23 - La cosa più assurda

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23 Ottobre 2002 (Seconda parte)

Al sentire rumore di passi fuori dalla finestra, riposi il diario di Sibilla nella tasca del maglione e mi avvicinai alla finestra silenziosa, scrutando il cortile.

La luce tenue della lampada che mi aveva fatto compagnia nel salotto di casa Botina non interferiva con quella della luna, che illuminava il pozzo sommerso da vasi di geranei i cui petali ormai avevano preso a sfiorire per il freddo.

Il cuore mi rimbombava come un tamburo nel petto, mentre osservavo ansiosa l'avvio della scalinata che conduceva alla fucina. Chiunque sarebbe comparso avrebbe irrimediabilmente intrecciato la sua vita con quella della famiglia Botina e di conseguenza con il Branco della Neve. Se amico o nemico non mi era ancora dato di saperlo e per quanto Beatrice e Marco optassero più sul secondo ruolo, non ero prevenuta. Non avevo ancora il giudizio annebbiato da anni di faide tra mannari e stregoni, ed ero intenzionata ad aspettare che fossero i fatti a parlare per quell'Apprendista.

D'un tratto vidi comparire all'orlo della scalinata una figura alta con un mantello scuro e incappucciata. Si dirigeva da sola e velocamente verso il portone di casa Botina, verso di me e benchè provai a nascondermi dietro la finestra, un familiare sguardo azzurro e pieno di rimprovero mi trovò oltre il vetro.

- Avevi promesso.-

La voce sfinita e seccata di Marco mi raggiunse come una lama, mentre varcò esausto la porta di casa.

- Avevo promesso di non interferire e non l'ho fatto...- presi a giustificarmi intrecciando nervosa le mani.

- Non avevo molto sonno e così sono rimasta a...- mi guardai intorno in cerca di scuse: - ...ad osservare i geranei.-

Le soppraciglia biondo scure del mio amico saettarono in alto per l'incredulità, mentre il suo corpo si abbandonava sfinito sul divano.

Il cappuccio appena calato sulle spalle, il viso esausto e le mani ancora sporche di calce, erano abbastanza chiare: aveva dato sfogo a un enorme Potere quella sera.

-Tu che"osservi i geranei" non è la cosa più assurda che ho visto questa sera...- ribattè lasciando cadere la testa all'indietro.

Era effettivamente la scusa più patetica che potessi trovare, per cui non passò neanche un secondo che esplosi: - Scusami Marco, so che ti avevo promesso di non interferire. Non ho detto nulla a Beatrice! Ma ero così curiosa...cioè lo sono anche ora... volevo solo vedere...-

La sua voce con sicurezza concluse: - Volevi vedere l'Apprendista.-

Io annuii e il biondino rialzò la testa dal divano e portandosi le mani tra i capelli dichiarò: - Non so se ti conviene...non so nemmeno se lo voglio più vedere io.-

Era la prima volta che vedevo il mio amico così distrutto, nemmeno dopo aver causato la frana del Picco dell'Aquila l'avevo visto così sfinito. Possibile che quell'incontro lo avesse esaurito a tal punto? Possibile che quel nuovo arrivato creasse tanto scompiglio?

Non riuscii a trattenermi dal chiedere:- Cos'è successo?-

E stranamente forse perchè troppo esausto o forse perchè troppo sconvolto si lasciò sfuggire alcune parole: - Ha un potere...ha un potere immenso...è...è davvero...- Si portò una mano alla bocca pensieroso e concluse con una punta d'amarezza: - Se verrò nominato Egemone, sarà sicuramente per poco prima che lo diventi quell'Apprendista.-

Deglutii intimorita e ormai decisa a capire di più la situazione mi sedetti accanto a lui sul divano. Forse essere prevenuta in questo caso sarebbe stato un bene e mentre gli posavo una mano sulla spalla per confortarlo gli chiesi allarmata:- Ti ha detto qualcosa?-

- In che senso?-

- Ti ha detto qualcosa di quello che può aver visto come veggente?- ripetei ad alta voce, esponendo il mio più grande timore.

Come se un fulmine a ciel sereno l'avesse attraversato aggiunse:- Vero è pure un veggente! Ero così sconvolto da....dalle sua capacità che...-

Osservai Marco preoccupata per la sua salute, possibile che l'avesse dimenticato? Possibile che fosse talmente sconvolto da dimenticare che il segreto dei Botina e dei De Leonibus era in pericolo?

Probabilmente il mio amico dovette percepire i miei dubbi perchè prendendo fiato provò a spiegarmi nel dettaglio: - Alice tu non hai idea di cosa voglia dire usare il Potere... è complicato ed è difficile da imparare...-

Fece una pausa e continuò: - Per esempio l'altro giorno tu hai visto che ho aperto la Fucina, ho mosso la chiave e ho attivato l'incantesimo ma mi ci sono voluti anni, anni di esercizi  per convogliare il mio volere in quella chiave, nella roccia perchè facesse ciò per cui era stata creata.-

Il suo sguardo azzurro d'un tratto mi fissò preoccupato: - Beh questa sera quell'Apprendista... c'è riuscito al primo colpo.-

Io sospirai provando a minimizzare: - Non può essere la fortuna del principiante?-

Lui scosse la testa affranto: - No purtroppo... e non è solo quello! Mio nonno gli ha mostrato gli obstructo e...capiva cosa facessero senza che gli venisse spiegato...lo percepiva! Ha riconosciuto subito la collana di Sibilla, l'ha guardata e ha detto " questa era per un veggente".-

Non seppi che dire, era tutto decisamente molto strano e d'un tratto vidi il mio amico alzarsi: - Scusa, non avrei dovuto parlartene, ora vorrei stendermi perchè sono esausto...per favore tieni queste cose per te.-

MI alzai di scatto dal divano, per consentirgli di prepararsi per la notte. Sapevo che quelle sue parole erano dettate dal bene che voleva a Beatrice, non voleva che lei e il Branco si allarmassero. Per tale motivo risposi:- Si certo, buonanotte Marco.-

Lui abbozzò un sorriso:- Grazie Ali.- e indicando uno sportello vicino alla scala aggiunge: - Mi passeresti le coperte?-

Mi voltai dove indicato ed aprii lo sportello in legno dove trovai le coperte che lui usava in quelle notti per sistemare il divano letto e mentre tornavo verso di lui, un po' pensierosa e un po' per provare a rassicurarlo aggiunsi: - Comunque ci possono essere un milione di spiegazioni per questo strano Potere: magari ha studiato prima, magari si è preparato...forse cercava da tempo di divenire Apprendista...-

Vidi Marco portarsi le mani tra i capelli dopo essersi chinato per aprire il suo giaciglio e commentare amareggiato: - Non credo... da quello che dice non sapeva nemmeno di avere questo Potere, ha detto che ha sempre avuto sogni vividi, ma tutto è cambiato dopo un lutto recente...come se il suo potenziale si fosse liberato.-

D'un tratto quella similitudine non potè non rimandarmi a Stefano, anche lui aveva sempre avuto sogni vividi, anche lui aveva avuto un lutto recente ed inoltre aveva sviluppato quello strano legame con i metalli incandescenti. 

Improvvisamente il mio cuore prese a rimbombare come un tamburo all'idea che lui potesse essere vicino a me e strane vertigini presero ad invadermi la testa, tanto che dovetti fermarmi e sostenermi con al mano al muro per non rischiare di cadere.

Il mio amico sembrò non accorgersi di quel mio mancamento e mentre mi raggiungeva per recuperare le coperte dalle mie mani lo sentii sospirare un'ultima volta ed ammettere: - E non ti ho detto la cosa più assurda: l'Apprendista che a Stregoria mi farà il culo è una ragazza.-


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Ciao a tutti! Mi mancate! Spero di riuscire a scrivere un po' di più in queste settimane, nel caso non riuscissi però vi auguro Buon Natale!

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