mea culpa

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il luccichio mi acceca

ora piango ombra

e il senso di colpa,

mio pane quotidiano,

mi tiene per la mano

il sonno è un ricordo lontano

rimpiazzato dall'inutile ricerca

di qualcosa che riempia l'assenza

ma tutto muore così finto

la paura della sostituzione

e il conforto nel dolore

ghiacciato dalla consapevolezza

delle proprie colpe

guardo quindi il fautore dei miei mali

stando fermo davanti allo specchio:

in quel riflesso c'è la morte di me stesso

o meglio,

tutto quello che non voglio essere

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