Inno al futuro

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Respiriamo polvere
di un passato lasciato a metà
come una mela assaporata
e che marcisce ripudiata.
Ci hanno lasciati coi visi
imbrattati di sangue
e le mani tremanti di rabbia,
ma stringiamo i denti
mentre il cuore canta speranza.
Ci hanno consegnato
nelle mani di un assassino spietato,
pronto a smembrarci e
a vederci morire:
scalcia i nostri sogni,
li calpesta
come un bambino che gioca
saltando in una pozzanghera.
Ci credono marionette
del circo degli orrori:
fatti di legno
e col sorriso sempre in faccia.
Ma ascoltate il tambureggiare
dei nostri passi sul bitume.
Noi non siamo di legno,
noi giovani siamo di ferro
e, seppur piegati,
ammaccati o sfregiati,
continueremo a correre.
Perché seguiamo la luce
che timidamente si mostra
dalla bocca del pozzo
in cui ci avete gettato.
Daremo noi la vita
a tutte le persone che avete ucciso.

Il cuore della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora