Capitolo VIII

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HO AGGIORNATO UN Pò LA STORIA E AGGIUSTATO I DIALOGHI CHE NON SI LEGGEVANO, SPERO VI PIACCIA :)

Erano passati due anni da quel dannato giorno e nulla nei miei occhi era cambiato. Luca ricominciava a vedere ma doveva portare gli occhiali per un po', anche se ormai esistono di ogni forma e colore e a dire delle mie amiche era molto affascinante. Le opinioni sul suo aspetto fisico erano tante ma concordavano sul fatto che fosse un uomo affascinante ... con una bellezza particolare. Insomma non era il classico sempliciotto "biondo occhi azzurri ". Questo mi rincuorava, pur non vedendolo era rassicurante sapere che fosse bello, vabbè che la bellezza non è tutto ma anche nel mio caso l'occhio vuole la sua parte!

Ricordo ancora la prima volta che mi vide realmente. Ero al bar con le mie amiche, le quali erano già organizzate con lui e Daniel, l'unica ignara di tutto ero io. Da quando Luca tolse le bende non ho avuto mai il coraggio di andare da lui, mi facevo mille complessi. Se non gli piacessi? Se anche lui se ne andasse? Come avrei voluto vederlo anche io.

"Ma che avete oggi? Manco dovessi andare ad un matrimonio! Dobbiamo uscire per un caffè, nel caso ve ne foste dimenticate." mi lamentai. Eravamo in camera da un'ora e abbiamo già provato vestitini, maglie, jeans e Dio solo sa cos'altro! Per non parlare di trucco e capelli! Per fortuna decise di truccarmi Emy, lei amava il viso naturale si limitò a rimmel ed matita con lucidalabbra.

"Zitta e non lamentarti! " sbuffò Ilary. "Ti stiamo facendo un favore, non si può mai sapere cosa o chi si incontra quando si esce, bisogna sempre essere perfetti. " detto da lei la cosa non mi stupì, non era mai uscita di casa "acqua e sapone".

"Hai parlato poi con Luca? " chiede Melissa.

"No" mi limito a rispondere.

"Mi ha detto che non vuoi vederlo."

" Ma davvero?" fingo un sorriso.

"Si può sapere qual è il tuo problema?" chiede nervosa. Come se non capisse, eppure era così ovvio!

"Lui è il mio problema. Il fatto che adesso può vedermi. Il fatto che ora come Jess anche lui andrà via." parlai con la voce così bassa che per un attimo mi chiedo se le parole le abbia solo pensate senza pronunciarle.

" Lo pensi davvero? Credi realmente che vedendoti possa cambiare idea?" chiede Ilary stupita.

"Sentite, non mi va di parlarne. Per piacere."

"Eccola Miss Simpatia! Ma dai, su col morale! Autostima pari a zero, ci credo che se ne va quel poveretto, lui sta vivendo un momento felice e tu invece lo fai deprimere!" sentii la voce di Giorgia dal corridoio. Dopo alcune settimane dalla nostra prima chiacchierata decisi di presentarla alle mie amiche. Andarono subito d'accordo. Da allora siamo diventate un pentagono.

"No Giorgia, per cortesia! Se dovete passare la serata a farmi sentire una merda, sta già passando la voglia di uscire." le rispondo quasi urlando.

"Vestiti e smetti di lagnarti, altrimenti davvero andiamo via e ti lasciamo qui!" credo si fosse davvero arrabbiata.

Dopo un'ora eravamo finalmente in macchina e arrivammo in poco tempo al locale. La guida di Ilary avrebbe fatto invidia anche a Dominick Toretto!

Percepivo tante voci, la musica, ma le luci soffuse mi rendevano davvero difficile riuscire a distinguere qualcosa. Buio totale.

Iniziammo la serata ordinando dei cocktail scelti dal barman, parlando come sempre dei soliti argomenti.

"Se non passo l'esame mi porterete sulla coscienza, sappiatelo." disse Melissa

"E vabbè ma che palle! Sempre e solo esami! Rilassati e goditi la serata e soprattutto non iniziare a parlare di università altrimenti ti chiudo qui dentro e do fuoco al locale!" disse Ilary così velocemente da concederci qualche secondo per capire il senso dell'intera frase.

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