Un fruscio poco distante la svegliò. Aura si sedette, guardandosi intorno per capire da dove provenisse quel rumore. Non vedendo nulla, si alzò in piedi, costatando che il sole stesse tramontando e di aver dormito per circa un'ora, quando qualcosa le saltò addosso. La ragazza tirò un urlo e cercò di levarsi di dosso il lupo che la stava attaccando. A causa del peso dell'animale su di lei, cadde a terra. Il contatto con il terreno umido la fece rabbrividire, e in quel momento le unghie del canide sulla sua pelle si fecero sentire, con una fitta lancinante alla spalla destra. Istintivamente, Cercò di rotolare sul fianco sinistro per cercare di levarsi quel coso di dosso. L'animale cedette, mollando la presa. Aura si rialzò di scatto, raccogliendo un ciottolo dal ruscello, che scagliò contro l'animale, il quale si stava avvicinando nuovamente. La ragazza lo colpì sul muso, e l'animale ricevette un colpo abbastanza forte da farlo allontanare, data la lesione inflitta dal masso, ma che non lo ferì gravemente. Prese un altro ciottolo e, camminando all'indietro, si mise sul sentiero di ritorno. Abbassò il pezzo di roccia solo quando il lupo si fu ridotto ad un minuscolo puntino in lontananza, e fu allora che la giovane si accorse di essere nei pressi di casa sua. Spalancò la porta, che si aprì con un fastidioso cigolio, e corse a prendere la brocca d'acqua sopra al tavolo. Uscì nuovamente per lavarsi la ferita, incrostata di sangue. Il contatto con l'acqua gelida sulla pelle lacerata le impedì di trattenere un grido, al quale accorse sua madre, accortasi in seguito del rientro della figlia. Senza dire una parola e dopo averle rivolto uno sguardo allo stesso tempo di preoccupazione e ira, sparì dietro l'uscio della porta, per poi tornare con alcune bende, che sistemò attorno alla scapola. Fissato il tessuto, la donna disse: "Come ti è venuto in mente? Sai benissimo che la sera è il momento peggiore per andare nel bosco perché molti animali iniziano a cacciare quando è buio"
"Sono andata nel bosco quando era ancora chiaro, solo che poi-"
"Aura! Vieni a giocare con me e Mya? Me lo avevi promesso!" Miriah era sempre così puntuale, capitava a pennello nelle situazioni peggiori.
La ragazza si ricordò solo in quell'istante della promessa fatta al fratellino il giorno precedente. "Arrivo, aspettami di là"
Poi si voltò nuovamente verso la madre e riprese il suo discorso: "Stavo dicendo che sono andata nel bosco quando c'era ancora il sole, solo che poi mi sono addormentata vicino al ruscello Shaalssi. Il lupo poi mi ha attaccata e solo in quel momento mi sono accorta di che ora fosse. Mamma, è stata una giornata complicata. Vado da Miriah"
Percorse lo stretto corridoio, camminando di sbieco per evitare di strusciare le spalle contro le pareti, e poi aprì dolcemente la porta della camera da letto, che si spalancò per metà, lasciando intravedere le sagome di due bambini, che giocavano con una bambola di pezza.
"Eccomi!" disse la ragazza, facendosi spazio tra il suo letto e quello dei fratelli.
"Raccontaci la storia della buonanotte!" Dissero in coro i due piccoli.
Aura si sedette sul tappeto con loro, e iniziò a sussurrare il loro racconto preferito, finché i due non si addormentarono; allora la ragazza li prese in braccio uno per volta, e li mise sotto le coperte.
--------
"Puoi passare" disse una guardia.
Prese come al solito la strada di mattonelle che portava al palazzo e, una volta arrivata, affidò il suo asino allo stalliere, perché se ne prendesse cura. Salì le scale che portavano al primo piano e, a ogni gradino, il senso crescente di ansia si impossessava della sua mente, misto a quello di claustrofobia, nonostante l'immensa struttura nella quale si trovava. Raggiunta la vetta di quella insolita montagna di emozioni, incontrò Del Aranel che, in tono di apprensione per il quale Aura non sapeva trovare una motivazione, disse: "Ho bisogno di parlarti. Raggiungiamo le mie stanze, lì potremo farlo tranquillamente.
"Che succede? Io non ca-"
"Fidati di me. Arrivate su, ti spiegherò tutto"
Percorsero il labirinto di corridoi e scale che portavano alle stanze della donna, mentre Aura rischiava di sentirsi male ad ogni passo. Cos'era successo? Aveva fatto qualcosa di sbagliato? La donna era venuta a conoscenza dell'incidente tra lei e Ophir? Mentre si poneva questi quesiti, Del aprì la porta che dava sulla camera da letto e vi sparì dentro.
STAI LEGGENDO
Il Serpente d'Ambra ©
FantasiUn'occasione d'oro, quella che capita per le mani ad Aura. Di vendicarsi della donna che, gelosa dell'amore del suo promesso sposo verso di lei, l'ha incastrata accusandola di un furto. Di scappare dal suo misero destino, evitata da tutti a causa de...