Eddie si svegliò, aprii gli occhi e alzò il busto di scatto non comprendendo dove si trovasse, si guardò intorno con fare spaesato e si posò una mano sulla testa dolorante; che aveva fatto la scorsa notte?
Non si ricordava niente, forse aveva esagerato con la droga e l'alcol, chissà.
Da una grande finestra con le tapparelle semi chiuse entravano alcuni fastidiosi spiragli di luce, così con uno scatto si alzò dal letto sulla quale era rimasto seduto per alcuni minuti a cercare di ricordare o contemplare chissà che e iniziò ad analizzare quella stanza: le pareti erano un pò bizzarre, bianche con linee verticali e orizzontali nere, così come le tende della finestra.
Barcollò leggermente verso la scrivania che si trovava a nemmeno un metro da lui e si mise le mani sulle tempie, cercando di ricordare almeno dove si trovasse.
Alcuni minuti dopo sentì un lamento provenire dal letto e ci si avvicinò discretamente per non svegliare chiunque stesse dormendo accanto a lui poco prima; una volta davanti al letto scrutò confuso la persona che dormiva, poi si mise le mani davanti alla bocca e si allontanò il più velocemente possibile.
Perché ero nel letto con "quella" persona? - fu la domanda che iniziò a frullargli nella testa. Prese la giacca in jeans con le maniche strappate dalla sedia difronte alla scrivania che stava osservando poco prima e iniziò a pensare a un modo per andarsene senza che nessuno si accorgesse di lui, senza che "lui" se ne accorgesse.
Afferrò le scarpe da terra e aprì delicatamente la porta, o almeno, ci provò. Questa emise un cigolio alquanto irritante che fece scappare dalla bocca di Eddie un imprecazione, fu proprio quella a far svegliare quel ragazzo che dormiva fino a un istante prima.
-Fuggi a gambe levate?- Si stiracchiò quel ragazzo che Eddie tanto invidiava e accennò un sorriso beffardo.
-Stai andando via?- continuò. -ieri abbiamo proprio fatto baldoria, una festa grandiosa.- esclamò tutto soddisfatto e si mise seduto sul letto, spostando la coperta che lo copriva; era senza maglia e non indossava nemmeno i pantaloni.
Eddie si voltò con lentezza e poco equilibrio e finalmente incrociò lo sguardo dell'altro.
-Harrington.- esclamò con tono quasi seccato Eddie. -Perchè eravamo nello stesso letto? Che cazzo è successo ieri?- Iniziò a domandare con voce rauca.
Steve si alzò dal letto e si avvicinò a Eddie che nel mentre sembrava alquanto confuso e nello stesso istante infastidito.
-Ti sei drogato di brutto, Munson.. a tal punto da scordarti completamente tutto ciò che è successo ieri?- Steve si mise davanti a lui e fece per dargli una pacca sulla spalla, ma Eddie fece un passo indietro, scansandolo, il che diede fastidio a Steve.
-Parla
, dimmi perché ero nel letto con te.- Si affrettò a parlare il moro dai lunghi e scompigliati capelli.-va bene, va bene. Se proprio insisti ti dirò cosa hai fatto.- serrò le labbra Steve per poi incominciare a parlare...
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Ok, prima volta nella mia vita che provo a scrivere qualcosa e a renderla pubblica. Sono abbastanza imbarazzata ma in ogni caso, fatemi sapere se continuare, eventuali errori grammaticali etc..
Grazie per aver letto questo primo capitolo. :)
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𝙀𝙨𝙖𝙩𝙩𝙞 𝙤𝙥𝙥𝙤𝙨𝙩𝙞 (StevexEddie)
Fanfiction"sei metal" fu il primo complimento che Steve ricevette da quello stramboide di nome Eddie. Per poi ritrovarsi ad essere sempre più uniti tra di loro.