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Pov Melissa

"driin" suona la sveglia, apro gli occhi a fatica ma penso che oggi è venerdì e stasera c'è una delle tante feste che vengono organizzate a Posillipo dai figli di papà, ma poco mi importava

L'importante che con me ci siano Rosy e Teresa, bando le ciance scendo a fare colazione e trovo massimo che stava uscendo dalla porta "Buongiorno melissa, comm staje ?"

"buon massimo, non è che potresti darmi uno strappo a scuola? Sono in mega ritardo ed ho la preparazione a degli esami importanti  e non-"

Neanche il tempo di finire che massimo mi da il casco per salire sulla moto. Arrivata a scuola ritrovo rosy piangere disperatamente in un angolino proprio vicino alla scuola, non capivo cosa fosse successo, lei non piangeva davvero mai, teneva tutto dentro senza dimostrare nulla di ciò che provava per non far preoccupare nessuno e stare per fatti suoi, sin da piccola soffre di attacchi di panico per via della sua situazione familiare davvero disastrosa... ma a questo argomento molto delicato ci ritorneremo dopo

"oi rosy ma crè" mi avvicino rapidamente a lei piegandomi alla sua altezza

"amo ossaje a famiglia mi, ma me aiutà"

a quelle parole chiudo gli occhi e faccio un sospiro profondo, sicuramente si trattava di una vendetta nei confronti della famiglia e io non volevo andarci di mezzo anche se avrei dato la vita per lei a qualsiasi costo

prima che potesse dire qualcosa mi arriva una telefonata da massimo "pronto massimo dimmi"

"mely io per un urgenza devo essere spostato di carcere, devo andare a Roma per iniziare a lavorare lì a tempo indeterminato"

cala il silenzio per due minuti mentre avevo il telefono all'orecchio "melissa ci sei?" mi domanda massimo ancora in linea al telefono "si e quindi che dovrei fare? io mi rimango qua." dico in modo affermativo chiudendo la chiamata

"rosy turnamm a nuje, dici"

le dico sedendomi di fronte a lei sul marciapiede

"a famiglia mij sta contr a e ricci e i conte, ij vogl vendett, amma fa for ij e tu a patm, aropp c penzn lor"

dopo quella citazione mi rimbombava tutto in testa, senza dire niente me ne vado in classe entrando oltre tutto con mezz'ora di ritardo

"ah Esposito finalmente è arrivata a lezione, si accomodi"

dopo 3 lunghe ore di matematica senza capirci nulla arriva l'ora di religione, leggermente meglio dato che il prof ci lascia spesso liberi di fare ciò che vogliamo

arriva il suono della campanella e uscendo da scuola mi riferma rosy

"oh mely, staser alle 20:30 sott a casa mi"

annuisco solamente senza dire nulla, mentre camminavo sentivo la testa pesante quasi più del mio zaino che avevo sulle spalle

improvvisamente sento suonarmi da dietro

"ciù ciù"

pov autrice:

ciao raga! sono ritornata dopo un periodo abbastanza lungo a riscrivere...in tutto questo sono anche andata a visitare la mia amata Napoli e indovinate, ho incontrato anche Edoardo!!!!

comunque continuerò ad aggiornare quando avrò tempo, dato che ho terminato la scuola pochi giorni fa per via degli esami, e come potevo non portare mare fuori anche alla tesina ahahaha

al prossimo capitolo,dove ci saranno emozioni e momenti molto forti per la protagonista ma soprattutto cambiamenti estremi per melissa...

non finirà mai/CIRO RICCIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora