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Il giorno dopo arrivai i ritardo a scuola e non avevo voglia di entrare in classe quindi rimasi fuori per tutta la prima ora è poi entrai alla seconda e a quanto pare un tipo di mia conoscenza aveva avuto la mia stessa idea,
-sistemati la maglia,pulisci il rossetto, e i capelli sistemali
-bene bene la brava ragazza che salta la prima ora
-io perché non avevo voglia non sono andata a farmi uno
Alzai gli occhi al cielo
-ti sei divertito?
Feci una smorfia
-molto e pure tu se venissi a letto con me
E cocciuto questo ragazzo, sempre lo stesso
-no grazie salto
Mi squadra
-peccato
-ehi ma che guardi?
-belle gambe
Mi allontanai
-tu mi passi ai raggi X e io non posso
Fece il muso da cane bastonato.
Presi un fazzoletto e glielo diedi
-pulisci il viso
-fallo te per favore
Cosa? Mi avvicinai più del dovuto e con il fazzoletto gli puli gli angoli della bocca
-grazie piccola
-Prego
Dissi abbassando lo sguardo, ero diventata una bambola nelle sue mani, facevo qualunque cosa mi dicesse.
mi prese per i fianchi
-ehi m-ma che fai?
Si stava avvicinando al mio viso, io mi allontanai,prima si scopa una ragazza e poi pretende di baciarmi
-non puoi fuggire da me
In quel momento mi fece davvero paura per la prima volta.
Io tornavo indietro e lui mi seguiva
-salvata dalla campanella
Mi disse
-come se prima che suonasse, mi avresti fatto qualcosa.
Sogghignai
-ti avrei scopata
Arrossi velocemente
-non mi piace molto quella parola
-quale. ..scopare?
-sei pazzesco
-lo so.
Dopo la lezione di fisica, Latino io e alcune ragazze andammo a sederci fuori dal cancello, per la ricreazione, Mira,Jess e yuri,non erano male anzi erano simpatiche , l'unica cosa che non mi piaceva era il fatto che parlassero solo di ragazzi ,ragazzi e ancora ragazzi.
-ragazzina
-non mi chiamare così
Ancora quei tre,le ragazze erano incantate soprattutto Jess
-attente che vi entra una mosca in bocca
-dai che stronza
Vee disse sorridendo
-scusate
Dissi di malavoglia
-stavate facendo un'orgia?
Disse Chris
-non rompere
Sbuffo Vee
-sappiamo che siete lesbiche
-ci avete scoperte
Urlai
-ragazzina vieni
Mi prese per il braccio e mi portò dietro il muro della scuola
-ehi cazzo mi hai fatto male e soprattutto che facciamo qui?
-volevo rimanere da solo con te
Sì avvicinò io misi le mani davanti al petto per fermarlo
-non dirmi che non lo vuoi anche tu
mi sfiorò la guancia.
-n-no e perché proprio io?
Lui sorrise
-non c'è un perché
Dalla guancia scese alle spalle, io non facevo niente gli lasciavo fare
-la ricerca per domani
-a casa mia
Cosa?no no no chissà cosa avrebbe fatto
-facciamo a scuola
-Mi hai chiesto e io ti ho risposto , non si discute
-che scatole... e io non so dove vivi
- alle Nove. ..
Sorrise maliziosamente
-e troppo tardi sei impazzito.....facciamo alle 4?
-magari la sera sei più tranquilla. Si avvicinò al mio orecchio
-e ti posso dare delle lezioni
Mi diede un bacio sull'orecchio e mi parlo sensualmente.
E Poggio la sua fronte sulla mia e io ero completamente bloccata aveva degli occhi favolosi
-a dopo piccola.
Mi lasciò li a bocca aperta
Comunque andai a casa mi feci la doccia.
-dove vai?
-devo andare a fare una ricerca alle nove
Ero in accappatoio
-ma non so che mettere
Fosse per me mi metterei il pijama, conoscendolo
-non ti metti mai i vestiti
-no magari una gonna ,va bene
Mi sciolsi i capelli, misi una felpa e una gonna con la calzamaglia visto che avevo freddo.
Uscì e arrivai al cancello alle 8:59 , e aspettai quel cretino, presi le cuffie e senti "ti scatterò una foto" di Tiziano Ferro.
-salta su
-pensavo non venissi
Dissi.
Sali sulla moto e arrivammo a casa sua era bellissima, diciamo una villa .
-andiamo in camera mia
lo guardai
-ve bene anche il salotto
-non ti scopo. ..forse.
Apri la porta, aveva una camera ordinata, non me lo sarei mai aspettata
Mi sedetti e presi il libro
-che stai facendo? Meglio iniziare adesso così finiamo prima
-ok allora che aspetti a spogliarti
Disse
-dai....Victor sono stanca e io voglio dormire
dissi rossa in viso
-che dobbiamo fare?
Apri il libro
-poesia d'amore
-che coglioni
-dobbiamo farlo per forza.
Iniziai a cercare la pagina, il mio compagno di studi di stava togliendo la maglietta , io vidi degli addominali scolpiti, arrossi improvvisamente.
-ti piace eh....?
-no
Dissi rossa
Tornai a guardare il libro non c'è la potevo fare a stare da sola con lui i miei ormoni andavano a destra e sinistra.
-la poesia si chiamava sentire qualcosa leggi
-ah no ...non ci penso a leggere quella merda
Feci roteare gli occhi
-suppongo che debba farlo io.
Sbuffai
-quando sta per arrivare il momento dell'incontro voluto dal destino e tanto atteso, l'animo femminile sente qualcosa di inspiegabile , che ai maschi forti come querce e deboli nell'animo non è concesso. .........
......
.....
....
Lo guardai
-vai avanti

-non mi dare ordini, ....all'uomo la donna offre subito speranza e fede, ciò che l'uomo cerca nella vita, Vi sono esempi che illuminano. CLARA WIEK da il suo primo bacio su una scala a Schumann e dividerà la sua miseria , le sue illusioni di musicista non capito, avrà tanti figli e quando Schumann morirà in manicomio, rifiuterá tutte le offerte d'amore e lei ,celecelebre pianista, viaggerà per il mondo a suonare le musiche del marito, fino a farlo conoscere, a farlo amare, dal popolo ai principi
Clara aveva sentito quel qualcosa che solo le donne percepiscono: forse la sua vita d'amore nella miseria e nella disperazione .ma Anche questo voleva il suo destino.,,,, che te né pare?
-fa veramente schifo. ..soprattutto la donna solo perché è morto l'uomo non ha voluto scopare
-tu pensi solo al sesso? Ci sono cose più importanti
-tipo?
Alzò un sopracciglio.
-b-beh tanto non capiresti. ..torniamo alla poesia...e carina è ho colto ciò che vuole fare capire. ..dice che l'amore è importante, per chi sa veramente amare e gli uomini sembrano forti ma dentro sono agnellino e quando suo marito Schumann e andato in manicomio lei non è riuscita ad amare nessun altro come suo marito, perché l'assenza di una persona non la puoi colmare con un altra.
-che palle e sdolcinata.
-sai che ti dico , mi hai fatto saltare i nervi, non ti sopporto quando fai così cioè sempre ah io me né torno a casa.
-ferma
Mi fece sbattere contro il muro, e mi guardò intensamente
-non mi toccare.
-non mi resisti, lo si vede da come mi guardi.
Mi aveva bloccata al muro con le mani poggiate all'altezza del collo.
-devo andare adesso.
Dissi titubante. .
Scese lungo le mie braccia e arrivò ai fianchi, si avvicinò con il suo viso al mio.
E mi baciò
Il mio cuore batteva riusciva a ottenere sempre quello che vuole, mi avvicinò a se è mi strinse.
-te lo detto non mi resisti , ora puoi andare
Sì allontanò. .
Presi le mie cose e andai via, quel bacio e stata una presa in giro e la cosa non mi piaceva affatto

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