L'ingresso ad Amici.

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Luigi
Mi sudano le mani solo al pensiero che tra poco Maria mi annuncerà.
Ho sempre voluto fare quest'esperienza ma non mi sentivo mai pronto. Grazie ai miei genitori quest'anno però ho deciso di salire su quel treno e fare i casting per Amici, con mio grande stupore sono andati davvero bene, ho passato selezione dopo selezione e adesso eccomi qui, dietro le quinte di un programma televisivo con la mia chitarra al collo e molti ragazzi intorno a me che sperano di prendere un banco. Alcuni ragazzi erano già andati e non avevano fatto ritorno, altri invece singhiozzando o con il sorriso di chi non voleva proprio perdere le speranze rientrava qui prendeva armi e bagagli e tornava a casa.
Un giovane tecnico del suono mi microfonò ciò significava che stava quasi per toccare a me. Mi toccai il collo, quella collana di perle che avevo al collo stava diventando sempre più stretta e la giacca di pelle nera era ormai una seconda pelle per il caldo che sentivo. Poi ecco che sentii la sua voce annunciami, la voce di una delle donne più amate d'Italia, Maria De Filippi, presi un respiro ed entrai in studio, appena misi piede su quel palco l'ansia svanì, inizia a suonare la mia chitarra elettrica e feci ascoltare al pubblico, ai prof e a tutti i presenti "Vivo" una canzone alla quale sono parecchio legato, l'ho scritta tempo fa, mi piace molto ma sono certo che potrebbe essere migliorata e qui ad amici ci sono tutti gli strumenti giusti per farlo e per migliorare la mia scrittura.
Incrociai lo sguardo del pubblico, di Maria e dei prof e proprio guardai Anna Pettinelli negli occhi lei come per dispetto abbassò la leva. La base di vivo sparì e rimanemmo solo io, la mia chitarra e la mia voce, ma poi eccolo Rudy Zerbi che sembrava entusiasta sin dal primo accordo suonato alzò la sua di leva facendo tornare la base musicale.
<<È stonato!>> si lamentò Anna a fine esibizione, non ci rimasi affatto male anzi ero carico e avevo buone sensazioni, Rudy mi sorrise e mi prese nella sua squadra.
<<Luigi sei ufficialmente nelle scuola di amici>> sorrise Maria, afferrai quella maglia tanto ambita e corsi al mio banco.

Carola
Ice Ice baby...
Ice Ice baby...
5..6..7..8..
La mia testa non faceva altro che ripassare i passi di danza a ritmo della canzone, torno da pochissimo dalla Francia, ho studiato per anni all'opera di Parigi, poi in Canada e sentire così tanta gente parlare in italiano intorno a me non so mi fa strano. Sono una ragazza parecchio ambiziosa, pretendo sempre il meglio da me anche se mi faccio parecchie paranoie ed al momento ho solo un obiettivo in testa, prendere quel banco.
Entrata in studio iniziai a ballare con il mio tutù nero, mi sentiva libera, stavo bene, inoltre avevo con me la mia cara amica sbarra, era una coreografia ideata su di essa e appoggiare le mani su di lei era come abbracciare una vecchia amica.
Finii la mia coreografia e con parole poco chiara la maestra Alessandra Celentano decise di farmi il banco. Aveva visto una luce in me e da quel momento non volevo mai più spegnerla.
Afferrai la maglia donata da Tommaso Paradiso e corsi verso il mio banco. Un ragazzo molto carino mi sorrise, sembrava il sorriso di un bambino, era euforico, probabilmente doveva ancora smaltire l'adrenalina della sua esibizione, ricambia con la stessa intensità il sorriso e lui mi fece l'occhiolino, indossai la felpa e respirai profondamente, bevvi un sorso d'acqua e finalmente mi sentii leggera. Avevo ottenuto il banco, ero entrata ad amici e sembrava tutto un sogno.

                                      Luigi
Sorrisi entusiasta alla ragazza che prese il banco a fianco al mio, non ricordo nemmeno il suo nome ma un sorriso gentile non si nega mai a nessuno, mi faceva sorridere il pensiero di avere una ballerina classica come vicina di banco, la osservai respirare, aveva ancora il fiato corto e la fronte lucida per via della coreografia, poi sorrise, sono certo che aveva realizzato di essere entrata a far parte di questa scuola, la faccia era per tutti la stessa, si voltò verso di me e ricambiò il sorriso, mi venne spontaneo farle l'occhiolino, infine indossò la felpa.
La puntata finì e il fotografo ci fece una foto, sembravamo tanti piccoli scolaretti per la foto di classe ma infondo pensandoci bene lo eravamo.

Carola
I ragazzi della redazione iniziarono a chiamarci in piccoli gruppi, con la felpa addosso quando fu il mio turno andai dietro le quinte e afferrai la mia valigia, era il momento di entrare in casetta, era il momento di dare per davvero il via a quest'avventura.
I giorni scorrevano tra lezioni e divertimento in casetta, legai subito con Serena la mia compagna di stanza e con Luigi, sorrido solo al pensiero che da quell'occhiolino sia iniziato tutto, lui è stato davvero la prima persona con cui mi sono aperta e confidata lì dentro.
I mesi passavano e il mio rapporto con Luigi diventava sempre più intenso e forte, Albe pensava che ci fosse qualcosa tra di noi, ma io non sono una tipa che si fidanza, ed anche Maria ci metteva il suo zampino con le varie clip durante il pomeridiano, mi fa ridere la cosa e mi imbarazza parecchio.

Luigi
<<A me dispiace ma io quella sensazione non l'ho avuta>> dissi riferendomi al mio rapporto con Carola, aveva ammesso di essersi invaghita di me e forse anch'io un po lo ero di lei ma la musica prima di tutto.
Da quell'istante il nostro rapporto mutò iniziammo a parlare sempre meno, fino ad oggi, siamo al serale ormai ed io e Carola stiamo ricominciando ad avvicinarci.
Poi ecco il momento tanto temuto, è al ballottaggio con Dario e siamo qui sugli spalti della casetta ad attendere Maria, che arrivò con la peggiore delle verità per me e per lei, la sua eliminazione, un forte dialogo tra di noi e dopo abbracci vari ci salutammo. Le promisi di starle vicino, spero di farcela, anche se non sono molto sicuro.

Destini ||CaroligiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora