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''Che cosa vuoi fare oggi?''

Louis è sempre assolutamente delicato, sembra un fiore. E' novembre e tutto sembra preparato all'inverno, anche se manca più di un mese, ma lui ha il viso color pesca, la pelle dorata, le labbra sempre arricciate. E' come bloccato nella primavera, ed Harry stravede, per questa cosa, fatica a smettere di guardarlo, accarezzarlo come sta facendo adesso, lungo il collo. Non riesce nemmeno a credere che qualcuno possa toccarlo per fargli male, gli sembra impossibile.

(Se ci pensa ha una stretta allo stomaco, i suoi sensi si fanno fumosi, confusi e densi. Ogni volta che pensa a lui, succede. Non ha idea del perché. Non vuole indagare.)

Louis si preme a quel tocco, al suo palmo, chiude gli occhi e non risponde, per un secondo. Sembra sempre così sorpreso di avere le mani di Harry su di lui in quel modo, sempre stupito, anche se ogni giorno un po' di meno, sempre più spontaneamente; pian piano la distanza tra il suo tocco e il rilassarsi di Louis si accorcia. Harry, steso mentre lo sorregge su di lui (tenta di non intrappolare mai Louis con il suo corpo, costringerlo, prova invece a dargli spazio per potersi muovere), lo avvicina e lo fa chinare per baciarlo, lentamente, con tranquillità. Impazzisce per il suo sapore, adora come Louis sia quasi sempre il primo a schiudere le labbra, come sorrida nel sentire le mani sulla schiena, come si accosti sempre a lui per facilitare l'accarezzargli le spalle, mettersi sulle punte. Ora non è necessario, gli scala solo leggermente il corpo mentre Harry, delicatamente, alza il bordo della sua felpa e ci infila le mani fino ai polsi, così da poter toccare la sua pelle nuda, una cosa che riesce a fare da un po', che provoca in Louis un piccolo gemito, direttamente nella sua bocca. Scende piano ad accarezzare la coscia, sempre con mano delicata e ben aperta, e l'altro gli fascia il collo mentre risponde con il fiato corto: ''Questo. Voglio fare questo.''

''Possiamo farlo quando vuoi'' promette, mordendogli il labbro, la mano che affonda nel suo fianco, accarezzandolo mentre tira la gamba di Louis, tenendola per il retro del ginocchio piegato, così che stiano ancora più vicini. I loro bacini si sfiorano, e Louis si ferma, Harry si appiattisce contro il divano e riprende fiato: ''Però, intendevo- Intendevo se ti andasse di uscire.''

''Sì, uhm'' il naso di Louis si preme nella sua guancia mentre esala, adagiandosi ancora nelle sue mani che lo sorreggono ''Sì, mi va di uscire. Dove vuoi andare?''

Harry osserva le sue labbra color ciliegia, e sorride, pettinandogli piano i capelli. Con lui, Louis non esita più nell'esplorare Londra e dintorni. E' un bel pensiero. E' anche lui, a volte, a cercare su Internet festival, o degli eventi, e poi glieli gira online, facendogli leggere articoli e parlando insieme se andarci o no. E' più aperto, vuole vedere la gente, vuole sentire l'aria, lo vede in come osserva ogni singolo particolare quando escono. Harry se lo stringe addosso in maniera ancora più tenera, alzando le labbra per sfiorargli il mento. ''Dove vuoi. Possiamo mangiare e poi possiamo fare una passeggiata. Oggi è il mio giorno libero'' ieri Louis l'ha accompagnato di mattina alla clinica, l'ha rapito per pranzo e poi l'ha riportato lì, salutandolo con un bacio veloce, sorridente ''Quindi andiamo pure ovunque ti pare'' conclude, lasciandogli piccoli baci sul collo, in particolare su un segno che gli ha lasciato. Louis ridacchia:

''Va bene, come vuoi, amore.''

E' tutto molto più facile, la maggior parte del tempo. Louis adora cucinare con lui, più che altro perché lui non sa farlo ed Harry sì, quindi Louis può abbracciarlo da dietro, schiacciarsi contro la sua schiena e baciargli le scapole mentre prepara qualcosa. A casa di Harry quest'ultimo è molto più attento, guarda sempre le sorelle o i gemelli come nell'imporre a tutti di non muovere un muscolo, ma Louis adora muoversi per casa sua, guardare i suoi film, i suoi libri. Avevano provato anche a portare Fuliggine, ormai quasi nella sua forma adulta, e anche se non era andato nel panico, non si era mai allontanato da lui e Louis, guardando dritto negli occhi i fantasmi, soffiando contro quelle presenze. ''Lo fa anche a casa, chissà che gli prende'' aveva detto Louis, accarezzandolo per calmarlo. Harry aveva guardato Niall, che aveva fatto spallucce:

Little Dead Whispers ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora