CHAPITRE SEPT

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«Vai da qualche parte?»Yong Bok domandò al biondo

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«Vai da qualche parte?»
Yong Bok domandò al biondo.
Lo osservò, con un misero asciugamano a coprirlo, marciare verso il materasso sul quale aveva poggiato alcuni indumenti. Hyun Jin annuì soltanto, dandogli le spalle, infine.

E non che al corvino dispiacque. Hyun Jin aveva, infatti, una schiena sexy (no homo) ma così avrebbe descritto il compagno di stanza. La pelle nuda ambrata, le goccioline imperlate d'acqua che colavano lente giù per la schiena, i capelli...
Cazzo. Quelle spighe di grano bagnaticce che gli si appiccicavano alla fronte e la mano che li accarezzava portandoseli indietro.

Yong Bok possedeva uno sguardo che penetrava e bruciava le persone. Dunque, il biondo si sentì ardere da quello sguardo teso. Girò il capo di qualche centimetro e le loro iridi si sfiorarono, inconsapevoli. Si concesse tre millisecondi per contemplare il volto del ventiduenne che lo guardava indifferente. Voleva parlargli come sempre ma non trovava il coraggio per farlo dopo la scorsa notte.
E finito di cambiarsi, lasciò la stanza dove Yong Bok era sdraiato e Ji Sung dormiva.

Sospirò.
Com'era andata a finire la scorsa notte?
Beh con lui che, come se gli avessero appena tirato un ceffone, si staccava dalla bocca di Yong Bok e se la svignava frettoloso senza dare una minima e misera spiegazione. Non era l'averlo baciato che lo turbava. Aveva ormai venticinque anni e un bacio era come un altro. Temeva che la relazione tra lui e Yong Bok cambiasse, che il corvino (conoscendolo anche se da poco) lo ripudiasse perché sì. Era Yong Bok, in fondo.
E non che provasse qualche sentimento per quel bizzarro ventiduenne ma voleva rimanergli amico. Il rapporto che avevano costruito sembrava piacergli di più.
Ad aggiungersi, non si sarebbe mai permesso di prendersi una cotterella per lui. Mai.

Ma cosa poteva farci allora.
Si era ubriacato anche lui e ieri sera erano finiti col baciarsi (limonarsi, meglio). Come rovinare un'amicizia, insomma.
Provava dell'imbarazzo perché era Yong Bok. Fosse stato uno sconosciuto non ci avrebbe dato peso. Con il corvino, invece, ci doveva convivere.
Quindi, come rimediare?
Ma c'era davvero un rimedio?

Le sue gambe marciavano disattente sul pavimento ruvido del corridoio. A un tratto, però, si sentì afferrare per il polso.
«Pensavi veramente che ti avrei lasciato andare via così.» Yong Bok gli disse. Lo trascinò per il colletto dentro alla camera che avevano prestato a Chunkz, serrando la porta alle spalle.

Yong Bok incrociò lo sguardo di Hyun Jin.
Non capiva proprio cosa passasse per la testolona di quel biondino che osservava con un certo disprezzo. «Ieri ero ubriaco e tu coglione hai deciso di svanire nel nulla.»
Fece diversi passi in avanti, avvicinandosi al corpo del biondo. Lo spintonò un paio di volte, intrappolandolo tra lui e il muro.
«Yong Bok... » provò a fermarlo.

«Lasciami finire, mate.»
Concluse il ventiduenne in un sussurro flebile.

Yong Bok assunse il ruolo del capitano.
Portò l'indice e il medio sul cavallo degli jeans neri di Hyun Jin e ce le strofinò lentamente. Afferrò la cerniera grigiastra e la abbassò a metà.
Con calma, e godendosi ogni attimo di tensione, intrufolò la sua mano all'interno dei boxer, afferrando il grosso pene. Fece avanti e indietro come era abituato a fare mentre si masturbava.

Notandolo leggermente eretto, decise di liberarlo dai boxer ingombranti e fargli odorare l'aria tiepida di quella stanzetta.
Ecco, mi sta fissando.
Si inginocchiò (non che fosse la sua prima volta) non distogliendo neppure un secondo gli occhi dal viso di Hyun Jin.

Baciò la cappella marroncina con la punta leggermente rosacea. Lo baciò come la scorsa notte Hyun Jin aveva fatto con le sue labbra. Ammiccò osservando le reazioni dell'altro davanti a tutto questo. Stava forse sudando Hyun Jin?
Ma d'altronde non riusciva ad evitarlo.
Quei due occhi a forma del mandorlo, occhi pieni di malizia in grado di incendiarlo, lo rendevano vulnerabile.

Il biondo deglutì il groppo di saliva in gola e prese un lungo respiro.

Intanto, Yong Bok si cimentò nel passare la lingua per la superficie rotonda lasciandoci un cerchio di saliva.
«Muoviti, per favore.» uscì, flebile, dalla bocca di Hyun Jin. Non avrebbe resistito più dato che l'altro lo stava provocando inutilmente.
Quanto ancora ci voleva?

«Say less
A quel punto, Yong Bok, inglobò la glande (la parte iniziale) iniziando a succhiarla mentre con la mano arreggeva la lunghezza. Fu allora che le gambe del biondo si tramutarono in gelatina alla banana dinnanzi a simile sensazione.
Sospirava di piacere.
Per il piacere che l'altro gli stava procurando.
Non smorzò alcun sospiro.
Non li trattenne, non li aveva mai trattenuti. Dalle esperienze passate, dalle notti di sesso, aveva imparato qualcosa. Un uomo che metteva da parte l'orgoglio per gemere nell'orecchio della propria donna (o uomo) era la cosa più attraente che ci fosse.

Il ventiduenne infilò l'intero corpo dentro, facendolo andare in visibilio. La sua bocca faceva avanti e indietro con la lingua che si muoveva contemporaneamente sull'intera lunghezza. Altro che Ash Kaash, Yong Bok era pronto a rubarle il lavoro.
Hyun Jin, invece, si sentì le gambe tremolare un poco. Per questo si trovò ad appoggiare le mani alle pareti nonostante avesse già la schiena contro il muro. Il suo respiro era diventato abbastanza irregolare e le guance si sporcarono di rosso.

«Merda... »
Yong Bok continuò accelerando il ritmo fino a che Hyun Jin non gli eiaculò in faccia, lasciando il sapore non troppo pungente di sperma sulle labbra.
Non era durato molto.
Beh, la colpa era di Yong Bok.

«Cazzo, non scherzavi quando dicevi che mi avresti succhiato via l'anima.» esclamò Hyun Jin, tirando su i boxer che ora avrebbe dovuto mettere a lavare.
«Diciamo che sono piuttosto bravo con la lingua. Ho fatto molta pratica su Trisha.» raccontò lui.

Non che al biondo interessassero i dettagli. Era già rimasto a bocca aperta per quanto accaduto. E adesso la domanda sorgeva spontanea.
«Quindi... » fece per dire Hyun Jin ma venne preceduto da Yong Bok.
«No, non sono frocio.»

«Questo era solo un piccolo regalo di benvenuto per te, homie
Concluse il ventiduenne lasciando Hyun Jin ancora più confuso di prima.

Era come un video su PornHub con il titolo: I sucked my homie dick but I ain't gay.



DA BANGLA GYAL'S POV

succhiare il cazzo ai propri homies non significa essere gay, okay? 🙄

Summer Walker >>>>>>> tutte le tipe del kpop

she ain't a goddess, she Da Goddess ‼️

BTW thx 2 Allah, il mio Lil Tjay è vivo, i almost cried man

PROVOCATIVE, HYUNLIXDove le storie prendono vita. Scoprilo ora