze Umane, e fra pochi mesi avrei dato l'esame di maturità.

Avete presente quelle ragazze perfette in tutto? Soprattutto a scuola, in famiglia, con le amiche, con i ragazzi, ordinate?
bene, dimenticatevi di quelle ragazze, ero l'opposto.

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