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Ormai era passato un mese da quando Harry e Louis si erano conosciuti, i due avevano stretto un forte legame erano quasi inseparabili. Si vedevano almeno cinque volte a settimana e il liscio andava a comprare tutte le mattine i fantastici biscotti alla marmellata che preparava il più piccolo.

Quella mattina il riccio non lavorava, quindi avevano deciso di andare al lago per fare un bagno, dato che faceva caldissimo. Erano in pieno Luglio e la città era quasi deserta, tutti i ragazzi erano in vacanza, e in città erano praticamente rimasti solo: Harry, Louis, Niall e Zayn. Harry non aveva ancora conosciuto Zayn ma Louis gli parlava sempre del suo amico. Nel frattempo Niall e Louis si erano conosciuti, appena il biondo era rientrato dalle vacanze si era subito accorto che qualcosa nel suo amico non andava, così dopo aver indagato un pò era venuto a conoscenza della, come la chiamava lui "relazione" dei due giovani. Niall era convintissimo che i due stessero insieme e che Harry non voleva dirglielo, ma dopo una lunga discussione Harry era riuscito a fargli capire che in realtà non era così.

I due ragazzi si sarebbero dovuti incontrare davanti al loro albero che si trovava proprio in riva al lago. Scoprirono quel posto alla loro seconda uscita, decisero di andare a fare una passeggiata quando si ritrovarono davanti uno specchio d'acqua molto vasto.

Come al solito Louis era in anticipo, "Ciao!" disse Harry "Ciao piccolo." Louis si avvicinò al riccio, il quale approfittò per lasciargli un bacio sulla guancia, il cuore di Harry stava per esplodere, ogni volta che il liscio lo chiamava in quel modo oppure lo sfiorava sentiva una strana sensazione alla bocca dello stomaco e il cuore incominciava a battergli velocemente. Erano diventati piuttosto intimi nell'ultimo periodo, non riuscivano a smettere di toccarsi, dovevano per forza avere un contatto con l'altro.

Si spogliarono e il primo a buttarsi fu Louis, "Dai Haz, vieni!" urlò il liscio mentre riemergeva dall'acqua, Harry un pò titubante entrò lentamente e si avvicinò a lui "Louis!" urlò "Ma è ghiacciata!" il più grande rise di gusto e per vendetta Harry gli mise una mano sul capo per poi buttarlo sotto, quando il liscio mise la testa fuori dall'acqua iniziò una gara di schizzi, le loro risate si mischiavano insieme perfettamente formando una splendida melodia. Dopo poco si fermarono e Louis rimase a guardare Harry - il quale stava ancora ridendo - con un sorriso sul volto, la risata del riccio sciamò lentamente quando si accorse di essere osservato, gli occhi azzurri del più grande vagarono sul suo corpo, si fissarono per un pò negli occhi mentre si scambiavano dei sorrisi sinceri, poi Louis disse: "Vieni qui." e Harry si avvicinò lentamente a lui finché i loro corpi non si sfiorarono, il riccio avvolse le sue braccia attorno il collo e le gambe intorno al suo busto, infine mise la sua testa nell'incavo del suo collo e sospirò, Louis lo avvolse nelle sue braccia e rimasero abbracciati per un pò. Amavano quella sensazione, si sentivano come se fossero a casa. Louis iniziò ad accarezzare gentilmente la pelle nivea del ragazzo e gli lasciò qualche dolce bacio sulla spalla. "Ti voglio tanto bene Boo." sussurrò Harry "Anch'io piccolo, tanto."

Dopo aver fatto il bagno si sedettero sull'erba, ai piedi dell'albero dove c'erano scritte sopra le loro iniziali, stesero un telo per terra e Louis ci si sedette sopra, poi allargò le gambe così che Harry avesse lo spazio per potersi sedere in mezzo. Il liscio era avvolto nell'asciugamano e il riccio si trovava tra le braccia del maggiore.
Cominciarono a parlare e rimasero seduti fino a quando il sole non tramontò ed era stato il tramonto più bello della loro vita: non tanto per la palla arancione che lentamente scompariva nell'acqua, ma perché erano insieme e non potevano essere più felici di così. Il più grande accompagnò l'altro a casa e prima di andarsene gli lasciò un bacio sulla fronte.

Anche loro si erano accorti che qualcosa nel loro rapporto stesse cambiando, ma non riuscivano a decifrare le loro emozioni, era tutto nuovo e anche un pò spaventoso, di certo non volevano rovinare la loro amicizia ma sentivano, nel profondo, che prima o poi non sarebbe bastata più. Erano spaventati ma anche eccitati e curiosi di scoprire di che cosa si trattasse.

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