per grazia ricevuta

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la caffeina è nelle vene

ho gli occhi scavati

e il mio sguardo mi spaventa

cerco conforto nell'orologio

sperando di vederti tra le lancette

ma niente da fare

da poco batte il 14

siedo alla scrivania

e mi interrogo su quello che sarà

quando cupido mi lancia un sasso

ricordandomi di andare alla sedia elettrica

sono rigido e accaldato

ma anche pronto ad affrontare

la notte più lunga della mia vita

li chiudo e li riapro

chiaro qual è il primo pensiero

ma il cielo grigio non aiuta

tutti sono trasparenti

e mi chino all'angelo

prima di colpire l'albatros

AtarassiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora