Capitolo III

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"diamante tra le iene"

Come dovrebbe essere? Nuovo giorno, nuova me?

Beh, sappiate che ho dormito fino a cinque minuti fa, e ora sono esattamente le 17:35. Che dire, proprio un bel giorno.

Fortunatamente Charlie è uscita con la dog-sitter, sennò sarebbe stato un bel casino.

Dopo letteralmente 15 minuti, persi a letto a pensare, decido di alzarmi e andare in cucina per preparami qualcosa.

"Charile, vieni qui" non se lo fa ripetere due volte e subito mi corre incontro tutta contenta. La accarezzo per un po' e poi mi viene in mente una cosa "Ma Adele, che fine ha fatto?" Giuro, mi ero proprio scordata che se ne fosse andata via con quel ragazzo dopo il falò e stranamente non mi ha ancora scritto nulla, o almeno cosi credo. Effettivamente non ho ancora controllato il cellulare. Infatti, mi trovo 10 messaggi da parte sua e due da parte di Nic.

Da Adele

"No amo non puoi capire"

"Giuro"

"Ieri sera è stato bellissimo"

"Mi ha portato al porto"

"Ceh alla sua barca e siamo stati su fino all'alba"

"Azzurra"

"Ci sei?"

"Non dirmi che stai dormendo"

"Ooooo"

"Vabbè quando ti svegli chiamami"

"Amo, buondì"

"Adorooo"

"dobbiamo vederci, così mi racconti tutto nei minimi dettagli"

Dopo averle risposto, quasi subito mi risponde chiedendomi se tra mezz'ora possiamo vederci, allora, corro in doccia e mi vado a preparare.

Neanche 15 minuti e sono pronta, sinceramente non mi sono messa nulla di troppo complicato: un pantaloncino e un body, molto easy.

Dalla camera mi dirigo verso l'atrio e prendo dal mobiletto la pettorina di Charlie e gliela metto.

Sono quasi arrivata nel luogo dove ho appuntamento con Adele; abbiamo deciso di beccarci in spiaggia cosicché Charlie potesse correre un po' e anche perché è il nostro posto: quando qualcosa non va ci andiamo oppure anche quando non abbiamo voglia di fare nulla decidiamo di andarci e stare li ore a parlare del più e del meno.

Ricordo ancora quando una notte, Adele mi scrisse alle 3 di notte disperata perché aveva appena rotto con il suo, tutt'ora ex, ragazzo. Per cui ci vedemmo in spiaggia e aspettammo l'alba.

In lontananza, là seduta sulla sabbia, la vedo. Allora lascio libera Charlie, la quale le corre incontro. Non appena la vede, si gira di scatto e mi sorride e mi saluta con la mano. Mi avvicino e mi siedo accanto a lei, con Charlie che si sdraia accanto a noi con un bastone in bocca.

"Sai che mi devi raccontare, vero?" Le dico guardando davanti a me, seduta con le ginocchia vicino al petto e con le braccia che le stringono. Una folata di vento mi fa voltare la testa verso di lei e l'appoggio sulle ginocchia. "Da dove inizio? Ehm fammici pensare" corruga la fronte e si gratta il mento con fare impacciato. "Ahahah strano, non sai da che iniziare" "no ci sono, dopo che ti ho scritto, abbiamo fatto un giro sul lungomare e ci siamo messi al molo al parlare. Di colpo se ne esce con "ah ma io ho una barca" e allora siamo andati al porto in motorino che aveva parcheggiato davanti al Boncardo. Che dire, mi ha portato al largo e lascio a te immaginare il resto..." dice sghignazzando. Non c'era bisogno che me lo dicesse, avevo già intuito dai messaggi quello che avevano fatto. "Te invece che fine hai fatto ieri sera?" "Mah nulla di che, mi sono messa sugli scogli a osservare le stelle e ad ascoltare il suono delle onde che si infrangevano sugli scogli e poi sono tornata a casa" "mah, tu non me la racconti giusta, però tranquilla non ti assillerò".

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 27 ⏰

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