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Harry voleva davvero morire, si sentiva malissimo: la sera precedente gli era salita la febbre e si sentiva un vero schifo. E si sentiva ancora più uno schifo perché non sapeva come avvisare Louis: quel giorno si sarebbero dovuti incontrare in panetteria per poi andare al cinema, ma non aveva il numero del ragazzo. Non seppe perché, ma la settimana scorsa non se lo erano scambiati, eppure Louis era andato varie volte a comprare i biscotti, quindi le occasioni ci furuno state ma loro non avevano fatto niente, troppo impegnati a scambiarsi sguardi e sorrisi, o a sfiorarsi appena ne avevano l'occasione. A Harry Louis piaceva davvero, davvero tanto e lo faceva stare male il pensiero di non poter uscire con lui. Cavolo, era da tutta la settimana che aspettava quel giorno. Aveva paura che Louis lo potesse vedere come un rifiuto e che non gli avrebbe più rivolto parola.
Ieri mattina quando aveva dato il cambio a Barbara stava già male e la donna se ne era accorta, quindi aveva dato il giorno libero al ragazzo e, se fosse stato necessario, anche tutta la settimana.

Si stava rigirando nel letto per la millesima volta, ormai erano le sei e il film era già cominciato da un pezzo, chissà cosa avrà pensato Louis non trovandolo all'entrata del forno, pensò Harry. La sua gola bruciava come l'inferno e il suo naso era tappato, fortunatamente la febbre gli era scesa ma si sentiva comunque male, e per di più era a casa da solo, sua mamma era a Londra per passare il weekend con sua madre. Sospirando, Harry, si alzò dal letto e andò in cucina per prendere un'aspirina, proprio quando stava per tornare in camera bussarono alla porta. Harry si bloccò perché: chi poteva essere a quell'ora? Dicerto non era sua mamma, tanto meno Niall, il biondo era andato in vacanza con la sua famiglia, in Irlanda, per andare a trovare il resto dei parenti. Andò ad aprire la porta e davvero non si aspettava di trovarsi davanti Louis. Il ragazzo dinnanzi a lui con una busta nella mano sinistra e un peluche nella destra disse: "Allora? Posso entrare?" e Harry si spostò immediatamente lasciando libero il passaggio al castano, rimase davvero senza parole. "Ciao," sussurrò il raffreddato "non mi aspettavo di vederti qui." Ammise "Sì, è che quando sono arrivato davanti al negozio e non ti ho visto sono entrato per chiedere a Barbara se ti avesse visto ma lei mi ha detto che stavi male, così sono andato a comprare qualcosa e sono venuto qui." Harry stava davvero per commuoversi, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per lui, "Grazie mille, Lou, davvero." Louis lo guardò con un sorriso sghembo e disse: "Lou, eh." Harry arrossì di colpo, non si era accorto di aver chiamato il ragazzo in quel modo "Scusami Louis, io, davvero non volevo-" Si fece prendere dal panico Harry "Hey, Harry calmo, stavo scherzando, mi piace." e il riccio non potè che tirare un sospiro di sollievo. Harry disse a Louis di seguirlo e andarono al piano di sopra, nella stanza del riccio e si misero sul letto, entrambi con la schiena poggiata alla testata. "Ti ho portato questi." Disse Louis porgendo a Harry l'orsetto bianco di peluche e la busta, "Grazie mille davvero, non dovevi." "L'ho fatto con piacere." sussurrarono entrambi, non erano mai in imbarazzo, c'era una pace tra di loro, difficile da descrivere, era come se si conoscessero da una vita ma in realtà non era così. 

Harry aprì la busta e all'interno ci trovò le sue caramelle preferite, "Ma sono le mie preferite!" Esclamò il riccio "Lo so, le ho prese apposta." quel pomeriggio passato in gelateria Harry aveva confessato a Louis che amava le caramelle gommose alla frutta. Il riccio voltò il capo verso Louis, si guardarono attentamente negli occhi e lentamente iniziarono ad avvicinarsi. Li dividevano due centimetri e i loro nasi si sfioravano ma proprio quando le loro labbra si stavano per scontrare Harry si spostò di colpo dall'altro lato per starnutire, quando si rigirò i due ragazzi si guardarono e scoppiarono a ridere.

Passarono la serata stesi sul letto, o meglio, Louis steso sul letto e Harry steso sul liscio, a guardare un film scadente in TV e a mangiare caramelle, ma questo ai due ragazzi non importava, perché non c'era bisogno di fare qualcosa di strano o di estremo per divertirsi, la loro compagnia bastava e loro stavano bene così. Lentamente si addormentarono l'uno tra le braccia dell'altro, felici e spensierati. Qualcosa tra di loro stava accadendo, ma entrambi non riuscivano a decifrare le loro emozioni. Ma state tranquilli era sicuramente qualcosa di bello.

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