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Fede's pov
*mi limito a fissarla, senza proferire parola*
_quando lei si avvicina e vedo che mi allunga la mano, la guardo confusa, a quel punto le scappa un sorrisetto e fa sfiorare la sua pelle morbida sul mio viso fino a formare una carezza_
*sorrido* anche lei lo fa... ma poi cambia subito espressione, decido di non darci molto peso anche se mi ha turbato quella scena.
*vado al mio posto e prendo la bottiglietta d'acqua e subito dopo mi avvicino con la sedia alla cattedra per sostenere l'interrogazione*
lei continua a guardarmi e a non dire nulla, ma c'è qualcosa di strano.
L'interrogazione procede come previsto, finalmente non mi sono bloccata e posso dire di essere fiera della mia verifica.
Quando terminano anche le interrogazioni delle altre torniamo a posto, ma sento afferrarmi il polso e istintivamente mi giro e sprofondo nei suoi occhi.
-federica dobbiamo parlare
*strano... non mi ha mai chiamato con il mio nome per intero*
-vabene prof... ma è grave?
-non ti devi preoccupare
_nessuna risposta_
mi porta fuori e afferra il mio viso tra le mani
- fede... ti devo dire una cosa, ma prima di farlo voglio che tu mi prometti che continuerai ad impegnarti e studiare perché sei una ragazza intelligente e se proprio non vuoi farlo per te, fallo per me.
*no ti prego non me lo dire, spero non sia ciò che sto pensando*
_i miei occhi si riempiono di lacrime_
- fede io ho avuto il trasferimento, non è stata una mia scelta, ma dovevo, mi dispiace. Ho deciso di dirtelo da sola perché sapevo che ci saresti rimasta tanto male.
_non riesco a dire nulla, sento solo le lacrime che mi rigano il viso, credo sia la prima volta che piango davanti a qualcuno_
-ti prego dimmi qualcosa
- c-cosa dovrei dire... non c'è nulla da dire prof...
_ mi accoglie tra le sue braccia e mi stringe forte, così tanto forte che a stento riesco a respirare, infondo ora come ora respirare è l'ultimo dei miei pensieri. Non so per quanto tempo restiamo intrappolate in quell'abbraccio, ma è ciò di cui avevo bisogno e lei l'ha capito, prima di staccarsi mi lascia dei bacini sulla guancia che mi fanno un po' sorridere_
-non ti devi preoccupare, anche se non ci sarò in classe, noi potremmo vederci lo stesso e tu puoi comunque scrivermi
_continuo a non dire nulla ma lei lo ha capito che mi sento distrutta_
_entriamo in classe e dà la notizia anche agli altri a cui sembra non fregare molto, beh infondo per amarla bisogna conoscerla e lei non si lascia conoscere da chiunque_
ore 15:14
finalmente sono a casa... già mi manca, non riesco a smettere di pensarla
lei ha segnato il mio passato, il mio presente e ciò che formerà il mio futuro
non so se riuscirò ad andare avanti, a renderla fiera di me, ed è questa la mia paura: deluderla.
*quasi quasi le scrivo un messaggio... le vorrei chiedere se vuole venire a mangiare una pizza da me, così stiamo un po' insieme ma se poi rifiuta mi sentirei in straimbarazzo*
vabe mi metto un po' a dormire...

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