La paura delle spine

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"Come mai tu non ti pungi? " disse Edoardo vedendomi prendere una rosa piena di spine...una rosa che gli altri avrebbero reputato insignificante ma per me era molto, perché è dove gli altri vedono il nulla che comincia il mio mondo.
"Certo che mi pungo,ma ormai ci ho fatto l'abitudine"dissi.
Lui sembrò non capire la scosse la testa e sussultò quando sentì la forte voce della tutrice che lo chiamava .
"Oh devo andare,aspettami qui".
Lo aspettai ma lui sembrava non tornare .No non stava affatto tornando.
Il cielo diventò di un grigio spaventoso "come fa a cambiare così in fretta colore il cielo ?" mi chiesi dentro di me, l'unica spiegazione che mi sono sempre data è che il cielo cambia colore quando cambia umore .
Nemmeno il tempo di rimanere ad osservare per un breve tempo le nuvole che subito sentì delle urla provenire da dentro l'orfanotrofio.Scappai mentre i ricordi mi risucchiavano viva, sentì un vuoto nel petto soffocante ,mi erano rimaste in testa ancora le urla di quanto in miei genitori morirono in quel maledetto incidente...mi ricordo solo le urla. Continuai a scappare per il corridoio con il fiatone ma non mi fermai,anzi non mi controllai.
Il cuore continua a sussurrarmi "aspetta così mi fai male" ma non lo sentivo,stavo correndo troppo forte  .
Arrivai alla sala principale : Edoardo era steso a terra e quasi tutti gli stavano vicino per vedere se respirava ,in realtà non ci capii molto.Inizia a spintonate le persone fino ad arrivare a lui,"mi fanno paura le spine, e questa era la più appuntita" disse con voce sottile e subito dopo chiuse gli occhi e successe il delirio . La tutrice chiamò l'ambulanza,gli altri si mise ad urlare quasi terrorizzati che lui non sarebbero più tornato ...che quella fosse stata la fine .
Perché tutti guardano prima il finale senza mai pensare alla storia.

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