Fuyo era seduta nella sua camera davanti alla finestra. Fumava. Sapeva che le faceva male. Hinode glielo diceva sempre <<Ti rovinerai se continuerai a fumare così>> ma lei rideva sempre e ignorava il cugino anche se sapeva che diceva solo la verità. Pensava e quando lo faceva fumava. Che vizio di merda eh? Già... lo sapeva anche lei ma non riusciva a toglierselo. E sapete cosa altro non riusciva a togliersi? Alexander. Alexander non se ne andava dalla sua testa e soprattutto dal suo cuore.
Bastavano 9 lettere,o anche 4 quando qualcuno abbreviava il suo nome, e a Fuyo vibrava il cuore.
Ora però il cuore di Fuyo batteva forte e le faceva male. Aveva combinato un danno,un danno buono però...
Lo aveva baciato...
Aveva baciato Alexander...
Ancora non se ne capacitava eppure era così vero
Era successo tutto così in fretta.
Lui leggeva in giardino sotto la grande quercia,lei lo aveva raggiunto e baciato,poi era scappata via per l'imbarazzo e successivamente si era chiusa in camera sua. Prima ancora di fumare,presa dal panico, aveva chiamato suo fratello Natsu per raccontargli della situazione ma l'unica risposta che ricevette dal fratello fu un semplice <<Calmati, spegni quella merda e parlagli civilmente>>. Semplice,no? Beh si,lo era ma non per una come Fuyo, menefreghista e stronza di solito,ma impacciata in queste situazioni. Buttò fuori il fumo,per il l'ultima volta, e poi spense la sigaretta. Guardò il suo portacenere azzurro, regalatole dal suo migliore amico Zack,e si rese conto di aver perso il controllo della sigaretta perché ne aveva fumate cinque in mezz'ora. Si prese la testa tra le mani cercando di ragionare ma era ancora troppo scossa così decise di scendere in sala da pranzo. Si alzò dal davanzale della finestra,la chiuse e poi,dopo aver svuotato il portacenere, uscì dalla camera diretta in sala da pranzo. Arrivata lì si beo di uno dei suoi spettacoli preferiti : L'Inazuma Japan/Eleven riunita ad un solo tavolo. Già,sembra strano ma quei ragazzi,a distanza di anni,si erano ritrovati a vivere tutti sotto lo stesso tetto, ognuno con le rispettive famiglie. Fuyo era figlia del bomber del fuoco,Axel Blaze,e del lupo dei ghiacci,Shawn Frost. Sorrise ai presenti nella sala e si sedette con loro, notò solo allora che suo padre Shawn non era presente ma evidentemente il suo sguardo la tradì perché il secondo padre le disse subito che il marito si trovava al piano di sopra nella loro camera da letto. La giovane dai capelli azzurrini ringraziò il padre e salì le scale diretta dall'altro genitore. Arrivata davanti alla stanza, bussò e dopo aver ricevuto un cenno positivo entrò nella camera. Trovò Shawn intento a piegare le divise da calcio e così decise di sedersi e aspettare che il padre finisse. Appena l'azzurrino finì di piegare i panni, guardò in direzione della figlia e dai suoi occhi capì che qualcosa non andava.
<<Piccola -le disse sedendosi accanto a lei- cosa è successo?>>
La ragazza guardò il padre per un secondo e dopo di ché lo strinse a sé scoppiando in lacrime
<<L'ho fatto>> sussurrò stringendosi tra le braccia del padre
<<Cosa tesoro?>> chiese il padre iniziando a temere qualcosa di grave
<<L'ho baciato pa'>> disse la piccola Blaze
Il padre all'inizio non capì a chi si riferiva la primogenita ma poi fece un passo indietro e capì a chi si riferisse
<<Oh piccola -disse il padre accarezzandole la chioma azzurra- come mai piangi?>>
<<L'ho baciato pa' e poi sono scappata come un coniglio>> rispose Fuyo
Il padre accennò un sorrisetto,si scostò dalla figlia e le asciugò il volto
<<Tesoro,non piangere,anche io feci così con tuo padre>> le disse il padre
La ragazza guardò il padre incredula
<<Davvero?>> chiese mentre lo guardava
<<Davvero -confermò il genitore- perciò non ti abbattere ma vai a parlargli e vedrai che si sistemerà tutto>>
La ragazza, guardò il genitore e si asciugò le lacrime, ringraziò il padre,baciandogli la guancia, e uscì diretta verso il ragazzo che le faceva battere il cuore
Alexander,al contrario di Fuyo che era scappata via,era rimasto immobile dove si trovava quando la giovane Blaze l'aveva baciato. Il suo cervello era in confusione,non era ancora riuscito a metabolizzare cosa era successo ma era felice di ciò. Lei l'aveva baciato e lui non aveva fatto niente. Niente di niente. L'aveva lasciata scappar via e non riusciva a perdonarsi per questo e si definiva un codardo. Mentre il biondino rimurginava su cosa fare,non si accorse della presenza della protagonista dei suoi pensieri. La giovane Blaze si sedette vicino al ragazzo e lo fissò in attesa che egli si accorgesse della sua presenza e appena lo fece il giovane sobbalzò arrossendo.
<<Ehi>> salutò l'azzurrina
<<C-ciao>> ricambiò il biondino
Passarono un paio di minuti a studiarsi,a vicenda,in silenzio,poi Fuyo lo interruppe
<<Volevo scusarmi per prima>> disse mentre si sistemava i capelli
<<Oh -disse incupendosi e abbassando lo sguardo- capisco>>
Fuyo lo guardò e si rese conto che il biondino aveva frainteso ciò che aveva detto
<<Ehi -si inginocchiò davanti a lui alzandogli il mento per poterlo guardare negli occhi- non mi scuso per averti baciato,quello lo volevo fare perché mi piaci,ma per essere scappata via come un coniglio>>
Le guance della ragazza diventarono rosse come i capelli del cugino Hinode appena ebbe metabolizzato ciò che aveva appena detto e si coprì il viso dall'imbarazzo. Alexander si sistemò gli occhiali e dopo aver preso un bel respiro tolse delicatamente le mani dal viso di Fuyo.
<<Ehi -fece un sorrisetto imbarazzato- mi piace anche tu Winter>>
La ragazza arrossì di nuovo
<<D-Davvero?>> chiese incredula
<<Davvero -confermò il biondino- e se mi permetti vorrei ricambiare il tuo gesto di prima>>
La ragazza all'inizio non capiva a cosa si rifesse il ragazzo ma se ne rese conto quando senti le labbra di lui contro le sue che si incastravano come se fossero state disegnate apposta per completarsi. Quando si staccarono rimasero con le fronti unite mentre si squadravano come due cuccioli curiosi.
<< Si,Fuyo Blaze,mi piaci proprio tanto>> disse stampandole un bacio sulla fronte
La giovane sorrise nella direzione del ragazzo unendo di nuovo le loro labbra
