☆》ᘜIᖇᒪIᗴ ᕼᗴ IՏ TO᙭Iᑕ - 𝑪𝒉𝒊𝒍𝒅𝒆×𝒓𝒆𝒂𝒅𝒆𝒓《☆

[8]

Decisero di passare a casa di Childe per riprendere le divise e correre a scuola.

Una volta arrivati trovarono casa vuota, probabilmente sua madre e i bambini erano a scuola.
Presero i vestiti, una andò in bagno, l'altro si cambiò in salotto.

Mentre si levava i vestiti la ragazza cercava di ricordare quello che era successo la sera prima, voleva sapere con certezza che cosa provava quando aveva baciato Childe, voleva cambiare pensiero, ma più si spogliava, più la macchia violacea era evidente.
Decise di non pensarci e si vestì velocemente.
Usci poi la testa dalla porta in modo da costare che Childe avesse finito.
"Hey! hai fatto?"
Chiese lei stando ferma.
"Si vieni."

La ragazza si diresse verso il salone raggiungendo il ragazzo, fecero velocemente colazione ed uscirono di casa per andare a scuola.
Non volo una mosca per tutto il viaggio, stranamente non avevano argomento di cui parlare, almeno che non volessero parlare della sera prima, ma nessuno dei due voleva tirare in ballo quella faccenda.

Arrivarono alla scuola, percorsero il corridoio ed arrivarono nella loro classe.
Si sedettero poi nei loro rispettivi posti, Scaramouche li guardava per tutto il tempo, non smuoveva lo sguardo da li, stranamente Mona non era ancora arrivata, quindi non aveva nessuno con cui parlare.
T/n cercava di non avere contatto visivo con lui, ma la tentazione era dannatamente tanta.
Childe salutò sorridendo il ragazzo che era impegnato a fissarli, facendogli spostare lo sguardo altrove.
"Childe ma che cazzo-"
Si girò la ragazza verso di lui.
"Shh meglio cosi"
Ridacchiò lui seguito dalla ragazza.

Inizio la lezione ed improvvisamente la ragazza si sentì toccare la spalla dal compagno dietro, era Amber.

"Hey t/n da parte di Scaramouche!"
Sorrise lei passandole in bigliettino, la ragazza lo aprì e lesse silenziosamente il messaggio.
[Di al tuo nuovo fidanzatino che non è divertente.]
La ragazza sospirò, sembrava si comportasse come un bambino di cinque anni.
Tocco la spalla al rosso accanto a lei che era intento a scrivere sul suo quaderno, gli passò il bigliettino ridacchiando.
"Da parte di Scaramouche."
Disse poi lei guardando il ragazzo che leggeva il contenuto del biglietto.
"Pff serio? Sono diecimila volte più simpatico di lui!"
Esclamò lui accartocciando il bigliettino buttandolo a terra.
"Bhe vuol dire che prima o poi dovreste confrontarvi e cazzo posso dirlo...non vedo l'ora"
Ridacchiò nuovamente lei spostando lo sguardo sulla prof che spiegava.
Il ragazzo la guardò confuso, insomma in che senso non vedeva l'ora? Non vedeva l'ora che i due si prendessero a botte? Pff se continuavano così sarebbe successo veramente.

La lezione si era fatta noiosa, difatti t/n non aveva retto e si era appisolata sul banco facendo ridacchiare il rosso che le stava accanto.
Quest'ultimo prese una matita dal suo astuccio e iniziò a punzecchiarle la guancia con la punta.
"Hey t/n~ sei morta?"
Domandò lui facendole storcere il naso in segno di disapprovazione, dopodiché alzò la testa sfregandosi gli occhi assonnata.
"Bensvegliata."
Sorrise lui ritirando la matita.
"Grazie Childe, grazie."
Disse lei sarcastica appoggiando la guancia sulla sua mano più dormiente che sveglia.
La professoressa lo notò e la squadrò malissimo.
"T/n puoi andare a dormire fuori perfavore?"
Chiese lei facendo girare anche i compagni verso la ragazza che la guardava mezza stordita.
"Parla con me?"
Chiese t/n guardandosi intorno facendo ridacchiare il ragazzo accanto a lei.
"Oh Childe lo trovi divertente? Esci anche tu fuori a schiarirti le idee"
La professoressa sembrava veramente arrabbiata, entrambi per non complicare la situazione uscirono abbastanza goffamente.
La lezione riprese senza di loro, ma entrambi stavano letteralmente meglio fuori che dentro alla classe.
"Non ne potevo più."
Sospiro lei appoggiandosi al muro scivolando verso il basso finché non arrivò a terra seduta.
Il ragazzo la raggiunse sedendosi anche lui.
"Hai qualcosa da mangiare nell'armadietto? Sai sto morendo di fame"
Ridacchiò lui guardandole il viso.
"Non lo so, lasciami dormire."
Rispose lei sbadigliando e appoggiando la testa al muro.
"Oggi sembri più pigra del solito...hai dormito male?"
Chiese io ragazzo inclinando leggermente il capo.
A quelle parole la ragazza ridacchiò abbassando lo sguardo.
"Sto alle grande tranquillo."
Sorrise poi lei rimanendo sovrappensiero.