Capitolo 29: Mi basta stare con te

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Qualche giorno più tardi Luigi torna a Roma e in stazione ad aspettarlo c'è Carola.
Appena la vede di precipita da lei, la la bacia e l'abbraccia

<<Mi sei mancata tantissimo>>
<<Anche tu. Com'è andato il viaggio?>>
<<Bene, sono un po' stanco però>>
<<Ti accompagno a casa>>
<<Grazie>> sorride

In macchina Luigi cerca lo sguardo di Carola, l'ha vista strana, non era la solita Carola

<<Stai bene?>> le domanda
<<Sì>> sforza un sorriso
<<Carola ti conosco molto bene c'è qualcosa che non mi vuoi dire>>
<<Te ne parlo quando sarei riposato Lu'>>
<<Va bene. Stasera usciamo a cena? Ti porto in un posto un po' fuori Roma, ti va?>>
<<D'accordo, mi piace l'idea>>
<<Ti passo a prendere per le 20:30?>>
<<Va bene>>

Parcheggiata sotto casa di Luigi, Carola lo aiuta con le sue valige

<<Grazie per il passaggio Caro>>
<<Di niente Gigi>> sorride <<ci vediamo più tardi allora>> aggiunge
<<Certo che sì principessa>> la bacia sorridendo

Carola sale in macchina e mette in moto per poi partire. Luigi aveva capito che stava nascondendo qualcosa, ma non voleva importunare la ballerina, sapeva che prima o poi gliene avrebbe parlato.

Sale in casa e si inizia a preparare per la serata che avrebbe passato con la sua fidanzata. Decide di indossare una camicia nera in seta un po' scollata,  dei pantaloni bianchi e un paio di stivali neri

Carola decide di indossare un abito corto color corallo, scollato sia davanti che dietro e i tacchi argento che riprendono il colore della borsa.

All'ora stabilita si fa trovare sotto casa e ad aspettarla c'è Luigi con un mazzo di rose bianche in mano

<<Buonasera amore mio, queste sono per te. Sei bellissima>> la bacia
<<Grazie>> sorride <<sono bellissime e non dovevi disturbarti. Poi sei tu ad essere bellissimo>>
<<Eh lo so, il fascino Strangis conquista sempre>> ride ironico
<<Scemo>>
<<Dai sali>> le apre la portiera della macchina per poi mettersi alla guida
<<Dove andiamo?>> Domanda curiosa
<<È una sorpresa, ma sono sicuro che ti piacerà>>
<<A me piace qualsiasi cosa, mi basta stare con te>>

Il cantante sorride

<<Come sei dolce stasera, sai quasi quasi non ho bisogno neanche dello zucchero>>
<<Tu sei dolce, ma anche stupido>>
<<Che ho fatto adesso?>>
<<Niente, ma per me rimarrai sempre il mio stupidino di cui mi sono tanto innamorata>>
<<Anche io ti amo tanto e tu rimarrai sempre la mia bimba>>

Carola sorride e Luigi non può fare altrimenti

<<Siamo arrivati>> lui scende e le apre la portiera della macchina

Luigi ha portato Carola in un ristorante fuori Roma dove potevi ammirare un panorama mozzafiato sulla città.

<<Lu' non dovevi dai>>
<<Ssshhh non dire niente>> le sussurra Luigi da dietro cingendole la vita per poi portarla all'interno del ristorante che è completamente deserto

<<Sicuro che sia aperto?>>
<<Certo che sì, è tutto per noi, così nessuno ci disturberà>>

Lo guarda con occhi lucidi, ma pieno di amore e gli dà un leggero bacio

<<Stasera non voglio sentire la parola "grazie", intesi?>>
<<Va bene>> sorride
<<Scegli il tavolo che vuoi>>

Sceglie un tavolo sul balcone su cui potevi ammirare Roma, ma anche il cielo stellato.

Luigi le sposta la sedia per farla sedere e poi sedersi anche lui di fronte a lei e prenderle la mano

<<Sai, ho pensato molto a noi in questi giorni e mi sono reso conto che ti amo tanto Carola, che non so cosa farei senza di te e sono stato un coglione a farti soffrire>>
<<Amore mio, basta... Basta pensare a ciò che mi hai fatto, anche tu hai sofferto, ma ora stiamo insieme ed è questo l'importante>>
<<Sei speciale>>
<<Tu lo sei, sempre>>

Si guardano, sorridono.

Luigi però non sa che a breve Carola avrebbe affrontato quel discorso.

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