Ah Home, Let me go Home.
Home is whenever I'm with you.
Home - Edward Sharpe & The Magnetic Zeros"Quindi a che ora avete il volo?" Liam osservò Harry sedersi e fare numerose smorfie, guardò Zayn e poi scoppiò a ridere immaginandosi il suo migliore amico al suo posto e non il contrario. E aveva già capito tutto la sera precedente quando erano spariti entrambi. Ed Harry che non riusciva nemmeno a sedersi senza lamentarsi o fare delle strane smorfie ne era la conferma. Louis sembrava non voler smettere di sorridere ed osservava Harry come se fosse la cosa più bella e preziosa della sua vita. "Alle 11", Harry rimase in silenzio seduto sul divano con ancora il sapore di Louis sulle labbra, avevano rifatto l'amore qualche ora dopo, non dormendo affatto. Si guardarono di sottecchi come se si stessero comunicando qualcosa che solo loro avrebbero capito e fu inevitabile per Louis leccarsi le labbra. Harry si alzò di scatto dal divano, correndo verso il bagno. Louis aggrottò le sopracciglia ma lo seguì. "Harry? Stai male?" e non appena si ritrovarono entrambi chiusi in bagno, Harry non riuscì a resistere alla tentazione di fare sue quelle dolci labbra. Lo afferrò per la maglia attirandolo verso di sé. Il loro fu un insieme di denti, saliva, di passione. Louis sorrise sentendolo così pieno di vita, così preso, così dolce e premuroso nei suoi confronti. "E questo per cos'era?" Louis sorrise ancora lasciandogli un bacio a fior di labbra, uno di quelli per cui Harry tremò sotto le sue dita. "Ne avevo voglia" e gli sembrò tanto un bambino, coi capelli spettinati, gli occhi lucidi e le labbra rosse. "Potevi farlo anche in loro presenza, sempre che tu non ti vergogni." Gli sorrise carezzandolo, non solo con le mani ma anche con gli occhi. "In realtà pensavo fossi tu quello che non voleva con i tuoi amici presenti..." sorrise a sua volta e il suo sorriso si allargò ancora di più non appena sentì il suo naso sfregargli sul collo. Chiuse gli occhi godendosi quella meraviglia, fino a che non si arpionò ai suoi fianchi. Era bello poterlo toccare, averlo tutto per sé, Louis era una delle cose più belle del mondo mai capitate nella sua vita. Un vero dono dal cielo, una persona arrivata per portargli via quella stupida monotonia, quella stupida tristezza e che aveva portato solamente voglia di vivere, di avventura e dalla sera precedente di fare l'amore. "Non voglio chiedertelo in uno stupido bagno, quindi aspettiamo di tornare a Londra" Harry aggrottò la fronte non riuscendo a capire davvero, ma il suo cuore parve riprendere vita all'improvviso, scoppiando come una pioggia, come un temporale. Poi arrossì portandosi le mani davanti gli occhi, imbarazzato da morire. "Non imbarazzarti, anche se sei carino, non voglio mica portarti all'altare" Harry borbottò qualcosa prima di ridere, ma ebbe il coraggio di rialzare lo sguardo e perdersi dentro quelle iridi blu, così belle e profonde che avrebbe tanto voluto strappargliele. E avrebbe tanto voluto sapere in che modo Louis lo vedesse persino in quel momento, ma non parlò, si godette quello spettacolo naturale che era Louis. "Credo che i tuoi amici ci stiano aspettando" Louis sospirò prima di lasciargli un ultimo bacio sulle labbra e prenderlo per mano. Uscirono da quel bagno ritrovandosi addosso gli occhi dei due amici, Liam sorrise e sbottò un sonoro: "LO SAPEVO!" Zayn rise dandogli una spallata, Harry si morse le labbra in imbarazzo mentre Louis si avvicinò a lui per lasciargli un pugno sulla spalla facendolo mugolare di un finto dolore. "Da quando?" a quel punto Louis lo prese per un gomito portandolo in un'altra stanza, al che Liam lo guardò stranito e confuso, come se fosse diventato pazzo. "Non t'imbarazzerai, vero?" alzò un sopracciglio quasi divertito dalla situazione, ma mantenne un contegno notando lo sguardo cupo di Louis, quasi come se volesse carbonizzarlo sul posto. "Non gli ho ancora chiesto nulla, quindi fai silenzio" Liam scoppiò a ridere facendolo sbuffare e sentire quasi a disagio. "Quanto la fai lunga, come se non fosse chiaro" sbuffò lasciando la stanza raggiungendo di nuovo Harry e Zayn che se stavano a chiacchierare sul divano tranquillamente, ma Louis sentì un: "Non ti preoccupare per quella cosa, ci penso io", ma fece finta di nulla, anche se in realtà non solo era curioso ma geloso marcio che iniziasse a condividere dei segreti col suo migliore amico. Si ritrovarono stretti l'uno all'altro sul divano, sorridendosi e lasciandosi qualche bacio di tanto in tanto. Ed Harry pensava che mai e poi mai avrebbe voluto lasciare New York, era appena diventata la sua città, la loro città. Poi pensò bene di tornare alla realtà, all'ospedale, all'appuntamento fisso che aveva ogni mese, a sua madre e i suoi fratelli. Però sorrise comunque, perché sapeva che avrebbe avuto al suo fianco Louis, niente li avrebbe separati. O forse sì... Ma represse quel pensiero e si dedicò semplicemente al suo unico vero motivo di felicità. Lo baciò sulle labbra ancora e ancora e ancora, senza stancarsi mai. Louis non smetteva un attimo di ridere, ma dovette farlo quando Harry tossì.
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Echo
FanfictionQuella data e il suo nome inciso bruciavano come se fosse fuoco. “23/04/13 Harry” disse a bassa voce come se fosse un segreto. E in quel momento si legò per sempre a lui. [Larry] [28.399 parole]Genere: Angst, Drammatico, Sentimentale | Tipo di coppi...