12.

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Era una festa in piscina, Ale era il più vecchio di tutti noi, aveva appena compiuto 30'anni.
Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, o meglio sicuramente aveva pagato come suo solito qualche personale da organizzare il compleanno.
Non sapevo quella sera cosa sarebbe successo, ma sapevo che sarebbe successo qualcosa.

Non indossavo niente di che, un jeans alto in vita, con un top, e sotto al jeans avevo il costume come mi aveva indicato, lasciano i capelli sciolti con dei semplici tacchi neri semplici.

Non indossavo niente di che, un jeans alto in vita, con un top, e sotto al jeans avevo il costume come mi aveva indicato, lasciano i capelli sciolti con dei semplici tacchi neri semplici

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Camminai seguendo Isabella che era seguita da Ivan e mi guardai attorno notando già tutti bere e chi convinti che stavano ballando.
Più in là c'era Antonio un ragazzo che stava spesso con noi in precedenza nel parcheggio ma non sempre, stava ballando a modo suo con una ragazza, Rosmary, amavo quella ragazza ai tempi, era simpatica e soprattutto l'amavo perché riusciva a vedere la verità in ognuno di noi, dicendola, soprattutto.

Ringraziai Ivan prendendo il bicchiere con qualcosa all'interno che non riuscì ancora a capire cosa fosse e mi guardai ancora una volta attorno, c'erano gente di ogni tipo.. sembrava essere tornata da un non so cosa, Parigi era mooolto diversa da Roma.

- Oh mio Dio, è tornata la ragazza Francese -
- Sono Romana, non Francese tesoro. -

Sentì la voce di Alessandro e ridere nel momento in cui entrambi ci abbracciammo.

- Buon compleanno vecchio.. -
- Grazie mille.. da quanto sei qui? -

Ricambiai il suo bacio sulla guancia mentre infilai la mano libera nella tasca dei jeans.

- Sono tornata stamattina -
- ma poi rivai via? -
- nono ho finito gli studi. -
- Ahh quindi abbiamo la psicologa privata -

Soffiai una finta risata mostrandogli il dito medio e girai lo sguardo dopo aver fatto un sorso il bicchiere ormai vuoto poggiandolo su uno dei tavolini.

- L'hai visto? -
- Chi? -

Indicò con lo sguardo un po' più lontano, vicino alla piscina.
Deglutì subito notandolo, in tutta la sua bellezza..
Era in costume come quasi tutti li d'altronde, anche Ale che stavo parlando..
Aveva più tatuaggi, tanti.. indossava gli occhiali da sole come suo solito ed era seduto a bordo piscina con indosso il suo costume blu a pantaloncino.

Morsi le labbra e sussultai appena sentendo un leggero effetto al mio stomaco, quello che non sentivo da un po', ma non in modo negativo.

Il suo sguardo caddè subito nel mio, restó a fissarmi per qualche istante, smise di sorridere per cose che stava facendo prima e quando distolsi lo sguardo mi voltai di spalle mettendo l'altra mano nell'altra tasca dei jeans.

Notai i ragazzi allontanarsi e rimasi avanti al tavolo poggiandoci le mani su dopo averle estratte dalle tasche guardandomi attorno.

- Mi eviterei per molto? -

Si fermò ogni cosa per me, soprattutto il tempo, il mondo, quella voce, quella voce perfetta.

- No sai cos'è.. non ti vedo da quasi 4 anni.. -
- Non ti sto evitando.. -
- Sei cambiata.. un sacco.. -

Mi sorrise senza togliere i suoi occhiali scuri mettendosi di fronte poggiando le braccia sul tavolo.

- Anche tu hai più.. tatuaggi.. è più barba -
- Ma non cresce mica tanto eh.. -

Soffiai una risata guardandolo ridere e annuì appena guardandomi attorno cercando di evitare il suo sguardo, impossibile.

- Sei tornata davvero? -
- Sembra di sì.. -
- E ci resterai? -
- Resterò Nic.. -

Notai la sua mano arrivare alla mia poggiate entrambe sul tavolo, accarezzò l'indice guardando le mie unghia colorate di rosso e quando tirai appena la mano lui fece la stessa cosa.
Non sapevo se era ancora fidanzato, non volevo starci di nuovo male, per questo cambiai argomento.

- Comunque complimenti per il tour.. -
- Grazie.. potresti venire domani, ho il concerto qui nello stadio della Roma.. se ti va.. -
- Ci penserò.. mi farebbe piacere.. -
- Ma le conosci le mie canzoni? -
- nemmeno una .. -

Lo guardai alzando le spalle, mentendo spudoratamente e gli sorrisi guardandolo sorridere scuotendo il capo.

- Torno dagli altri.. -

Lo guardai annuire e sorrisi appena allontanarmi dal tavolo andando dagli altri seduti sui divanetti della festa bevendo e giocando.

-

04:25

Eravamo rimasti soltanto noi alla festa, e con noi intendevo: Io, Ivan, Isabella, Alessandro, Rosmary, e Lui..
Loro erano in piscina già da un po' e io avevo tolto i jeans e i tacchi seduta a bordo piscina.

Anche se i ragazzi avevano provato più volte a buttarmi in acqua ma non ci erano riusciti.
Stavano scherzando tra di loro e io avevo il cellulare tra mani mandando un messaggio a mia madre che doveva stare tranquilla e che ero con i soliti. Lei riusciva a fidarsi soltanto di tre persone lì in mezzo, Alessandro, Isabella e Niccolò...

Posai il cellulare sulla sdraio e urlai subito quando una mano afferrò la mia caviglia facendomi cadere in acqua.

Rimasi sotto per un po' di tempo, perché riuscì ad aprire gli occhi notando che era stato Nic..
Allungò la mano alla mia che afferrai subito e l'altra sua mano cadde sul mio fianco avvicinando subito il corpo al mio.

Risi sotto finché i miei polmoni chiesero ossigeno e alzai subito la testa risalendo con lui, notando soltanto dopo poco che eravamo troppo vicini.

- Ci sono riuscito.. -
- Solo perché pensavo ad altro.. -
- E a cosa pensavi? -

Rimasi in silenzio e deglutì sentendo la schiena toccare il bordo della piscina e il suo petto sul mio; i ragazzi più in là stavano combinando di ogni, infatti neanche di uno sguardo ci degnarono.

- A tante cose.. -
- E in quelle tante cose c'è spazio per un amico? -
- Io non ho amici come te.. -
- Ah quindi non sono mai stato tuo amico? -
- No.. io non sono innamorata dei miei amici -

Lo guardai e deglutì appena cercando di elaborare ciò che avevo detto, passai subito la mano bagnata sulle labbra e girai subito il viso.
La colpa era dei drink che avevo bevuto, ma la verità era che.. avevo bevuto solo mezzo Angelo Azzurro.
Feci per allontanarmi ma subito strinse la presa facendo no con la testa.

- Resta.. -

Socchiusi le labbra poggiando la mano sulla sua spalla, stava facendo anche palestra, potevo benissimo notarlo, era perfetto..
forse qualche Angelo avevo scolpito questo ragazzo facendo di che diventasse un Poeta.

Niente.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora