Quel posto che sa di casa.

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                                    Carola
<<Sei sempre più brava>> la voce di Maria mi sorprese alle spalle.
Sorrisi quando la vidi, non vedevo Maria dal giorno della mia eliminazione, era sempre la stessa, indossava una camicia a quadri rossa bianca e blu, un jeans e aveva in mano il suo solito leggio con le caramelle attaccate.
<<Ne vuoi una?>> mi chiese porgendomi l'involucro verde. Presi fiato e allungai la mano per prendere il dolciume. Ricordo bene l'ultima volta che Maria mi ha dato una delle sue caramelle, durante la registrazione di una puntata del pomeridiano, Luigi era in sfida ed io in quel momento ero talmente agitata che sentivo che stavo per cedere e svenire davanti a tutti, lei come al solito con il suo dolce sguardo attento se ne accorse e venne in mio soccorso.
<<Grazie>> le dissi mettendo la caramella sulla lingua.
<<Vieni qui Carola, parliamo un po>>. Maria si accomodò sulla sua poltroncina bianca ed io imbarazzata con indosso il mio tutù nero, lo stesso con cui mi ero esibita per la prima volta dentro questo studio mi misi a terra con le gambe incrociate, lei emise una piccola risatina vedendomi fare questo e poi iniziò a parlare: <<Allora come stai?>>
<<Bene, sto bene>> le dissi.
<<So che le cose procedono benone al balletto>> sorrise.
<<Si e non potrei esserne più felice>> ammisi
<<Ne sono felice, la sera della tua eliminazione ho pensato di comunicarti subito la notizia per farti andare via con il sorriso>> disse dolcemente Maria.
<<Questa notizia mi ha fatto andare via con meno tristezza infatti>> confessai.
<<E poi cos'altro?>> chiese lei sapendo già la mia risposta.
<<Maria..>> mi lamentai, lei fece un piccolo ghigno vittorioso, sapevo dove voleva andare a parare e sapeva anche che non volevo parlarne ma insomma è Maria De Filippi, mi ha fatto da madre per sette mesi e mezzo, come posso dirle di no.
<<Che devo dirti, dopo che siamo sentiti per merito tuo mentre lui stava ancora in casetta non l'ho più sentito>> dissi con rammarico
<<Ieri noi abbiamo parlato di te>> mi spiazzò la donna.
<<Come?>>
<<Non ti dirò cosa ci siamo detti ma voi due dovreste solo parlare>>
<<Non dipende da me Meri, è lui che è sparito>> borbottai.
<<Che bello tornare a casa!>> Urló Luca entrando negli studi.
Maria si alzò in piedi e andò ad abbracciare Luca.
<<Scusate vi ho disturbato!?>> domandó il ragazzo dopo aver sciolto l'abbraccio con la donna.
<<Non molto>> sorrisi
<<Fatti dare un bacio bambolina>> Luca si indirizzó verso di me e mi diede un dolce bacio sulla guancia.
<<Che schif sei sudata!!>> esclamó con il suo accento napoletano, io Risi non ne potei fare a meno.
Partì la base di Bandana ed io raccolsi in fretta le mie cose, stavo per uscire dagli studi ma Luca mi fermó.
<<Carola ti voglio scatenata>> La musica invase lo studio e Luca iniziò a cantare, inizia a ballare intorno a Luca, ero così divertita, mi sento libera e spensierata, mi sentivo leggiadra, ero a casa ed ero così felice.

Luigi
<<Che pensi di dirle domani?>> mi chiese Alex
<<Che dovrei dirle, l'altro giorno mi ha visto ed è scappata via>> risposi
<<Beh non ha tanto torto>> rise
<<Lo so, lo so>> alzai gli occhi al cielo e ripresi a suonare la mia chitarra, io ed Alex eravamo in studio a provare i nuovi pezzi dei nostri rispettivi album, avevamo deciso di registrare due pezzi insieme uno che sarebbe uscito con il mio disco ed uno con il suo, ci lavoravamo da settimane ormai ed erano quasi perfetti.
<<Siete sempre a lavorare voi due>> entrò Giordana in sala registrazione
<<Si fa quel che si può>> scherzò Alex.
<<Fatemi sentire questi capolavori avanti>> la ragazza si mise comoda su una delle poltrone nere presenti in sala ed io ed Alex andammo al di là del vetro, verso i microfoni, dove la magia dell'incisione aveva inizio.
A metà di uno dei due pezzi Giordana ci fece segno di fermarci.
<<Scusate ragazzi una chiamata improvvisa>> la sua voce si fece spazio oltre il vetro.
<<Pronto Carola>> disse.
Il mio cuore in quel momento di fermò, sentire il suo nome mi fece venire un nodo allo stomaco, sapevo benissimo che la Carola nominata da Giordana non era la mia Carola ma sentii lo stesso come se il cuore mi stesse per arrivare in gola.
La mia Carola...
Che vado a pensare, Carola non è mai stata realmente mia, tutto perché ho soppresso quell'emozione che stava per nascere. <<Io quella sensazione non l'ho avuta>> ricordo ancora quelle esatte parole che ho detto a Maria mentre parlava con noi due e ricordo lo sguardo di Carola, era triste ma non voleva farmelo vedere, ricordo la sua autoironia nel cantare la canzone della Carrà, ma ricordo anche la sua freddezza e la mia dal giorno dopo, in quel momento qualcosa si spezzò. Io decidi di rompere quel legame così puro e sincero che stavamo creando e me ne pento giorno per giorno. Io ho deciso di non scriverle più, tantomeno di risponderle, sono stato un cretino, un maledetto cretino, capisco che ora mi odi, capisco tutto ed ha ragione.
<<Oh Lù, ci sei?>> Alex interruppe i miei pensieri
<<Oh ehm si, stavo pensando>> risposi
<<Beh, l'avevo capito, continuiamo a cantare dai>> suggerì lui.

Carola

<<Pricipessa!>> sorrise Michele con indosso gli occhiali da sole.
Lo abbracciai e dopo entrammo in auto.
<<Come sono andate le prove?>>
<<Benissimo, ho visto Maria>> dissi
<<E avete parlato?>> chiese
<<Si>> dissi secca
<<Del balletto?>> chiese
<<Si e di Luigi>> sbottai
<<Oh>> borbottó
<<Mi ha detto che hanno parlato di me ieri ma non mi ha detto cosa si sono detti>> tirai fuori dal mio borsone una bottiglietta acqua e ne bevvi un sorso.
Accesi lo stereo della macchina e partì "Tienimi stanotte"
<<Ecco, la mia solita fortuna>> Risi portandomi una mano sul viso. Michele sorrise e mi mise una mano sulla gamba in segno di solidarietà.
Arrivammo in un bel ristorantino, ero già stata qui con Serena e Virginia una sera d'estate, si mangia davvero bene, stavo morendo di fame.
<<Allora, che devi dirmi?>> chiesi a Michele spezzando un pezzetto di pane.
<<Allora Carolina!>>
<<Dai! Sputa il rospo>>
<<Hai davanti a te uno dei nuovi professionisti di Amici>>. Il cuore mi scoppió di gioia.
Balzai in piedi e abbracciai Michele.
<<Sono così fiera di te! Te lo meriti!>> lo strisi dalle spalle.
Parlammo con Michele della proposta di Maria, ero davvero felice per lui.
<<Oggi firmerò il contratto>> sorrise
<<Te lo meriti tutto Michi>>.
<<E ora le note dolenti>>  disse
<<Quali?>> mi preoccupai
<<Ho bisogno di un posto dove stare e>> non lo lasciai finire di parlare.
<<Casa mia è casa tua!>> dissi subito
<<Sicura?>> chiese
<<Michi ho una stanza con il tuo nome sulla porta>> sorrisi
<<Però dividiamo l'affitto>> precisó
<<Va bene>>
<<Allora coinquilini?>> chiese
<<Assolutamente si>> sorrisi.
Alzammo i calici e brindammo.
Nel pomeriggio salutai Michele è in prima serata mi raggiunse Luca a casa.
<<Sono cotta>> mi lamentai gettandomi sul divano della mia cucina
<<Ordiniamo qualcosa che dici?>> domandó Luca
<<Si, non me la sento di cucinare>> Risi
<<E quando mai! Al massimo poi mi avresti fatto una piadina>> mi prese in giro il mio amico
<<Hei!!>> Risi dandogli una piccola pacca sullo stomaco.
<<Facciamo così, tu ordina ed io vado al bagno>>
<<Va bene, pizza i sushi?>> chiesi
<<Seriamente stai chiedendo ad un napoletano pizza o sushi Scarol?>> mi guardò sconvolta.
<<Io volevo il sushi>> Risi con tono di voce da bambina.
<<Eh va bene!>> Luca sospirò ed alzò gli occhi al cielo.
<<Anzi facciamo così, pizza ma tu dormi qua!>> insistevo da giorni per far dormire Luca qui, non mi andava che passasse la serata in hotel e non mi andava di stare da sola sapendo che fosse in città.
<<Carola ne abbiamo già parlato e poi non ho nulla qua>> disse
<<Non mi va che vai in hotel, non disturbi!>> insistetti.
<<Ok allora un altro patto, pizza, dormo qui, ma dopo cena si esce, andiamo a prendere le valige in hotel e andiamo a bere o così o vado via>> propose
<<Va bene ci sto>> mi alzai e strinsi la mano a Luca. Subito dopo il ragazzo andò in bagno ed io chiamai la mia pizzeria di fiducia qui a Roma per un domicilio.
Apparecchiai la tavola ed improvvisamente e il cellulare di Luca squillò.
Guardai lo schermo brillare e presi il telefono in mano.
Era Luigi, il mio cuore andava veloce, più veloce che mai. Corsi verso la porta del bagno e bussando con ansia e foga urlai da oltre la porta.
<<Lu, ti suona il telefono>>
<<Rispondi pure, di che arrivo subito>>
<<È Luigi>> mormorai.
Luca non rispose, l'aveva fatto a posta ad ignorarmi.
<<Sei uno stronzo>>. Sentii la sua risata oltre la porta.

Luigi
Stavo per chiedere la chiamata fatta a Luca quando improvvisamente la linea si aprì.
<<Luca è in bagno>> disse la voce tremante di Carola. Il mio cuore iniziò a battere forte, le labbra divennero asciutte e il fiato corto. Non mi aspettavo potesse rispondere lei.
Non sapevo nemmeno che fosse con Luca.
<<Carola, ehm ciao>> riuscii solo a dire

Destini ||CaroligiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora